Cantina Castello Torre in Pietra: eccellenze da bere e mangiare intorno a Roma
di Antonio Di Spirito
La Tenuta di Torre in Pietra si sviluppa tra l’aeroporto di Fiumicino e la via Aurelia, a NordOvest di Roma, con una estensione di oltre 150 ettari
I vigneti si estendono per 52 ettari, 8 ettari sono coltivati ad oliveto e 80 ettari sono dedicati ai seminativi.
I terreni sono di origine pleistocenica, ricche di detriti marini, in parte franco-sabbiosi, in parte franco-argillosi, in parte tufo formatosi dalle ceneri del vulcano di Bracciano. Hanno un’altitudine media di 50 metri s.l.d.m. e ricadono all’interno della zona Doc Roma Malvasia Puntinata, e Doc Roma Rosso.
All’interno dell’azienda si trova il Castello di Torre in Pietra, un suggestivo borgo medievale, a ridosso della torre da cui l’azienda prende il nome.
Nel ‘600 partirono gli scavi sotto una collina in tufo per ricavare la cantina necessaria per la lavorazione delle uve, ampliata poi nel 1938 e, nel corso degli scavi, furono ritrovati numerosi resti di elefanti preistorici (Elephas Europeus).
Nel 1926, Luigi Albertini, storico direttore del Corriere della Sera e nonno degli attuali proprietari del Castello, non riuscì a contenere l’esuberanza del duce e fu costretto a lasciare la direzione del giornale. Gran parte della liquidazione della sua quota di proprietà del quotidiano milanese fu investita nell’acquisto della tenuta e, coadiuvato dal figlio Leonardo e dal genero Nicolò Carandini, ad avviare una necessaria opera di bonifica della tenuta per la sua trasformazione in azienda agricola modello; fu tra i primi in Italia ad introdurre la razza bovina frisona per la produzione di latte, e, nel risanamento generale, ristrutturò costruzioni fatiscenti per ricavarne abitazioni per i dipendenti, stalle e locali adibiti ad attività produttive e di servizio per l’azienda (officina, selleria, falegnameria) ancora intatti dopo l’abbandono.
Maria e Margherita Carandini sono le attuali proprietarie. Filippo Antonelli ed il cugino Lorenzo Majnoni, figli delle proprietarie, dirigono l’Azienda.
Ambedue, però, sono in proprio già produttori di vino: il primo, infatti, produce vino anche a Montefalco, in Umbria, mentre il secondo proviene dalla famiglia Majnoni Guicciardini che produce Chianti in Val d’Elsa.
Antonino De Gennaro Aquino è l’enologo responsabile della produzione; vanta specializzazione ed esperienze acquisite prima in Francia e poi in Italia. Per quanto riguarda i vigneti, il tecnico di riferimento è Ruggero Mazzilli.
I vitigni a bacca bianca utilizzati sono. il Vermentino, lo Chardonnay, il Fiano e la Malvasia Puntinata; mentre per quelli a bacca rossa, la scelta è ricaduta su Montepulciano, Sangiovese, Merlot, Syrah e Cesanese.
I vigneti sono condotti in completo regime di agricoltura biologica.
In una parte del castello, in una grotta attigua alla cantina, è stato ricavato un ristorante: l’Osteria dell’Elefante. Il nome è stato legato al ritrovamento dei resti di elefanti rinvenuti durante i lavori di scavo per l’ampliamento della cantina.
Lo Chef è Marco Di Luca, che ha maturato esperienze presso alcuni fra i più qualificati ristoranti d’Italia e d’Europa
Il locale propone piatti della campagna romana in abbinamento ai vini delle tre cantine di famiglia: Castello di Torre in Pietra; Antonelli San Marco in Umbria e Majnoni Guicciardini in Toscana.
Il menu stagionale è preparato il più possibile con prodotti biologici locali, in parte coltivati nella stessa azienda agricola (legumi, pasta di farro, olio extravergine d’oliva).
Ghiotta è stata l’occasione per assaporare i piatti del ristorante abbinati ad alcuni vini della tenuta; ma la consueta generosità di Filippo Antonelli non poteva far mancare qualche chicca extra!
S’inizia con Roma Malvasia Puntinata DOC 2017: quanta speziatura! Ha buoni profumi di frutta a pasta bianca e fiori bianchi; al palato ha freschezza e sapidità in quantità elevata; ha un sorso scorrevole, molto piacevole e speziato.
Macchia Sacra – Lazio IGT 2017; è prodotto con uve fiano e senza aggiunta di solfiti; è un vino che si esprime con intensità sia nella colorazione (giallo paglierino con riflessi dorati) che al naso: sprigiona profumi di fiori gialli e melone; freschezza e sapidità accompagnano sapori di frutta esotica; comunque rimane misurato ed elegante ed il lungo sorso chiude con una decisa speziatura.
Searà – Lazio IGT 2017; le uve di solo syrah subiscono lavorazioni delicate in assenza di ossigeno costantemente al freddo; la colorazione è un rosa molto tenue, ma profuma intensamente di fiori rossi e frutti neri. Il sorso è un perfetto equilibrio tra freschezza, sapidità e speziatura; sorso leggero e scorrevole.
Roma Rosso DOC 2016; questo vino complesso ed austero è frutto di un blend di montepulciano al (50%), cesanese al (35%) ed un saldo di sangiovese; è un pò lento a concedersi, ma quando si apre propone profumi e sapori tipici dei vitigni, ha un ottimo tannino, è succoso e di buon corpo, non gli mancano freschezza, sapidità e speziatura finale.
Terre di Breccia – Lazio Rosso IGT 2013; blend di Montepulciano e sangiovese; il suo rapporto con i carati di legno inizia subito dopo la fermentazione dove svolge la malolattica; il risultato è notevole: profumi floreali e piacevoli; in bocca è succoso, ha un ottimo tannino, è vellutato ed avvolgente; ha un buon corpo ed ottima freschezza.
Come accennato sopra, non sono mancate alcune etichette provenienti dalla cantina di Montefalco: Trebium 2017, Montefalco Sagrantino 2012 ed il monumentale Chiusa di Pannone 2010. A queste tre etichette sono state aggiunte altre due bottiglie di recente produzione: un vermouth rosso “Antica Torino” ed un amaro d’erbe “Amaro della Sacra”
Molto interessante il Vermouth Antica Torino, realizzato, secondo un’antica ricetta, con tredici botaniche, le più classiche, quali assenzio, genziana e rabarbaro, con l’aggiunta delle erbe aromatiche dell’orto e della cucina mediterranea: rosmarino, origano ed alloro. Il risultato è un Vermouth rosso a 18°C, gustoso e raffinato.
Cantina Castello di Torre in Pietra
Via di Torre in Pietra, 247 – loc.Torre in Pietra – 00054 Fiumicino (RM)
tel +39/06.61697070 – fax +39/06.61697506
[email protected] – www.castelloditorreinpietra.it