Tenuta Camaldoli 2012 Piedirosso dei Campi Flegrei doc
CANTINE ASTRONI
Uva: piedirosso
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: legno
Perché è così difficile avere un rapporto equilibrato con Napoli? Molto semplice: qui si vive solo il presente, come se non ci fosse domani e il ricordo resta un lusso per chi resta vivo. Ecco perché vini di lungo invecchiamento non potrebbero avere futuro qui, dove c’è fiducia, allegria e fede solo per quel che si vede e si tocca.
Se dunque il vino è il respiro della terra come diceva il saggio, allora il Piedirosso, vino beverino, immediato ma anche profondo, è la compiuta espressione della psicologia della città. Dopo aver bevuto i fiumi, confessiamo la nostra infantile passione per quel bicchiere che ci fa chiacchierare a tavola senza seghe mentali, servo e non padrone del cibo.
Un bicchiere che stia un passo indietro alle chiacchiere e che non occupi il centro della scena, uno spazio a cui tocca solo ed esclusivamente ai grandi vini dell’emozione, davvero molto pochi. In effetti i vini che sfilano sul tapis roulant della vita sono tutti buoni, perfetti, ma sono pochi quelli capaci di farsi ricordare.
Il Piedirosso Tenuta Camaldoli, cresciuto sulle difficili colline tra Pianure e gli Astroni, non ha quella pretesa, ma piano piano entra dolcemente nelle membra e ci rilassa, ci restituisce il piacere della tavola, della compagnia e delle speranze che mai si devono perdere.
La semplicità è frutto della complessità, alle spalle c’è un lavoro duro e tenace, ché il piedirosso è uva ostica in campagna come in cantina. La 2012 è succosa, fresca, sapida. Ecco il procedimento spiegato sul sito: “Dopo la fermentazione permanenza sulle bucce per circa 60 giorni. A fine dicembre il vino è travasato in tre diverse botti: botte di castagno di 350 lt e di 3° anno; botte di rovere francese di 225 litri di 3° anno e media tostatura; botte di rovere francese di 225 litri di 3° anno e bassa tostatura. Imbottigliato a giugno, è affinato in bottiglia per 20 mesi”.
Un vino capace di affrontare piatti di mare e di terra e che restituisce senso alla scrittura e a una passione che quelli affogati dai tecnicismi non possono capire. Quanto è stato lungo e difficile per liberarsi dai sentori di ridotto e dai tannini esili ma secchi delle bottiglie del passato! Ora questo vino ci accompagna nelle strade di una città nella quale il nostro nemico mortale, la Noia, non è mai riuscito ad avere la residenza. E così sarà per sempre, con nostro sommo compiacimento.
Cantine Astroni è in via Comunale Sartana, 48, Napoli. Sito : www.cantineastroni.com . Tel: 081 5884182 Enologo : Gerardo Vernazzaro.
2 Commenti
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Bene dopo un fantastico 11, penso sia arrivato il tempo per provare questo 12 anche se conoscendo bene Gerardo Vernazzaro stappare ogni sua bottiglia è sempre una certezza di garanzia e di ritrovarvi dentro l’espressione dei vini che provengono dal Cratere Astroni.
Grazie mille caro GIulio , di certo c’è la mettiamo tutta , ti aspetto per sentirlo insieme ,saluti