Tifeo rosso 2009 Campania igt, sangue di Ischia
Uve: piedirosso 50% guarnaccia 50%
Fermentazione e affinamento : parte delle uve subisce macerazione carbonica poi tutto acciaio
Fascia di prezzo: 10 euro circa
Si prova a evitare giudizi personali e indicazioni sul proprio gusto ma io, di questa bottiglia buona e beverina, detto tra noi, d’estate ne berrei a casse: così! In maniera convivialmente smodata e goliardica su quelle tavole senza fronzoli e piene di bontà di territorio. Meglio darsi un contegno però e tornare sul pezzo.
Il territorio di cui parliamo è quello dell’isola d’Ischia e la cantina è Pietratorcia. Siamo nella bella Forio, giusto ai piedi del monte Epomeo. Cantina ormai storica dell’isola verde e ben nota ai più, offre da sempre un’ottima selezione di bianchi: dai monovitigni di biancolella e forastera ai vini provenienti dalle vigne storiche come vigne del cuotto e la difficile vigna di chignole . Abbiamo avuto la fortuna di andare in giro tra terra e cantina con Ambrogio Iacono, enologo aziendale e rappresentante di una delle famiglie che, assieme a Verde e Regine, si occupano dell’azienda. I muretti a secco detti parracine, i terreni vulcanici, gli stretti terrazzamenti, i pendii e le altezze rendono tutto difficile eppure unico al mondo. In un passato molto recente l’impressione che i produttori locali non si rendessero conto di tale tesoro, era forte, ma oggi qualcosa è cambiato. Il mare e le fumarole si scorgono qui e lì e ancora aggiungono a questa terra un valore inimitabile di cui basta accorgersene. Torniamo a noi; qui in cantina troverete la famosa pietra di tufo verde, pietratorica appunto, utilizzata anticamente per la pressatura delle uve. Dimenticavo, la cantina è una struttura del 1700 immersa in un giardino adiacente a vigne del cuotto, in una struttura che propone inoltre accoglienza. Se ne occupa Vito Verde che offre l’opportunità di provare la cucina della moglie, tutta basata sulle ricette della tradizione.
Il vino di cui mi piace parlare oggi è il Tifeo Rosso 2009 . E’ piedirosso e guarnaccia. La particolarità è che parte di questo vino subisce macerazione carbonica. E’ chiaro dunque quanta “uva” c’è in questo bicchiere. Ha un colore molto intenso e luminosissimo. Certamente vinoso, dapprima di frutto croccante, fresco e nitido. Si sentono i piccoli frutti rossi e un pochino di scorza d’arancia. Infine una lieve mineralità si aggiunge al bicchiere ed un sentore di viola. La bocca ha un palato pieno di materia, glicerico, fruttoso, gradevole. Orizzontale più che verticale con quel tatto piacevole ed un tannino certamente presente ma che sulle durezze si lascia superare da una media freschezza ed una certa sapidità isolana. Tutto è giocato su una semplicità antica nel concetto e giovane nel bicchiere. Secondo me guadagna ancora in bevibilità e piacevolezza ad una temperatura di servizio attorno ai 14 gradi. Provatelo e ci direte. Magari poi, dopo quella bisbocciata, si torna a piedi insieme.
Sara Marte
La Cantina è in via Provinciale Panza, 267, Forio, nell’Isola D’Ischia. Tel.081908206 oppure 081907203. Sito www.pietratorcia.it . Uve: biancolella, forastera, uva rilla, San Lunardo, fiano, viogner, traminer, malvasia di Candia aromatica, piedirosso, guarnaccia, aglianico, syrah.
6 Commenti
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il gusto semplice della tradizione (oddio sembra uno spot) non trae mai in inganno! Il vino è per me convivialità ed allora cosa può esserci di meglio di un vino che punta proprio a questo? salute!
Che bella l’isola d’Ischia e le sue atmosfere! In effetti i bianchi di Pietratorcia sono ampiamente più noti. Parlare di questa vera chicca della cantina che io conosco e amo mi ha rimandato alle lunghe estati sull’isola verde. Ben fatto! Bel vino!
Ogni volta che torno ad Ischia, immancabile un salto da Zio Vito, conduttore del piccolo “ristorante” di Pietratorcia nel centro di Forio, con l’assaggio del Tifeo rosso. Concordo, nella definizione del berlo a “cascettate”.
Salve Alessandro,
a dirla tutta quel mio italiano “casse” volgeva il pensiero proprio al termine “cascettate” ! :o) E poi Zio Vito! E’ il posto giusto!
buona giornata
Se convivialità è la parola chiave di questo vino, sicuramente non mancherà nella mia riserva quest’estate. Senza contare che i sapori d’Ischia, quelli delle nostre terre, sono quelli che in assoluto preferisco. Ottimo suggerimento!
Da Janno Piro alle Chignole la famiglia Iacono sforna regali a ripetizione.Ogni vino che fanno è un piccolo capolavoro.Bravi!