The Black Hole, carne e panini attorno al Vesuvio
di Andrea Docimo
Cos’è The Black Hole? Beh, è sicuramente un progetto esterofilo ed un format che a quanto pare funziona, dato che è riuscito in pochi anni a catalizzare le attenzioni del territorio vesuviano: quattro le sedi, materie prime di livello e target indubbiamente giovanile.
L’ho provato prima che cambiasse il menu: ancora tanti i punti interrogativi, specialmente quelli relativi alla carta birraria.
Sono stato, poi, invitato al locale di Volla per testare il nuovo menu: Alfonso Agovino (patron di The Black Hole) e Mirco Scognamiglio mi hanno illustrato il loro progetto e la nuova carta dei cibi e delle birre. Qualcosina è stata ripresa dal vecchio menu, ma molti sono stati i cambiamenti operati.
La carta delle birre, ad esempio, ha visto un ampliamento che nei prossimi mesi dovrebbe divenire ancor più ingente con l’introduzione di qualche referenza artigianale italiana. È già discreta per la scena campana, ma può e deve migliorare.
In bottiglia ci sono la Saison Dupont, tante “trappiste”, Rodenbach, Duchesse de Bourgogne, le birre del birrificio artigianale mariglianese Okorei, e qualche altra cosina.
Passiamo al menu.
Partiamo dagli “Starters”: il prezzo non è certamente basso (6€ per ogni pietanza), ma la qualità media della proposta è buona. Discrete le alette di pollo, così come i filetti di pollo; gli spiedini in salsa di soia e con sesamo avrebbero potuto essere presentati meglio; buone le polpette con formaggio (ne avrei utilizzato uno di maggior carattere) e polvere di pomodoro; ottime le polpette di verdure con maionese al cetriolo (piatto veg, oltretutto); anonime le “Black Nuggets” e golose le “perle” di mozzarella di bufala DOP impanate, accompagnate da una maionese al basilico.
Non male anche i nachos con carne, sebbene il loro prezzo sia di 11€ e sebbene non sia una tipologia di piatto nelle mie corde.
Con i tacos la situazione migliora: il costo è di 6.50€ e sono sfiziosi; buona idea, a mio avviso, l’inserimento di una proposta veg-friendly.
Tra i piatti, dal menu vecchio un po’ di tempo fa provai le Ribs (mantenute anche nel nuovo), che a mio avviso hanno un buon rapporto qualità-prezzo: carne morbidissima, tanto da rendere addirittura inutile l’utilizzo del coltello, e patate cotte superbamente a 13€. Il miglior piatto del Black Hole.
Hanno completato la cena di assaggio tre panini nuovi: il Choripan (chorizo, salsa chimichurri e salsa criolla a 10€), il The Black Chicken (burger di pollo giallo, stracciatella di bufala, pomodoro, rucola e maionese al basilico a 11€) ed il Chicago Style (hot dog artigianale, cetrioli sottaceto, pomodorini, senape di Dijon, cipolle sottaceto a 9€).
Panini di grande potenza espressiva, volutamente non giocati sugli equilibri e, invece, basati sullo scontro: molto saporito il primo, da aggiustare la consistenza del secondo burger e piacione il terzo.
Discreta anche la torta sette veli a fine pasto, che però non producono al locale.
In ultima analisi, ho buone ragioni per ritenere che The Black Hole sia sulla buona strada: non può essere ancora inscrivibile nel gotha, e dovrà ancora fare qualche aggiusto qua e là, ma la serietà di Agovino e le ottime abilità di Scognamiglio nella trasformazione, così come questi primi cambiamenti, fanno ben sperare.
The Black Hole
Sedi:
Portici, Corso Giuseppe Garibaldi, 225 – tel. 081 256 1737
San Vitaliano, Via Nazionale delle Puglie, 183 – tel. 346 495 7061
Torre del Greco, Corso Vittorio Emanuele, 86 – tel. 081 881 2395
Volla, Via Caduti di Nassiria – tel. 081 774 2473
Orari e giorni di apertura: Consultare pagine Fb