Tenuta Cucco a Serralunga: i Barolo 2019 della famiglia Rossi Cairo, tra sostenibilità ed eccellenza vitivinicola
di Simona Paparatto
Nel cuore di quelle affascinanti Langhe, che da sempre incantano chiunque le visiti e nel suggestivo contesto di Serralunga d’Alba, si erge Tenuta Cucco, una proprietà che dal 2015 è stata accolta sotto l’ala della famiglia Rossi Cairo, già orgogliosa proprietaria (2002) dell’azienda agricola biodinamica e Locanda La Raia, parte integrante del territorio del Gavi.
Immerse in un paesaggio dichiarato patrimonio UNESCO, le terre di Tenuta Cucco si estendono su 13 ettari. Il nome, “Cucco” evoca, nel dialetto della zona, la sommità della collina, testimoniando la posizione privilegiata della tenuta. Il gioiello di Tenuta Cucco è il vigneto più antico, Vigna Cucco, parte del prestigioso ed antico Cru Cerrati, una testimonianza vivente della ricca storia vinicola di Serralunga, nota come la zona più importante per la produzione del Barolo, che vanta vini tra i più longevi al mondo. Tenuta Cucco si dedica principalmente alla coltivazione dell’uva nebbiolo. Le viti, con un’età compresa tra i 20 e i 53 anni, assicurano rese limitate, privilegiando la qualità del prodotto.
Al ristorante Innocenti Evasioni, di via Candiani, 66 in Milano, lo chef stella Michelin, Tommaso Arrigoni, attraverso la sua impostazione filosofica, ha ideato un menù esclusivo per i Barolo DOCG 2019 di Tenuta Cucco: “Ringrazio la famiglia Rossi Cairo che ha creduto in me, in tutti questi anni” (Arrigoni crea alcuni dei menù per Locanda La Raia, da diversi anni) “oggi ho cercato di interpretare il loro territorio, restando un passettino indietro, poiché i vini sono molto importanti: sono questi i protagonisti! Il menù è un accompagnamento alla degustazione.”
Presente all’evento, Giorgio Rossi Cairo:” La nostra prima azienda agricola è stata La Raia. Con essa abbiamo voluto soddisfare l’esigenza di comunicare con il territorio, lanciando una serie di iniziative, come la scuola elementare steineriana, la Fondazione Arte Cultura Territorio, con una decina di artisti chiamati a sviluppare una serie di opere per l’azienda, il boutique hotel Locanda La Raia, con il menù firmato da Arrigoni. Molto intensa l’attenzione anche per Tenuta Cucco, poiché siamo convinti che laddove vi sia cura del territorio, questa si riflette inevitabilmente sui suoi prodotti”.
La responsabilità della produzione è affidata a esperti del calibro di Mauro Vioglio, storico enotecnico di Tenuta Cucco, con la preziosa consulenza di Piero Ballario, enologo che collabora con la famiglia Rossi Cairo dal 2005 e di Clara Milani, enologa di Tenimenti Rossi Cairo, che interviene dicendo:” Dal punto di vista enologico, il cambiamento principe è stato nell’utilizzo del legno, quindi, un affinamento che prima vedeva un anno di barrique e un anno di botte, adesso vede la vinificazione dell’80% del Nebbiolo in tini di legno e il successivo affinamento in botti grandi. La modalità di vendemmia è cambiata: abbiamo scelto di parcellizzare, quindi ogni parcella all’interno del cru, viene raccolta e vinificata separatamente, trovando la sua identità con l’affinamento. La 2019 è stata un’annata tradizionale, con buon contenuto zuccherino nelle uve e maturità fenolica ottimale, sia per tannini che per antociani, soprattutto rispetto alla 2018 che è stata, invece, precoce. Annata classica, con un inverno che si è protratto fino a febbraio. Questo ha visto la partenza della fase vegetativa, spostata, rispetto alla precedente, di 2-3 settimane. La primavera è stata molto piovosa: bene in riferimento all’esposizione dei vigneti.”
Guidata con passione da Piero Rossi Cairo (figlio di Giorgio), l’azienda ha adottato il metodo biologico sia in vigna che in cantina, valorizzando ulteriormente un terroir unico e contribuendo così alla conservazione di uno dei paesaggi più invidiati nel mondo, per le generazioni future. L’impegno verso una produzione sempre più sostenibile si concretizza attraverso iniziative come il perseguimento dell’autosufficienza energetica tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici e la selezione di bottiglie più leggere, affiancate dall’utilizzo di carta proveniente da fonti gestite in modo responsabile.
In questo modo, Tenuta Cucco si presenta non solo come un’eccellenza vinicola, ma anche come un esempio di impegno verso la sostenibilità e la preservazione del patrimonio vitivinicolo delle Langhe, ottenendo, nel 2018, la certificazione biologica. La famiglia ha ritenuto tali scelte non solo inevitabili ma anche imprescindibili, orientandosi verso la produzione e la vinificazione rispettose del territorio, attraverso azioni concrete, volte a promuovere e sostenere la biodiversità come cardine dell’approccio agricolo. Nei vigneti aziendali, il sovescio trinciato è praticato per rafforzare la vitalità del suolo e, di conseguenza, delle piante. Il controllo delle malattie fungine avviene esclusivamente attraverso l’utilizzo di prodotti naturali. Nella primavera del 2021, è stato avviato un ambizioso programma di piantumazione di essenze locali, tra cui roverelle, carpini, aceri campestri e ciliegi da legno, lungo i margini di alcuni vigneti. Questi interventi mirano a introdurre una maggiore varietà in questo straordinario ambiente, con l’obiettivo di attrarre e proteggere insetti e animali che vi trovano il loro habitat naturale, contribuendo così all’equilibrio dell’intero ecosistema.
Il Barolo DOCG del Comune di Serralunga d’Alba (14,5%), che non è “Barolo base”, ma proviene dai cru Bricco Voghera e dalla parte più bassa del Cerrati, viene invecchiato per due anni in botti da 25 ettolitri di rovere di Slavonia e austriaca. Dall’annata 2020 una parte è fermentata e invecchiata in tini di rovere. Viene prodotto da uve nebbiolo 100%, con esposizione dei vigneti sud sud-est e con terreni calcareo-argillosi, poco profondi e sistema di allevamento a Guyot. Si raccoglie a ottobre, interamente a mano. Le uve, diraspate e pigiate, sono poste a fermentare in tini alla temperatura di 18-26°C., per circa 10 giorni. Dopo la macerazione a cappello sommerso, si effettua la svinatura, seguita a distanza di pochi giorni da alcuni travasi. Dopo la malolattica, il vino è pronto per essere posto a maturare per 24 mesi in botti grandi, in cui acquista eleganza. Segue poi, una sosta di 12 mesi in bottiglia.
L’annata 2019 presenta un colore rosso rubino brillante semi trasparente, con leggeri accenni granati. È un Barolo dai profumi classici, che derivano dal vitigno e dal terreno: nota leggera di foglia secca e di prugna. Poi amarena, rosa appassita, sottobosco, liquirizia e spezie. Il frutto è dolce. Un vino dalla componente acida, fresca e giovanile, con tannini perfettamente integrati che sostengono una buona struttura. Gli aromi sono eleganti ed intensi. Sensazioni più evolute rimandano al tabacco, al legno dolce e alle erbe essiccate. Un vino scorrevole in bocca, già pronto, strategicamente moderno. L’abbinamento scelto da chef Arrigoni è una Battuta di manzo al coltello con farina di nocciole, bagnetto piemontese (molto saporito, con acciughe, peperoni, aglio, prezzemolo, aceto) e porcini. Piatto gustoso e garbato, delicato e aromatico, è capace di risaltare le caratteristiche di questo Barolo, nelle sue principali componenti: tannini suadenti, buon corpo ed una discreta persistenza gustativa. Un Barolo equilibrato.
Il Barolo DOCG Bricco Voghera esordisce sul mercato con l’annata 2017: proviene da un vigneto di 2,5 ettari situato all’inizio di Serralunga: MGA Bricco Voghera, a 370- 405 m s.l.m., esposto a est nord-est, con terreno calcareo argilloso, poco profondo. Per esaltare le caratteristiche di questo vigneto, l’uva appena raccolta viene diraspata, pigiata e posta a fermentare in piccoli tini alla temperatura di 18 °C, per 72 ore, con rimontaggi attenti. Dopo una macerazione sulle bucce di 30 giorni, segue la svinatura. Alla fine della malolattica, il vino matura 30 mesi in botti da 25 ettolitri, dove acquista colore, struttura ed eleganza. Segue un riposo di almeno 24 mesi in bottiglia. Come il Barolo DOCG Cerrati, l’altro cru di Tenuta Cucco, viene invecchiato per 24-30 mesi in botti di rovere di Slavonia.
Un vino fragrante di inaspettata freschezza, tra i più nobili di Serralunga. L’esposizione del vigneto aiuta a conservare i vini molto più freschi, soprattutto in annate calde.
La vendemmia 2019, si rivela molto floreale: violetta, rosa passita e solo dopo, la frutta della ciliegia. Un vino nerboruto e dal tannino gradevole, apprezzabile da subito, ma che certamente, consentirà miglior espressione di sé, negli anni. È ancora chiuso, ma già persuasivo e fuori dai canoni. Chef Arrigoni vi accosta Riso Carnaroli Acquerello mantecato alla zucca, fonduta di Taleggio e polvere di fave di cacao. Il fine connubio è ben riuscito: la delicata aromaticità del piatto, trova riscontro nella discreta persistenza gustativa del vino. La tendenza dolce (data dalla zucca e dal riso), la grassezza (burro e taleggio) e la succulenza della pietanza, si sposano amabilmente con le doti di freschezza, sapidità ed alcolicità di questo particolare Barolo.
Il Barolo DOCG Cerrati è uno dei cru più vocati di Serralunga d’Alba: l’azienda Cucco è attualmente l’unica a proporlo sul mercato. Vitigno Nebbiolo 100%, proviene dalla MGA Cerrati, punto più alto della collina, da cui derivano le uve migliori per un grande classico del Barolo. Quattro ettari a 304-405 m s.l.m., sul versante est, con terreno calcareo argilloso, poco profondo. Per esaltare le caratteristiche di questo vigneto, l’uva appena raccolta viene diraspata, pigiata e posta in macerazione pre-fermentativa in piccoli tini alla temperatura di 18°C, per 72 ore. Segue una fermentazione con rimontaggi, poi una macerazione sulle bucce di 30 giorni, con svinatura. Alla fine della malolattica, il vino è pronto per essere travasato e posto per 30 mesi in tradizionali botti da 25 ettolitri, sino al raggiungimento del pieno equilibrio gustativo. Segue l’imbottigliamento e la maturazione minima di 12 mesi.
Rispetto al Bricco Voghera ‘19, sicuramente più immediato, almeno dal punto di vista dei profumi, il Cerrati 2019 è dotato di un corredo aromatico importante ed impegnativo. Un vino anche da meditazione. Svela profumi intensi: sentori floreali che rimandano alla rosa di bosco; note di macchia mediterranea, con menta, salvia, timo. Le componenti fruttate della ciliegia e del ribes, sono seguite da sentori di sottobosco e di fungo. Ha caratteristiche note di incenso, di legno di Sandalo, grassezza al naso e all’assaggio. Il tannino è maturo, molto presente, gustoso. Acidità e freschezza fanno presagire una durata negli anni. Un vino superiore, certamente più austero e da aspettare. Potente. Dei tre, certamente il più espressivo di Serralunga. Vino dall’ intensa personalità, richiama secondi piatti importanti, come il Diaframma di Angus, radicchio maturato al miele e salsa BBQ, una carne della tradizione piemontese, che, anche se poco conosciuta, è alquanto saporita e dalla spiccata tendenza dolce, che ben esordisce insieme alla piacevole nota amarognola del radicchio ed alla sua salsa. È un piatto delizioso in cui la succulenta consistenza del diaframma si fonde in modo sublime con la croccante dolcezza del radicchio caramellato nel miele e la complessità dei sapori della salsa BBQ. Questo piatto esprime un’esperienza gustativa arricchita dalla perfetta combinazione di sapori intensi, dalla nota avvolgente del miele e della sofisticata salsa d’accompagnamento, all’abbinamento con il Barolo, che aggiunge un tocco di raffinatezza con la sua struttura robusta, i tannini ben definiti e gli aromi avvolgenti e complessi. La sinfonia di gusto e profumi che si crea tra diaframma e Barolo regala un’esperienza culinaria straordinaria, in cui ogni morso e ogni sorso si combinano in armonia, creando un’esplosione di piacere gastronomico.
Il Cerrati DOCG 2019, a conclusione del pasto, è stato abbinato anche al Sorbetto ai fichi, latte di mandorla, pan di spezie e cioccolatoso al 64%: il sorbetto ai fichi con la sua consistenza vellutata e la ricchezza del latte di mandorla, offre un’esperienza sensoriale avvolgente. La combinazione di ingredienti, tra cui il pan di spezie, aggiunge un tocco di calore aromatico, creando un equilibrio armonioso di sapori. L’elemento “cioccolatoso”, con il suo gusto ricco e intensamente deciso, completa la composizione con la sua intensità decisa, donando profondità e complessità al dolce. La texture cremosa e setosa si fonde magnificamente con la freschezza del sorbetto, creando un connubio irresistibile di consistenze. L’abbinamento con il Barolo è un’esperienza audace ed appagante: la complessità del vino, con i suoi tannini robusti e i sentori di frutti maturi, si sposa in modo sublime con la dolcezza dei fichi e la morbidezza del sorbetto. La combinazione di sapori, si rivela sensuale, elevando ogni boccone ad un livello di piacere superiore.
Sia Cerrati che Bricco Voghera, vinificano in tini troncoconici di legno ed affinano in botte grande. Il Barolo DOCG Cerrati Vigna Cucco Riserva viene, invece, invecchiato per un periodo di 3 anni in barriques di rovere francese, interamente nuove. La cantina produce circa settanta mila bottiglie l’anno.
“Produrre Barolo autentici, protagonisti di una storia straordinaria, ed essere più che mai attenti alla unicità e alla fragilità dell’ambiente da cui nascono, è la scelta che la mia famiglia ha fatto a Tenuta Cucco, ed è la sfida che mi sono dato.” Piero Rossi Cairo
Tenimenti Rossi Cairo
Tenuta Cucco Azienda Agricola
via Mazzini, 10 – 12050 Serralunga d’Alba CN, Italia
Tel: +39 0173. 613003
Mail: [email protected]
Site web: www.tenutacucco.it