Tradizione del Nonno Primitivo di Manduria Dop 2010 | Voto 88/100, winner a Radici del Sud
Vinicola Savese
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: 14,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio, contenitori vetrificati, legno e capasoni
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35
Un’etichetta che da molti anni è sinonimo di successo è certamente quella denominata Tradizione del Nonno Primitivo di Manduria Dop Vinicola Savese della famiglia Pichierri, che col millesimo 2010 ha meritamente conseguito il primo posto assoluto all’ultima edizione di Radici del Sud da parte della giuria internazionale.
Dopo la vinificazione, il mosto è conservato in contenitori vetrificati interrati e poi diversificato per la maturazione e l’affinamento del vino parte in barriques di rovere francese e parte in capasoni di terracotta e poi elevato in vetro. La gradazione alcolica arriva a toccare i 16% di volume.
Il bicchiere si tinge di un classico colore rubino carico. L’impatto olfattivo rileva intensi profumi di frutti di bosco, di amarene e di prugne, note speziate di chiodi di garofano e di vaniglia, sentori di macchia mediterranea e sottofondo di sfumate parvenze di nocciole, di liquirizia e di effluvi empireumatici. L’ingresso del sorso in bocca è subito caldo, vigoroso, austero, corposo, potente, robusto, ma per fortuna è anche fresco, morbido e vellutato e connotato poi da un tannino nobile e già parzialmente levigato. Allungo finale persistente e godibile, accompagnato da una piacevole scia leggermente amaricante. Ottimo prezzo ed ottimo vino dalla lunga vita e da abbinare ai piatti della classica cucina terragna pugliese. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Sava (Ta) – Via Prato, 3
Tel. 099 9726232 – Fax 099 9721964
[email protected] – www.vinipichierri.com
Enologo: Vittorio Pichierri
Ettari di proprietà: 20, più conferitori di fiducia.
Bottiglie prodotte: 250.00
Vitigni: primitivo, negroamaro e chardonnay
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Vedo che la etichetta e stata rivista…..ma onestamente potevano fare molto meglio…..questo prodotto merita una veste piu aggiornata e importante.
Ho avuto modo di assaggiare diverse annate …..dai primi 90 fino alla 2006.
Grande vino…..ma ho notato diverse flattuazioni tra annata e un altra…….cosa che personalmente penso non si debba creare con un selezione cosi importante….e con tutto il lavoro svolto
In ogni caso Chapeau al Sig. Vittorio e famiglia
Grande Azienda e grande vino, che da anni seguo…mi sembra il 2001 ebbe i 3 grappoli ed un premio in Canada (per quel che contano i premi) e ne ho ancora 1….la annata 2008 mi ha invece un pò deluso (forse annata o cassetta sfortunata?) …quindi concordo che ci siano diversità tra qualche annata, ma penso sia “normale” e non sia un elemento negativo ma esattamente il contrario……concordo sull’etichetta invece ! o si sceglieva qualcosa di più carino e moderno, oppure era meglio lasciare la vecchia etichetta dall’impronta “vintage” :)
sono anche stato 3 volte a visitare l’Azienda, ad agosto trovandomi in zona ed il titolare è molto disponibile e simpatico….per chi preferisce un Primitivo strutturato ma più “secco” e meno dolce del Tradizione del Nonno, consiglio il Desiderium (16,5% gradi) che va quindi più nella direzione dei Polvanera 17 e Attanasio (a mio modestissimo avviso) .
Gianpiero;
Grazie per gli aggiornamenti !