Tenuta Mareli (Versilia): dal miglior rosé della zona ad ospitalità e spirito biodinamico
di Marco Bellentani
Siamo i Versilia, a Camaiore e precisamente nella frazione cara a Giorgio Gaber, Montemagno, porta per la Freddana, ombrosa vallata che si affaccia sul capoluogo di provincia, Lucca. Tenuta Mareli è un ameno agriturismo che giace dietro il campanile del villaggio e distende i suoi possedimenti sulla collina affacciata sul mare.
Daniele Lencioni è un vignaiolo che ama il lavoro certosino in cantina e che abbraccia, senza remore, l’agricoltura biodinamica. Siamo dunque in quel territorio esteso dei vini che, in modo naturale, tentano di interpretare il territorio e di dare, delle bacche piantate, una versione se non originale, almeno propria, unica. E’ anche originale, Lencioni nel farlo, avvalendosi di 3,5 ettari di vigne sparse un po’ per tutta la Freddana. Proprio questa divisione gli consente di affinare i “suoi” sangiovese separatamente, per poi creare con estrema cura e eleganza i suoi vini. Così possono nascere degustazioni particolari, in cui Daniele mette a confronto il Sangiovese di Arsina, il Sangiovese Seminario (il migliore, pura forza celestiale), il Sangiovese del Greo, potente e incisivo.
I vini cardine sono il Nicodemo e il Remagno. Nel primo il blend di Sangiovese di zona incontra il Merlot e il ciliegiolo e invita ad un rapido consumo, mentre il Remagno dimostra tutta l’abilità di Lencioni di far Sangiovese in questo lembo tra Lucchesia e Versilia.
Sarà forse l’estate, sarà l’ottima accoglienza in agriturismo, dove la moglie Francesca serve con informalità e simpatia i piatti cucinati dal tuttofare Daniele (e qui si sceglie la tradizione con un pizzico di alleggerimento del carico grasso); ma il nostro focus va sul Pittiere, rosé che riteniamo sicuramente tra i migliori, se non il migliore della zona.
Una curiosità e una chicca per cui vale la deviazione sulle dolci colline camaioresi. Ottenuto da Sangiovese ed altre bacche d’uva bianca, rappresenta un fiero esempio di conduzione naturale e biodinamica: potenza e freschezza, personalità e spiccata mineralità per un vino che conosce solo acciaio. Si percepisce Camaiore, nel Pittiere, le sue erbe e il suo star tra mare e monti: silvano e marino, da pasto, ma di piacevole consumo anche in un aperitivo, anche se è tutt’altro che un vino da aperitivo.
Lo riteniamo una gemma importante e l’espressione migliore dei rosé di zona per diversi motivi: l’incredibile maniacalità nel distinguere il suo vino, senza magheggi, che Lencioni ha in cantina; perché non strizza l’occhio alla bevuta commerciale, ma nemmeno a quella – smodatamente fuori binario – di vini che presentano difettucci da – chissà come mai – esaltare. Esso è raffinatemene pulito e non filtrato, inebriante e di beva. Infine, racconta il territorio, le sue erbe e il suo terroir in generale e diviene espressione d’eccellenza – e questo accade in un certo modo anche negli altri vini – di una categoria di vino, il rosé, spesso snobbata, spesso tirata a caso, molto spesso usata per far cassa.
Prezzi: sui 12-20 euro
Tenuta Mareli
Via per Frascalino, Fraz. Montemagno,
Camaiore LU
Telefono: 333 458 5266
[email protected]
www.tenutamareli.it