Terrani e refoschi inaspettati al Teranum 2023. Al Savoia Excelsior Palace Hotel di Trieste, la kermesse dei vignaioli carsolini con ospiti quattro cantine di Menfi
di Francesca Di Leo e Luca Roncadin
Grande conferma di presenze alla edizione 2023 di Teranum, che ha voluto esaltare il vitigno autoctono giuliano, appartenente alla famiglia dei refoschi.
L’Associazione viticoltori del Carso (Dru tvo Vinogradnikov Krasa) ha organizzato giovedì 6 aprile 2023 al Savoia Excelsior Palace Hotel di Trieste l’appuntamento per tutti gli appassionati di “terrani e refoschi inaspettati”, vini rossi prodotti da Muggia a Doberdò del Lago, passando dalle zone costiere fino al Carso interno della Slovenia, con puntate anche in provincia di Gorizia.
Il festival ha come importante messaggio quello di infondere serenità e pace fra i popoli, rinsaldare vecchie amicizie e poterne fare di nuove, assaggiando vini freschi o strutturati, fermi o frizzanti, giovani e invecchiati, a dimostrazione dei progressi dei viticoltori e della grande versatilità e potenzialità della regione vitivinicola in oggetto. In più vi erano degli assaggi che hanno dato una sferzata di novità ai sapori tipici della regione carsolina. Infatti l’ingrediente comune a tutti i ristoratori è la carne, declinata in modi innovativi e talvolta provocatori.
Per rimarcare il fatto che quest’evento vuole essere un link di condivisione d’intenti, di amicizia fra diverse genti provenienti da luoghi differenti, sono stati invitati anche vignaioli che producono il Nero d’Avola da Menfi, Città italiana del Vino 2023. Le cantine siciliane infatti sono ben quattro: Planeta, Cantine Barbera, Mandrarossa Winery e Tenuta Stoccatello.
Vi sono delle caratteristiche diverse fra i vitigni di Nero d’Avola della zona occidentale della Sicilia e quella sud-orientale. Le quattro cantine, essendo nella zona di Menfi (Ag), producono un vino dalle caratteristiche simili al terrano del Carso. Infatti i Nero d’Avola coltivati nella zona sud-orientale, sono fini e articolati, con spiccati sentori di fiori secchi e spezie.
Nella degustazione dei rossi carsolini vi erano degli accostamenti interessanti, che esaltavano ancor di più i sentori freschi ed erbacei.
Per quanto riguarda la proposta gastronomica abbinata ai vini erano presenti:
Il vostro Eden Gorizia:
Guancia di maiale al vino rosso cotta in brodo di miso accompagnata con riso al vapore e ristretto di soia e miele di marasca.
Manuela Rossi | The Moving Chef:
Polpettine di bulgur e lenticchie rosse al cumino con hummus di peperoni arrostiti, blu di capra e semi di sesamo.
Križman – Repen:
Bombetta con lingua di manzo, verdure del Carso e salsa rossa.
Antico Caffè San Marco. Libreria e ristorante:
Terrina d’agnello dell’azienda Antonič al Terrano con erbe del Carso, crema di patate e gel di Ribes.
Crocevia – Locanda carsica contemporanea:
Caldaia di coniglio: salsiccia carniola di coniglio, spuma al profumo di “tecia”, cappuccio croccante e chips di pane nero.
Panificio pekarna Bukavec:
Focaccia con le erbe aromatiche del Carso.
Caffè Vatta e @BAR X
4 tipologie di gelato:
TERANUM – Fragola e vino Teran.
CARSICO – Ricotta di pecora carsica, timo del Cardo e miele di Marasca.
ETNEIDE – Cioccolato bianco Valrhona e wafer al pistacchio.
RODOLFO – Cioccolato fondente monorigine Venezuela, rum e nocciole F.V.G. caramellate.
Oltre a questi ristoratori vi erano dei produttori di formaggi e di interessanti marmellate e composte, come quelle dolci e salate di Sara Devetak, da mangiare su un crostino o da abbinare a dei latticini saporiti, come quelli prodotti da Fattoria Antonič. Quest’ultima si trova nel cuore del Carso triestino, nel paesino di Ceroglie ai piedi del monte Ermada, dove c’è la possibilità di far pascolare liberamente ogni giorno il gregge sotto lo sguardo attento del pastore influisce sul benessere degli animali. Quest’azienda alleva due tipi di pecore:
- la pecora sarda
- la pecora carsolina-istriana, presidio slow food
Noi abbiamo avuto il piacere di assaggiare il pecorino stagionato biologico Presidio Slow Food a latte crudo della pecora carsolina-istriana.
I vini che ci hanno lasciati particolarmente entusiasti, sono stati quelli proposti da tre aziende. Di seguito la nostra personale selezione:
Il Cabernet Sauvignon dell’azienda agricola Čotova klet: un vino dal colore rosso scuro e un profumo di frutti rossi maturi, con predominanza di ciliegie e un lungo retrogusto, matura per tre anni in botti di legno.
Lo Schioppettino di Prepotto dell’Antico Broilo, azienda agricola che fa parte della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Ancor oggi questo vino è prodotto anche da viti centenarie che conferiscono aromi speziati e complessità. La vendemmia è rigorosamente effettuata a mano e l’uva viene raccolta in cassetta, per far sì che il prodotto arrivi in cantina il più integro e curato possibile. Un affinamento di ventiquattro mesi completa l’evoluzione dello stesso per esprimere al massimo un vino di territorio. La fermentazione è spontanea con lieviti indigeni, 24 mesi in barrique. Le caratteristiche organolettiche sono di tipo speziato, immediato è il pepe nero, il mirtillo, mora e ciliegia.
Il Nero d’Avola di Cantine Barbera di Menfi (Ag), Lu Còri, racconta di una Sicilia baciata dal sole e accarezzata dalle brezze marine. Sentori di frutti rossi maturi, la mora e il lampone soprattutto, ne caratterizzano il bouquet, reso intrigante da note di salamoia e da una lieve speziatura.
In bocca è fragrante, morbido e vellutato, con tannini delicati, perfettamente integrati in un finale succoso e persistente.
Vogliamo far risaltare con una speciale menzione ai gelati proposti da Caffè Vatta e @BAR X che ci hanno fatto assaggiare quattro tipologie di gelato straordinarie:
TERANUM – Fragola e vino Teran.
CARSICO – Ricotta di pecora carsica, timo del Cardo e miele di Marasca.
ETNEIDE – Cioccolato bianco Valrhona e wafer al pistacchio.
RODOLFO – Cioccolato fondente monorigine Venezuela, rum e nocciole F.V.G. caramellate.
Infine fra le proposte non possiamo dimenticare di menzionare un liquore prodotto particolarissimo, un distillato che nasce dall’incontro fra il miele e il gin: Honeygin di Farma Jakne. Straordinaria aromaticità per questo Gin unico, made in Carso. Il miele dona grande complessità organolettica, dal sapore rotondo, particolarmente amabile e non dolce. Al naso persistono note di ginepro e salvia. Aromi legnosi e pepati di ginepro si mescolano a quelli dolci e fruttati del miele, con una nota finale inaspettata di mango.
I PROTAGONISTI di TERANUM 2023
I vignaioli di Trieste e Gorizia:
Bajta, Bole, Budin, Cacovich, Castelvecchio, Grgič, Kocjančič, Lenardon, Merlak, Milič Damijan, Milič Stanko, Milič Zagrski, Nicolini, Sancin, Skerlj, Škerk, Vigna Sul Mar – Urizio, Zidarich
I vignaioli sloveni:
Cv – Colja Vino, Čotar, Čotova Klet, Perinova Kmetija, Širca Kodrič, Tavčar Emil, Turistična Kmetija Škerlj, Vinska Klet Štok, Vina Vrabec, Vina Petelin Rogelja, Vinakras, Vinska Klet Orel, Vina Štoka, Vinarstvo Rebula
I vignaioli siciliani:
Planeta, Cantine Barbera, Mandrarossa Winery e Tenuta Stoccatello.
I ristoratori:
Okusi Krasa – Sapori Del Carso, Manuela Rossi The Moving Chef (Personal Chef & Catering), Hotel&Restaurant Križman, Antico Caffè San Marco, Il Vostro Eden, Crocevia Locanda Carsica Contemporanea, Panificio – Pasticceria Bukavec, Caffè Vatta, Bar X
Gli altri produttori:
Antonič, Zidarič, Devetak Sara, Farma Jakne, Vidali, Settimi, Erikin Vrt, Puress.Oil
Foto Credit © www.SoulFood.fvg.it