Trattoria i Sette Consoli a Orvieto: uscite dall’autostrada!
di Bruno Petronilli
C’è qualcosa di magico qui ai Sette Consoli, ed è una sensazione più che personale. Ci sarà pure un motivo valido se da quasi vent’anni mi reco in questo ristorante e mai una volta ne sono uscito annoiato, indignato o semplicemente deluso.
Gli elementi per spiegare un fenomeno di prodigiosa e trascendente eccellenza sarebbero in verità moltissimi, ma uno, più di altri, riesce a riassumerli tutti in una parola: l’equilibrio.
La proporzione e l’armonia che regnano ai Sette Consoli sono le costanti che da oltre due decenni dominano ogni aspetto di questo meraviglioso rifugio gastronomico, nel cuore di una città unica come Orvieto.
La cucina umbra è fiera e ribelle, ricca ed esuberante. A volte ti scappa di mano, tenerla a freno è un mestiere difficile. Sono necessarie professionalità e tecnica, ma soprattutto palato e gusto. Alcune di queste qualità possono essere insegnate, altre invece, purtroppo per molti, sono solo innate.
Anna Rita Simoncini e Mauro Stopponi le hanno tutte quelle qualità, e per le leggi della genetica mendeliana, anche le figlie Chiara e Serena ne sono dotate. Gli ambienti sobri ed eleganti, la carta dei vini profonda e attraente, poi ecco il menù, musicalmente simmetrico, tra lampi di Umbria genuina e sferzate di eccelse materie prime che escono dai confini regionali.
Li assaggi quei piatti e ti rendi subito conto che il confine tra il buono, il cucinato bene, e qualcosa di perfetto che ti rimane nella memoria gustativa per giorni, è sottile, come un filo di seta, ma devastante, come un terremoto. Il bilanciamento dei sapori e la loro inaspettata finezza, anche quando addenti un piccione o un baccalà fritto, ti fanno comprendere il concetto di armonia culinaria, figlia di quella coerenza culturale e intellettuale che ogni cuoco o ristoratore dovrebbe avere.
Le stelle e i riconoscimenti vanno e vengono, i critici invecchiano e spesso passano distrattamente la mano: sono solo capitoli, attori di secondo piano, divertenti episodi di un film che non hanno scritto.
La regia e la sceneggiatura de I Sette Consoli è tutta di Anna Rita e Mauro. Miracolo gastronomico in programmazione, da molti lustri, in quel di Orvieto.
Testina e lingua di vitello in insalata (delicatezza disarmante, temperatura mirabile, un gusto fluido tra aromaticità, grassezza e vegetale)
Baccalà fritto, patatine e maionese “homemade” (primo esempio di perfezione, impossibile fare di meglio. Croccante e asciutto all’esterno, umido, sodo e gustoso all’interno. Le patatine non sono messe lì a caso, perfette anche loro)
Fagottini di coniglio, piccola ratatuia di zucchine e melanzane, lumache alle erbe (spiritualmente umbro, un piatto intenso e piacevole)
Risotto al pomodoro e basilico, tartare di gamberi rossi (tecnica impeccabile, acidità e dolcezza a braccetto)
Piccione in casseruola e ciliegie (da sempre, incontestabilmente, il miglior piccione che ho mai assaggiato in Umbria. Altro esempio di perfezione)
Polpo grigliato, salsa gazpacho e pesto (la cottura ideale del polpo è l’indizio di quanta attenzione c’è in ogni dettaglio)
Zuppa di cocomero, sorbetto di tiglio, pistacchio e mandorle (la giusta freschezza in una caldissima serata di fine luglio. Nonostante la semplicità non è affatto banale)
Tartelletta di cassata all’italiana e salsa al limoncello (tutta la dolcezza di un gusto classico. Ottima)
I Sette Consoli
Piazza Sant’Angelo 1°
05018 Orvieto (TR)
Tel. 0763.34391
www.isetteconsoli.it