Terrazza Calabritto
Piazza Vittoria, 1
Tel. 081.2405188
www.terrazzacalabritto.it [email protected]
Chiuso domenica sera e lunedì
Ferie una settimana in agosto
Sicuramente il locale più moderno legato alle radici di tutta la città. In un panorama gastronomico piuttosto fermo e impegnato a recitare se stesso c’è ancora chi ha voglia di divertirsi senza vantare come merito unicamente la qualità del pescato del giorno garantito da ormai tre generazioni. Intendiamoci, di questi tempi non è poco, né scontato. Ma a Terrazza Calabritto, siete affacciati sulla Villa Comunale di Napoli e sul lungomare Caracciolo, questo bonus è semplimente la base di partenza del giovane Enzo Politelli che ogni settimana propone un abbinamento tra pasta fresca fatta in casa, una spezia e un pesce per cui vi arrivano a tavola sauté fatti a mestiere ma anche tonno in crosta di pistacchi con salvia o una tagliata di ricciola all’aneto o ancora i paccheri di pesce con salsa bianca di gamberetti e vongole. Napoli da sempre divora polpi, calamari e frutti di mare, è davvero raro ormai trovare spigole, orate, ricciole, cernie che non siano di importanzione o peggio: gli intenditori devono andare verso la Penisola Sorrentina e il Cilento per avere a tavola il mare di casa. Esistono ancora pescatori e almeno tre o quattro paranze hanno come punto di riferimento la famiglia Politelli. Intendiamoci: c’è anche tutto il repertorio vegetariano napoletano nel buffet, dai peperoni imbottiti alle melanzane a barchetta, i friarielli saltati in padella, gli involtini di verza e tutto quello che vi può venire in mente. Per questo la Terrazza ci piace: andate di fretta per un pranzo di lavoro o semplicemente perché siete in pausa? Venite e ve la cavate con pochi euro. Una cena romantica o una tavolata tra amici? La sera il locale diventa più impegnativo. Il servizio, come ovunque a Napoli, è professionale e cordiale, a disposizione tutta la produzione campana da bere e tante scelte nazionali e internazionali, poi il carrello dei distillati e quello degli oli completano l’offerta di una gastronomia classica e capace di stare al passo con i tempi. Ovviamente i dolci sono fatti in proprio. Per chi resta in città, o chi arriva per un giro tra le sue bellezze, un locale non folkloristico ma vero. Sui 35 euro.