Trattoria Il Vecchio Mulino ad Agropoli


Trattoria Vecchio Mulino
Via San Pio X n 202 Agropoli (Sa)
tel 0974 823830
prezzo medio 30-35
Aperto solo pranzo

di Marco Contursi

Articolo mio polemico sul Cilento, pochi commenti contrari, ad alcuni non mi perito di rispondere per come meritano, non sono uno che la manda a dire, ma quando un ristoratore difende con fermezza il proprio lavoro, lamentando una scarsa attenzione dei media, be’, non mi resta che andare a provarlo. Soprattutto se in menù (visibile online sul sito) ha lagane e ceci e polpette, piatti che la mia principessa adora e io adoro lei quando sorride.

Il Vecchio Mulino – L’ingresso

Il Vecchio Mulino ad Agropoli, è un locale old style (vedi bagni con lavandino e scarico water col pulsante a molla) ma ordinato e pulito e con accessori ( fasciatoio e copriwater usa e getta) che non trovi in locali blasonati. Bene.

Il Vecchio Mulino – il fasciatoio

Il menù parla il verbo del territorio ma più lucano che cilentano (sui confini orografici possiamo discutere un’ora), essendo la Basilicata la terra da cui viene gran parte dei prodotti, ricercati dal titolare con perizia.

Il Vecchio Mulino – la sala

Il tagliere di salumi, sottoli e formaggi è sicuramente interessante ma io conosco bene le sue salsicce e soppressate poiché le fa Michele Esposito di Terra Mancina e sono ottime, e poi quando vado in un locale la prima volta preferisco testare la cucina e quindi vado di lagane e ceci e di mezze candele al ragù di pezzente di nero lucano, entrambi ad 11 euro.

Il Vecchio Mulino – mezze candele al ragù

Buone le lagane (qualche cece intero in più non guastava, soprattutto perchè c’erano i rari ceci neri), ottime le candele e la salsiccia pezzente. Fare la scarpetta col pane, buonissimo, nonostante le porzioni di pasta già belle abbondanti, è gesto che viene naturale.

Il Vecchio Mulino – lagane e ceci

Come è stato, purtroppo naturale, evitare di fare pane ed olio poiché la bottiglia di extravergine portata a tavola era, all’assaggio, difettata (riscaldo) ma questo attiene alla fase della produzione più che della conservazione.

Il Vecchio Mulino – il pane

Vabbè, passiamo ai secondi, grigliata di nero lucano e braciola di podolico ripiena di salsiccia. Buona e ricca la grigliata (17 euro), penalizzata solo una costoletta dalla cottura su piastra su cui, immediatamente prima, era stata cotta una bistecca di un tavolo vicino (gran bella faccia).

Il Vecchio Mulino – la grigliata di nero lucano

La piastra spesso comporta che i succhi della carne in cottura restino sulla superfice calda e formino una patina che si attacca a quella messa dopo, conferendole un sapore ematico, tendente all’ amaro, per fortuna tracchia e salsiccia non erano state contaminate ed erano molto buone.

Il Vecchio Mulino – la braciola di podolica

Deliziosa invece la braciola di podolica (13 euro), tenerissima e saporitissima. Capitolo vino, nota dolente, pochissimi vini e nessuno, dico nessuno, della provincia di Salerno. Una scelta francamente che non condivido, mettere un morellino di Scansano o un negroamaro pugliese e nemmeno un aglianico cilentano cui prodest? Quello di Salvatore Magnoni lo vedo, ad esempio, perfettamente in sintonia con le scelte gastronomiche di questa trattoria, un po’ fuori dagli schemi.

Il Vecchio Mulino - vino sfuso

Il Vecchio Mulino – vino sfuso

Ordino un quartino di vino sfuso e passiamo ai dolci (4 euro) e qui arriva la sorpresa. Perché il tiramisù è buono e abbondante ma la pastiera è sorprendente per armonia e profumi. Si colloca tra le prime 3 più buone mai provate. Senza parole. Tornerò solo per prenderne un’altra fetta (e provare l’arrosto di bovino podolico).

Il Vecchio Mulino – tiramisù

Il Vecchio Mulino – la squisita pastiera

Se aggiungete prezzi umani, materie prime frutto di scelta maniacale, porzioni abbondanti e la possibilità di acquistare quanto degustato nello shop allestito nel ristorante, capirete che non mi spiego la decisione del titolare di chiudere il ristorante e lasciare solo lo shop. Già ora è aperto solo a pranzo, quindi niente cena.

Lo dico senza remore, con qualche piccolo accorgimento, sarebbe una trattoria da tre forchette per la scelta delle materie prime e l’attenzione verso il cliente.

Questo articolo quindi vuole essere una esortazione al titolare a non mollare, che c’è bisogno di talebani della qualità nel Cilento, posti dove, chi viene come turista ma anche chi ci abita può fare una esperienza non banale a tavola.

Tra sapori schietti e tanta gentilezza. Senza un coccolone al momento del conto. Come al Vecchio Mulino insomma.

E comunque io ho un appuntamento con una altra fetta di pastiera….slurp!!!

Trattoria Vecchio Mulino
Via San Pio X n 202 Agropoli (Sa)
tel 0974 823830
prezzo medio 30-35
Aperto solo pranzo

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