Tramonti, Osteria Reale: cucina contadina in Costiera Amalfitana
Via Cardamone, 75
Frazione Gete
Tel. e fax 089.856144
www.osteriareale.it
Aperto: a pranzo e cena su prenotazione
Chiuso: mercoledì, mai in estate
Ferie: una settimana a febbraio e una a novembre
Carte di credito: si
Prezzo medio: 30 – 35 euro escluse bevande
Osteria deriva dalla parola ospitare, accogliere. In questo caso, l’accoglienza è Reale: ci viene incontro Luigi, per tutti “Gigino”, che dismessi momentaneamente i panni di viticoltore proprietario di viti centenarie, ci guida, insieme con il fratello Gaetano, lungo un’intrigante percorso enogastronomico della costiera amalfitana, in particolare, tramontina. Il borgo di Gete, è, infatti, una delle tredici frazioni del Comune di Tramonti.
Qui da 10 anni la famiglia Reale lavora la terra, dedicandosi anche all’accoglienza a 360° con la garbata ristorazione di campagna a km 0 e le semplici e confortevoli camere della locanda. L’osteria, pluri chiocciolata Slow Food, non ha variato la genuinità dei piatti e delle persone: qui si cucina la tradizione, scanzonatamente rivisitata dall’estro di Gigino. Molti dei prodotti utilizzati sono Presidi Slow Food. Luigi, oste di tradizione d’altri tempi, ne ha fatto una filosofia di lavoro e di vita. 50 coperti all’interno con un camino scalda cuore per le serate d’inverno ed altrettanti posti nel magnifico e rilassante spazio esterno , con viti secolari a vista, allevate con l’antico sistema della pergola di Tramonti. Qui tutto il paesaggio è disegnato da queste viti centenarie, vere e proprie sculture lignee.
L’atmosfera è calda, sobria, affatto formale: tanto legno e ferro battuto a significare continui richiami al mondo dell’Agricoltura, della Terra e dell’orgoglioso e nobile reddito che da essa si ricava.
La mise en place è semplice, tanto legno e sedie impagliate; addobbi di fiori e dell’orto ai tavoli.
Il pane, ancora caldo, è fatto in casa, bianco, o, con le noci, è un delizioso abbinamento con l’invitante piatto di latticini che sprizza freschezza da tutti i pori.
In cucina sono in quattro: Mamma Giovanna , i due figli Gigino e Gaetano e la sig.ra Anna,
Come sempre succede, a comandarla sono le donne, questo succedeva già nei tempi di guerra quando – mi racconta Gigino – sua nonna paterna, da tutti conosciuta come “Nannina ‘e ‘Ntuono” riuscì a far mangiare pane e “soffritto” a soldati americani e tedeschi, tutti insieme fianco a fianco. In dieci anni la famiglia Reale ha fatto miracoli, sia nel campo dell’accoglienza rurale, sia dal punto di vista vitivinicolo con i preziosi consigli di Bruno de Conciliis. Quanto alla cucina possiamo definirla di moderna tradizione: allegra, fantasiosa, senza, tuttavia alterare o deviare dai sentieri primari tracciati dalla tradizione. Luigi è in qualche modo figlio d’arte, almeno dal punto di vista commerciale: suo padre si occupava di transazioni all’estero per gli agrumi in estate e per il vino in inverno. Quest’anno i Reale festeggiano il decennale di attività, dieci anni, durante i quali hanno sgobbato facendo miracoli e girando mezzo mondo. Se il Tintore è conosciuto all’estero è senz’altro merito di Luigi Reale, che con la stessa passione si dedica all’osteria ed alla vigna. Non ci sono divisioni di ruolo qui all’Osteria Reale, tutti fanno tutto , quando serve; ovviamente la regola non vale per i fornelli. Luigi non si fa scrupolo se c’è da sbarazzare o, servire in tavola, lo fa con un premuroso sorriso sulle labbra con ogni cliente. Lodevole la disponibilità dei grandi vini campani in cantina, “ non posso obbligare i clienti a bere il mio vino se non è di loro gusto”.
Veniamo ai piatti: territorio a tutta forza con il tortino di cicorie, patate, scaglie di pecorino e salsiccia piccante al forno .
Dopo il robusto tortino, abbiamo avuto diverse scelte: i “ricci” , tipici fusilli di Maiori conditi con crema di scarole, pinoli e colatura di alici di Cetara;
Standing ovation per i “ravioli ripieni di ricotta con una delicata salsa di carciofi e noci”.
Piatti originali, mai banali, saldati al territorio, dalla riconoscibilità e chiarezza di sapori . Anche per i secondi si rimane sul lato terra ( di fatto Tramonti, pur essendo molto vicina al mare, ha geneticamente sposato una gastronomia terragna, dove, maiale, agnello e coniglio la fanno da padrone, come in parte succede ad Ischia , che pur circondata dal mare, ha una cucina agricola della parte alta dell’isola.
Esplosione di territorio e stagionalità per i dessert:
Abbiamo abbinato il Tintore in purezza Borgo di Gete 2007.
Sono stata da Luigi Reale all’inizio del 2012, una magnifica domenica di Gennaio, al sole pareva primavera e allora…frutta e caffè in giardino…
Come arrivare. Lasciare la Napoli -Salerno ad Angri e seguire le indicazioni Costiera Amalfitana-Valico di Chiunzi. Superato il Valico, proseguire dritto in discesa anziché deviare a destra per Ravello. Scendere quasi sino a Maiori, sulla sinistra trovate la frazione Gete. Imboccate la strada e, dopo cinquecento metri, sulla sinistra, c’è la locanda.
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
Davvero complimenti alla cucina dei fratelli Reale…ottima sinergia di tra cielo e mare…il tutto tenuto insieme dai loro fantastici Tintore e Cardamone!!! Ci vediamo presto ;-)
La schiettezza e la passione di Gigino Reale si respirano in tutto ciò che fa, perchè è una persona estremamente coinvolgente, sia che ti presenti un suo piatto, sia che ti accompagni in vigna a vedere da vicino quei monumenti alla natura costituiti dalle viti secolari.
In ogni caso, Tramonti è, a pochi minuti dalla nostra caotica città, un’oasi di tranquillità da valorizzare sempre più, grazie alla presenza di persone come Gigino e di vini come i suoi.
Castòre e Pollùce, ovvero Gigino e Gaetano: due fratelli siamesi inseparabili che viaggiano sullo stesso binario da tempo immemorabile. Due persone squisite, amabili, gioviali e capaci che amano il loro territorio e producono vini grandiosi. Ad majora!
E’ l’entusiasmo che mette in tutto cio’ che fa Giggino a coinvolgere e travolgere tutte le persone che gli stanno accanto. E’ l’amore per il suo lavoro che lo fa volare in alto ed e’ con sentita ammirazione che gli auguro di raggiungere tutti igli obiettivi che si proporra’.
Ovvio che se voglio far gustare i sapori genuini del sud, dai quali traspare un popolo e una cultura, dovro’ portare i miei ospiti da REALE.
Ancora ci ricordiamo la tua scamorza !!!!
Vi ringraziamo per gli squisiti commenti che ci avete rivolto e che ci gratificano per il lavoro che svolgiamo quotidianamente con passione e dedizione che ci spingono a migliorare sempre di piu’ seguendo le direttive impartiteci da nostro padre che dal lavoro agricolo possono derivare grandi soddisfazioni personali e professionali. “Ipso dixit: ra’ terr ven o’ benessr!!”
Gigino e Gaetano
IL PARADISO STA’ IN CIELO? SBAGLIATO: STA’ NELL’OSTERIA REALE. E BRAVO L’AMICO GIGINO: CHI MI DOVEVA DIRE CHE ERA UN “OSTE” DALLE MANI D’ORO.
CUCINA CONTADINA? NON DIREI, PIATTI OTTIMI DA GRANDI CHEF, INNAFFIATI DA VINI CHE SOLO LA GRANDE PASSIONE E LA CAPARBIETA’ DEI FRATELLI REALE POTEVANO OTTENERE DA UVE INCREDIBILI. IL MEGLIO E’ ESPRESSO NEL ROSATO “GETIS”.
LA PIZZA POI E’ DELLA MIGLIORE TRADIZIONE TRAMONTANA, OTTIMA TIRATA A PUNTINO E BEN CONDITA.
AD MAIORA RAGAZZI, AUGURO SEMPRE VENTO IN POPPA.