Tenuta Zisola: i vini dell’entroterra siciliano dei Marchesi Mazzei
di Antonella Amodio
È nato circa 20 anni fa il progetto Tenuta Zisola dei Marchesi Mazzei, scegliendo per la produzione dei vini il territorio della barocca Noto, nel cuore della Sicilia Sud-Orientale, dove tra i 90 e i 130 s.l.m., sono ospitati i 50 ettari di proprietà che si estendono intorno a tre bagli della Tenuta, con gli attuali 24 ettari vitati.
La famiglia Mazzei si occupa di viticoltura da oltre sei secoli: una dinastia che porta avanti l’eredità del Castello di Fonterutoli, in Toscana, e che ha deciso di allargare i propri orizzonti in terra sicula, acquistando nel 2020 la Tenuta Zisola, una casa caratteristica, circondata da vigneti, da alberi di carruba, mandorli, olivi, buganvillee e agrumi.
Una biodiversità rara e un panorama dai colori della terra, del verde e dell’azzurro del cielo e del mare, che si incontrano. Il focus iniziale e le relative sperimentazioni partono con il vitigno nero d’avola, impiantato nella tradizionale forma ad alberello, che cresce su terreni calcarei bianchi, ricchi di scheletro e in posizione non distante dal mare, con i venti caldi che soffiano durante il giorno, mentre la notte portano freschezza, determinando escursioni termiche importanti.
Dopo anni di consolidamento con le etichette Zisola e il cru Doppiozeta, espressione di nero d’avola elegante e di grande evoluzione, affiancate da altri 3 vini (ottenuti da uve syrah, petit verdot, e grillo), arriva il desiderio di reinterpretare con classe il catarratto, uno dei vitigni autoctoni del territorio. L’annata 2021 ha visto la luce proprio in queste settimane, palesando anche qui la complessità e la longevità del vino. Poche bottiglie prodotte per l’annata in questione ed è già un successo.
Tutta la gestione dei vigneti è sempre stata completamente integrata con fertilizzazione dei suoli tramite sovesci e interramento di erbe spontanee, nonché ricorrendo ai compost di rifiuti organici, tutto nell’ottica di preservare l’ambiente e tutelarlo, visto che dal 2023 gode della certificazione biologica. La piccola cantina è dotata di vasche d’acciaio a temperatura controllata e botti di rovere per l’affinamento del vino, e nel prossimo futuro ne è prevista una nuova, adiacente all’attuale costruita con i dettami della sostenibilità tecnologica.
Doppiozeta – Sicilia Noto Rosso DOC 2019
Cru di Nero d’Avola proveniente da 3 parcelle. Fermentazione naturale e non filtrato. Matura 16 mesi in tonneaux da 500 lt (tostatura media – 50% nuove). Profilo olfattivo ampio e progressivo, con le note in primis di frutta rossa, di cenere e di macchia mediterranea. Sorso ampio, sorretto dall’acidità e dalla salinità. Elegante e longevo.
Zisola – Sicilia Noto Rosso DOC 2021
Nero d’Avola. Matura circa 10 mesi in rovere francese da 225 lt (335 nuove). Note di mirtilli e di sottobosco trovano corrispondenza al gusto nel sorso particolarmente fresco e dotato di lunga persistenza. Un vino
armonico e altamente gastronomico.
Achilles – Syrah Sicilia DOC 2020
Syrah, ottenuto da un terreno roccioso e calcareo. Matura 16 mesi in rovere francese da 225 lt (50% nuove). Originale nelle note balsamiche ed ematiche che si alternano alle nuance di iodio e di affumicato. Bocca ampia, salmastra e persistente, con corpo solido e tannini eleganti.
Effe Emme – Petit Verdot Sicilia DOC 2020
Petit Verdot in purezza. Matura 16 mesi in rovere francese da 225 lt (50% nuove). Profumi di agli di pino, prugna fresca e spezie fini. All’assaggio c’è corpo, ampiezza e lunga persistenza.
Azisa – Sicilia DOC 2022
Grillo in purezza. Acciaio. Naso di agrumi, fiori di camomilla e ginestre, mentre al gusto è sapido, snello e lungo.
Contrada Zisola – Catarratto Terre Siciliane IGT 2021
Catarratto vinificato il 50% macerazione sulle bucce in cocciopesto per 3 mesi, 50% vinificato in bianco sulle fecce fini. Complesso nelle note di frutta bianca, pepe bianco, curcuma e miele. Al sorso c’è acidità evidente, freschezza e ampiezza. Un vino molto giovane e con una grande prospettiva di evoluzione.