Terrae Motus a Caiazzo, panini e crocché che valgono il viaggio!
di Andrea Docimo
L’espressione “Terrae Motus” rimanda nemmeno troppo velatamente al concetto di dinamismo, al movimento invisibile che si origina e si perpetua costantemente nel suolo terrestre, generando così fertilità.
Il progetto omonimo, alle cui redini ci sono oggi Vincenzo Coppola, Antonio Santabarbara e Carmela Acanfora (precedentemente tra i soci c’erano Franco Pepe e Mario Cipriano), parte nel 2016 a Caiazzo, splendido borgo dell’alto casertano dalle antiche origini e reso celebre dal lavoro svolto negli anni dal già citato Pepe nella pizzeria Pepe in Grani, tra l’altro a due passi dal locale.
L’attività si configura come un pub “all’italiana”: c’è un bancone dove bere alla spina, o in bottiglia, ma soprattutto una proposta gastronomica ampia, centrata sulle materie prime e sulla cucina tradizionale italiana e regionale. Importante la valorizzazione del territorio, da cui l’appendice “Agripub”.
Terrae Motus è articolato su due piani: il primo è contraddistinto dall’impiego nell’arredamento di ferro e legno (ciliegio e ulivo); il secondo, invece, è espressione diretta dell’Arts and Crafts e del ritorno alla terra. L’uso delle luci è sapiente, l’arredamento di gusto; ovviamente, non si respira l’atmosfera da pub classico, ma come già evidenziato è una precisa scelta quella di creare un ibrido tra un pub e un ristorante.
Nel menu, parte gastronomica, c’è ovviamente la mano di Vincenzo Coppola, agronomo e consulente per varie aziende, nonché Fiduciario Slow Food condotta Volturno.
Ne capitolo “Spuzzuliare” si trovano: olive varietà caiazzana Presidio Slow Food infornate, pane caldo e olio extravergine d’oliva; bruschette; ceci fritti; veli di patate; cubi di patate; “’u furmagg’ ‘a sott’ e i maccarun’ ‘a copp’” (patate trafilate, salsa di formaggio e paprika dolce); anelli di cipolla di Alife Presidio Slow Food; crocchè con pesto di nocciole e scaglie di Conciato Romano Presidio Slow Food de Le Campestre di Manuel Lombardi; stick di mais con salsa di antico pomodoro riccio; montanarine antico pomodoro riccio; tagliere con “’u cas’ maniat’”; tagliere di salumi. Costi che vanno dai 2.50€ ai 10€.
La qualità della materia prima emerge assaggiando le olive, meravigliose per i contrasti, così come l’olio. Il pane è prodotto utilizzando farine (prive di additivi) di grani autoctoni di 3 varietà (Autonimia, Gentil Rosso e Abbondanza) coltivati dallo stesso Coppola nell’azienda di famiglia; “’u cas’ maniat’” è invece un formaggio-esperimento dell’agronomo caiatino a latte vaccino le cui forme, da circa 20cm di diametro, vengono disposte verticalmente in un vaso di vetro contenente olio, aceto e timo, e successivamente “maniate”, ovvero invertite nell’ordine (quelle di sopra vanno sotto e viceversa). Gradevole “’u furmagg’ ‘a sott’ e i maccarun’ ‘a copp’”, mentre i crocchè valgono da soli il viaggio fino a Caiazzo.
Passando alla sezione “Il contadino elegante”, che si riferisce a quando i contadini alla domenica svestivano i panni logori del lavoro per indossare quelli della domenica, si assiste a una nobilitazione da manuale di piatti “poveri”: c’è il richiamo alla pasta e ceci, seguito dalle polpette al sugo di antico pomodoro riccio (sorprendenti) e dalla polpetta di baccalà in crema di ceci. 5€ al piatto.
Ci sono poi i panini: lo “Schietto” con hamburger di Marchigiana, insalata, pomodoro, ketchup di pomodoro giallo, pancetta arrotolata, caciotta, maionese e cipolla croccante; il “Contadino” con hamburger di maiale, scarola, riduzione di vino cotto, caciotta piccante e cipolla croccante; il “Campanello di vitellone” con tagliata di vitellone marchigiano IGP, patate al forno, fonduta di formaggio, cipolla di Alife Presidio Slow Food caramellata e pomodoro confit; il “Porchetta” con porchetta, friarielli piccanti e provola; il “Zia Rosetta” con polpetta al ragù di San Marzano e mozzarella fumé; il “Veg” con burger vegetale, fonduta di formaggio e spaghetti di patate fritte.
Il prezzo va dai 6€ per il “Zia Rosetta” ai 10€ per i primi 3 citati. Nonostante la grande quantità di ingredienti, lo “Schietto” risulta armonico, goloso e non appesantisce; il pane è il vero pezzo forte, protagonista insieme al companatico della composizione. Il “Contadino” si eleva ancor più.
Il menu salato termina con le insalate (“Armonica” con rucola, ravanello, songino, cas’ maniat’, emulsione di aceto bianco, miele, olio; “Delicata” con lattuga, cipolla fresca, pomodoro e crostini di pane) e le carni al piatto (arista di maiale con mela annurca e timo; filetto di maiale su salsa di antico pomodoro riccio, rucola fritta e semi di papavero; salsiccia e friarielli; hamburger di marchigiana con insalata, pomodoro ramato, pancetta arrotolata, ketchup di pomodoro giallo, caciotta, maionese e cipolla croccante; porchetta con provola e friarielli piccanti; burger vegano con fonduta di formaggio e spaghetti di patate fritte). Le prime sono entrambe a 6€, mentre per le carni si va da un minimo di 7€ a un massimo di 10€.
L’ultima parte del menu food è dedicata ai dolci con il “Cioccolio” (tortino di cioccolato dal cuore caldo su fondo di olio extravergine d’oliva) e il “Cannellone” (crema dolce di ricotta e confettura di antico pomodoro riccio). Il secondo, provato durante l’ultima visita, è tra le migliori pietanze assaporate negli ultimi mesi: goloso ma misurato, intenso ma con parsimonia e pudicizia. Gli zuccheri sono ridotti al minimo, in modo da far risaltare il sapore del pomodoro, contenuto nella confettura. Qui siamo sui 5€.
Per quanto concerne la carta delle birre curata da Mario Cipriano di birrificio Karma, seppur è da evidenziare la presenza di qualche industriale, essa contiene al proprio interno il campano StiMalti e altre ottime referenze come Extraomnes, Hammer, Almond ’22, Birrificio del Forte, CRAK, e ovviamente le birre di Cipriano, presenti anche alla spina. C’è poi una carta dei vini, curata dallo stesso Vincenzo Coppola, che volge lo sguardo in primis alla Campania, poi all’Italia e infine alla Francia per gli champagne.
La prima volta è stata una scoperta, adesso Terrae Motus è una certezza.
Terrae Motus
Via Aulo Attilio Caiatino, 41, 81013 Caiazzo CE
Tel: 0823 615008
Giorni e orari di apertura: Aperto tutti i giorni tranne il martedì dalle 19 in poi
Pagina Fb: www.facebook.com/terraemotus.caiazzo