Torrone dei morti: una dolce tradizione
di Tonia Credendino e Ornella Buzzone
Bancarelle, pasticcerie e chioschi, se in questi giorni vi capita di passeggiare per il centro città, quello che potete trovare sono dei dolci che attireranno sicuramente la vostra attenzione.
È quel periodo dell’anno in cui sulle tavole d’Italia giunge un prodotto in nome della commemorazione di Ognissanti e dei defunti, che in realtà viene venduto per tutto il mese di novembre fino all’Immacolata che suggella l’inizio del periodo natalizio e vede protagonista di questa festività un altro dolce molto amato dalle famiglie campane: il roccocò (di cui parleremo in seguito).
Matilde Serao raccontava di questa usanza diffusa, riportando anche la cantilena intonata per la richiesta:
“Signurì ‘e mourte, sott ‘a pettola che ‘nce puorte e ‘nce puote ‘e cunfettielle, signurì ‘e murticielle”.
Il torrone a Napoli viene impiegato anche prima della festa di Ognissanti e dei defunti, in occasione del 19 settembre, festa di S. Gennaro, il patrono della città, è un dolce tipico della tradizione campana, che si prepara in occasione della commemorazione dei defunti.
Perché si chiama Torrone dei morti?
Detto anche ‘o murticciell, se il nome fa un po’ rabbrividire, il suo aspetto, al contrario, è davvero molto invitante, specialmente negli ultimi anni in cui il torrone ci viene proposto nelle più impensabili varietà: cioccolato, caffè, mandorla, fragola, pistacchio, cassata, zuppa inglese.
La caratteristica del dolce è di avere la forma di un lingotto di cioccolato, molto simile a quello di una bara, mentre la frutta secca all’interno ricorda le ossa; a volte la parte superiore viene arrotondata, come fosse una cupola, un guscio sottile di cioccolato fondente che racchiude in sé un cuore morbido dai gusti più svariati che simboleggia la nuda terra che inghiotte la vita.
Un’immagine che può sembrare un po’ macabra, ma che in fondo è solo un modo per esorcizzare il timore della morte, un po’ come si fa per Halloween quando i bambini girano per le case facendo Dolcetto o scherzetto.
La tradizione di preparare il torrone per il giorno dei morti risale a secoli fa, quando le famiglie si riunivano per onorare i propri cari scomparsi. Il dolce rappresentava un modo per mantenere vivo il legame con i defunti, offrendo loro un pasto simbolico durante la visita ai cimiteri.
Con il passare del tempo, il torrone è diventato un simbolo di convivialità e festa, portando avanti un’eredità di sapori e affetti, usanza che si è poi evoluta nel tempo, grazie anche alla commistione con la festa americana di Halloween.
Un dolce semplice che si può fare anche in casa o da comprare in pasticcerie e cioccolaterie che lo producono da anni in tantissimi e golosi assortimenti.
Dove comprare il torrone dei morti a Caserta?
A Caserta, il Torrone dei Morti è una vera e propria specialità, noi abbiamo visitato due pasticcerie tradizionali per voi, che si distinguono per la loro qualità e maestria nella preparazione di questo dolce unico.
Fiore Maestri Pasticceri, in via Acquaviva è una delle storiche pasticcerie della città, rinomata per la sua attenzione ai dettagli e l’uso di ingredienti freschi e genuini.
Qui, il torrone viene preparato seguendo le ricette tradizionali, con un tocco di innovazione che lo rende ancora più irresistibile.
“La maggior parte delle persone lo prende a fette perché vuole fare un assortimento misto di diverse tipologie di torrone, si mangia in qualsiasi momento della giornata, sia come merenda che dopo il pranzo dei morti come prevede la tradizione, quando viene scartato il vassoio con i torroni assortiti” ci racconta, Enrico Fiore.
Durante la nostra visita, abbiamo avuto il piacere di assaporare il torrone al pistacchio e quello cassata siciliana, un’esperienza davvero top!
La combinazione di sapori e la freschezza degli ingredienti ci hanno lasciato senza parole, rendendo omaggio alla tradizione con un tocco di modernità.
Un altro must per gli amanti del torrone è la Pasticceria Pieretti, a Puccianiello, dove la qualità e la passione per la pasticceria si fondono in creazioni straordinarie.
Da provare quello con red velvet, fondente al rhum e la loro selezione pan di stelle, cereali, kinder e tanti altri per i più golosi.
Il Torrone dei Morti non è solo un dolce ma un pezzo di storia e tradizione che continua a vivere nelle pasticcerie di Caserta, dove l’arte della pasticceria si tramanda di generazione in generazione.
Se vi trovate in zona, non perdete l’occasione di gustare queste delizie e immergervi nella nostra cultura gastronomica.
Fiore Maestri Pasticceri,
in via Acquaviva – Caserta
Pasticceria Pieretti
Via Luigi Fabricat 3, Caserta