Torchiara, Cilento. B&B Taverna Copersito
Era un po’ di tempo che non avevo notizie di Daniela Cennamo e di suo marito Ernesto D’alessandro. Entrambi sono dipendenti regionali e per un certo periodo hanno prestato servizio a Vallo della Lucania presso il Centro di Sviluppo Agricolo, dove si sono molto prodigati per la formazione vitivinicola territoriale, promuovendo corsi propedeutici di vitivinicoltura per gli agricoltori cilentani. Poi sono andati via e, come capita spesso, non si è fatto più niente, lasciando i poveri agricoltori sbandati e senza una guida. Ho telefonato a Daniela e vengo a sapere che gestisce, insieme col marito, un B&B. Allora la domanda, come si dice, è sorta spontanea: vuoi che venga a visitare la tua location? “Certo con grande piacere”, mi ha risposto lei, e così in un tardo pomeriggio di una calda giornata settembrina mi sono recato a Torchiara, splendido paese adagiato sulle balze ingobbite che salgono dalla vicina Agropoli.
L’auto, procedendo a velocità ridotta, ha dovuto zigzagare tra le strette viuzze che si intersecano tra di loro come tasselli di un puzzle per scansare le poche persone e i muri che improvvisamente si paravano innanzi.
Finalmente, poco dopo sono arrivato a destinazione. Davanti a me si è presentata una grande e antica casa, che si affaccia sulla vallata sottostante dell’Acquasanta, con una corte centrale, un fronte esposto a meridione sormontato da cinque grandi archi di pietra e un giardino ben curato.
“E’ stata recentemente ristrutturata – mi dice Daniela – conservando però gli elementi caratteristici originari”. Le ho chiesto perché ha chiamato questa struttura “Taverna Copersito”. “L’abbiamo chiamata così, perché le taverne erano il luogo dell’accoglienza, dove si dormiva, si mangiava e si cambiavano i cavalli. Oggi i cavalli non ci sono più e le auto attraversano lentamente le strette vie in pietra del centro storico di Copersito (sito coperto), il piccolo borgo di Torchiara che raccoglie i palazzi signorili del XVII-XVIII secolo con le loro cappelle gentilizie e i giardini in stile liberty”.
Adesso qui si può dormire nel B&B, composto da tre comode, linde e profumate camere matrimoniali, munite di tutti i servizi. E si mangia nei locali dell’ex frantoio, dove Ernesto, insieme con i soci del Circolo Arci MariAperti, propone dei piatti di cucina naturale, con divagazione creativa, facendo uso soltanto di materie prime di prima qualità, per lo più derivanti da prodotti biologici. Io stesso, devo confessare, sono rimasto sorprendentemente e piacevolmente affascinato da queste preparazioni culinarie. Senza tema di smentite, penso che una simile gastronomia sia davvero difficile incontrarla perfino nei ristoranti più rinomati del territorio. Per antipasto alici di Agropoli marinate e poi cotte al forno, presentate su foglia di limone e frittelline di porri.
Primo piatto: ‘ndunderi (sorta di gnocchi tirati a mano), con ricotta di bufala, zucchine, pesto fresco e pomodorini confit. Secondo piatto: gamberoni al pistacchio e crema di noci, con contorno di insalata mista, mele renette e noci. Per dessert una macedonia di frutta con gelato artigianale alle noci, mandorle e nocciole, preparata dalla gelateria Di Matteo di Torchiara.
Daniela poi, da ottima sommelier, ha presentato in abbinamento dei pregiati vini: Gewurztraminer 2010 di Hofstatter, Alastro 2009 di Planeta e lo Sherry Pedro Ximenez invecchiato 12 anni di Williams and Humbert. Tutto l’insieme è stato semplicemente favoloso.
Taverna Copersito è un luogo dove si concentrano tantissime attività: eventi culturali, laboratori enogastronomici a tema, cene-spettacolo, seminari di yoga, cineforum e percorsi benessere, con bagno turco e massaggi rigeneranti. Insomma, tante belle e buone idee da mettere in atto, per trascorrere insieme agli ospiti e/o ai soci del Circolo delle piacevoli giornate. Senza dimenticare che comunque ci troviamo nel Cilento e, quindi, abbiamo sempre a disposizione uno scrigno infinito di gioielli da esibire: il trasparente mare a portata di mano, la natura incontaminata, la profumata e naturale aria priva di smog che si respira, le morbide colline, le antiche vestigia storiche, che insieme alla prelibata gastronomia, ai tratti gentili e garbati dell’ospitale gente locale, ed all’alta qualità di vita, fanno di questa terra un invidiabile luogo di benessere. Veramente un soggiorno indimenticabile, da perdersi nell’oblìo dei ricordi!
Enrico Malgi
B&B TAVERNA COPERSITO
CORSO VITTORIO EMANUELE, 37 – TORCHIARA (SA) –
APERTO TUTTO L’ANNO
TEL. 339 4758553 – 333 2810079
[email protected] – www.tavernacopersito.it
DISPONIBILITA’ ABITATIVA: TRE STANZE MATRIMONIALI PER SEI POSTI
LETTO –
PREZZO PER SINGOLA CAMERA (DUE PERSONE), CON PRIMA COLAZIONE
CIRCA 50 EURO E PIU’ SECONDO LA STAGIONALITA’.
LINGUE PARLATE: INGLESE E FRANCESE
ANIMALI DOMESTICI: AMMESSI
CARTE DI CREDITO ACCETTATE: NESSUNA
PREZZO MEDIO DI UNA PASTO: 20,00 EURO VINI ESCLUSI.
5 Commenti
I commenti sono chiusi.
Brava Giulia, vacci e non ti pentirai. Daniela è una perfetta padrona di casa. Pensa che lei è romama de Roma (di Trastevere), ma vive nel Cilento da tanti anni, perché ne è innamorata pazza (oltre che di Ernesto, si capisce). Ha un carattere dolcissimo e paziente e poi ha una fornitissima cantina con vini prelibati, che mette volentieri a disposizione dei suoi clienti, soprattutto di persone esperte come sei tu. E anche Ernesto è una persona squisita e poi, oltretutto, sa cucinare veramente in maniera divina, Per me è stata una piacevole sorpresa vederlo alle prese con i fornelli, non me l’aspettavo assolutamente.
Dopo mi farai sapere.
Abbracci.
…e come si fa…a non essere innamorati del Cilento!!! ;-)))
Hai detto proprio bene, caro Lello. Io però sono innamorato anche dell’Irpinia: della sua cultura, del suo paesaggio, dei suoi vini e, soprattutto, della sua gente, specialmente quella che vive dalle parti di Montoro e di Forino…
Abbracci.
un altro motivo per “scendere” dalle lande casertane, sperando di andare oltre il solito refrain cilentano…
Abito da sempre a Torchiara e non ho mai saputo dell’esistenza di questo B&B. Ho scoperto, successivamente, che nel nostro comune ce ne sono decine di queste ipotetiche locande. Penso che sia un’altra fregatura di denaro pubblico alla Regione e allo stato. Tutto un camuffo! Del resto i proprietari sono esperti del settore e conoscono bene come si muovono i fondi pubblici.
A presto Luigi