Trattoria Corrieri Parma
di Antonio Prinzo
Parma città nobile, memoria dei Borbone e dei Farnese, antica e moderna, vivace e tradizionale. Parma città di musica e pittori, chiese e palazzi, il Correggio e il Parmigianino e più avanti uomini illuminati come il Gazzola.
Con amici abbiamo visitato il Palazzo della Pilotta che sempre più si configura come grande museo con respiro internazionale, non tutte le sale aperte, mi hanno detto che manca il personale, contraddizioni della gestione dei nostri beni culturali, più attenta a trasformare tutto in un evento (che brutta parola) che nella ordinaria e ordinata gestione.
Giriamo per la città, San Giovanni, il Duomo e il Battistero e poi vetrine che strizzano gli occhi ai nostri succhi gastrici, il parmigiano, il culatello, le mostarde e ogni ben di Dio che questa generosa terra ci dona.
Che facciamo? Si va alla Trattoria Corrieri, storico punto di riferimento per la cucina tradizionale. Avevo paura perché i miei ricordi vanno indietro di vent’anni e già mi vedevo presentare menù stile American Express e location brillanti e monocromatiche, omologate come in tutta Italia, dove ti avvolge il freddo di architetture geometriche e monocorde. E no! Come speravo è quella di sempre, calda, accogliente e profumata di burro e parmigiano. Entri e una grande vetrata ti porta con lo sguardo dentro la cucina, una sala macchine che gira a pieno regime.
Ecco i salumi accompagnati da tanto gnocco fritto caldo e fragrante
Il prosciutto, la culatta, la coppa e poi il lardo e il guanciale, tutto si scioglie e ti avvolge e ti chiede un sorso di lambrusco
Abbiamo scelto un Colli di Parma, i Calanch,i prodotto da Monte delle Vigne. Frizzante il giusto, dai sentori di more e ciliegie e uno spessore cromatico equilibrato.
Ecco i tortelli di erbette, zucca, patate, uno più buono dell’altro, ricchi di parmigiano e burro. La sfoglia è netta ed elastica, l’impasto abbondante ed equilibrato. Quelli di zucca sono la mia passione, qui rispetto ai tortelli del mantovano giocano di più sul gusto vegetale della zucca e moderano la componente dolce.
Per questa volta ci fermiamo qui, oggi a pensarci avrei anche assaggiato una spalla cotta o una punta di vitello ripiena, ma a Parma nobile e antica, moderna e vivace ci torneremo per guardar quadri e architetture e rinfrancarci in una calda e storica trattoria, la Trattoria Corrieri.
Anche questo è paesaggio italiano.
Trattoria Corrieri
Strada Conservatorio, 1 – 43121 Parma
TELEFONO 0521 234426 |
www.trattoriacorrieri.it
8 Commenti
I commenti sono chiusi.
Per associazione questo bel “post “ mi rammenta il Parmi-Giano di Franco e Cicco in una famosa (oggi diremmo virale)gag forse perché come un Giano bifronte si passa con eleganza dal “sacro”al profano Complimenti e ad maiora da FM
La pentola fumante rincuora, abbracci di cuore a te e a F da noi 2.
P.S.: lo gnocco fritto sembra di gran livello.
Ottimo indirizzo insieme alla Trattoria del Tribunale.
Parma città’ viva a misura d’uomo e di stomaco!
Carpe Diem
Bravo Antonio come sempre, preciso, garbato e competente.
Gnocco fritto di gran qualità, leggerissimo e gustoso….grazie a tutti
Visto che siamo tutti d’accordo fermati lì che arriviamo.FM
…ci torniamo insieme, sono già tornato sulle colline cilentane :-)
Lo gnocco fritto lo fanno a Reggio Emilia, a Parma si chiama torta fritta e non è la stessa cosa !!!