Terra di Lavoro 2009 and the legendary Mutton Chop di Keens’ a New York
Siamo a New York e una puntata da Keens’ è obbligatoria per vivere il fascino di una steakhouse in legno stile ‘800, in pieno centro. Sempre piena, bisogna prenotare.
Grandi pezzi di carne, tra cui il leggendario mutton chop.
Cosa berci sopra? C’è qualcosa di meglio di un aglianico tirato fuori dalla carta dei rossi? Ecco allora il Terra di Lavoro 2009 di Galardi
Un rosso elegante, perfetto, che amiamo sempre a distanza di qualche anno quando il blend di piedirosso e aglianico trova il giusto equilibrio.
Ancora una volta, un rosso di stoffa che davvero si deve bere, come recitavano le etichette un tempo, sulla carne. Al naso frutta croccante e note fumé e di selvatico che lo rendono inimitabile, al palato fresco e pimpante.
Una grandissimo classico della viticoltura italiana.
Alè.
Un commento
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Come ama ripetere Cotarella uno dei grandi vini del mondo che nel mio piccolo ho definito ,sperando di non far torto a nessuno ,il Sassicaia del sud.PS.Un tempo si diceva che noi italiani girassimo il mondo con gli spaghetti in valigia.Ora invece con i nostri vini in testa.Ma Santo Iddio tutti noi campani enologicamente campanilisti e non solo c’è lo abbiamo in cantina e certamente anche il Gran Capo che,con tutti i vini che sicuramente c’erano in carta,non ti va a scegliere il vino del ……vicino di casa surrogando quello che si dice a Napoli e cioè che dove c’è piacere non c’è perdenza .Con simpatia Francesco Mondelli.