Temeso Calabria igt Tenute Pacelli
La Calabria oltre il Cirò. Soprattutto grazie ai vini dolci e alla provincia di Cosenza che si sta identificando in maniera sempre più decisa con il Magliocco dolce, uva che gode dei venti freddi del Pollino e della Sila e che regala vini freschi, di buona sapidità, da bere in franca compagnia.
In questi anni sono sempre più numerose le aziende che lo vinificano in purezza con ottimi risultati, ma non manca chi cerca di lavorarlo in blend, come il caso del Témeso di Tenute Pacelli.
L’azienda ha una lunga storia, ma è da qualche anno che è stato avviato con decisione un lavoro di riqualificazione del vigneto. Si tratta di dieci ettari coltivati a circa 450 metri di altezza dall’avvocato napoletano Francesco Pacelli, titolare dell’azienda che si trova nella campagna di Rose, vicino allo storico paese di Malvito, delizioso borgo di origine medievale arroccato su una collina, dove da generazioni i Baroni La Costa hanno eletto la loro residenza in campagna. Francesco ha ereditato dallo zio Barone una vigna che al tempo offriva frutti destinati esclusivamente alla cantina personale del Barone e dei suoi ospiti. Dopo quindici lunghi anni di dedizione, passione e avanzamento tecnologico, Francesco ha rivoluzionato la cantina, innovando la cultura enologica del territorio, impiantando nuovi vitigni e costruendo una cantina all’avanguardia.
Témeso ha tannini setosi e ben risolti dalla vinificazione in acciaio a cui segue un anno circa di boote grande. Un vino su cui è difficile fare previsioni sul lungo periodo perché non abbiamo uno storico del vitigno, ma vista la struttura, l’alcol e la freschezza pensiamo che il bello debba ancora arrivare. Nel frattempo lo possiamo compensare con qualche piatto ben strutturato, per esempio un bel bucatino con la ’nduja con il quale questo rosso d’autore si sposa in maniera magnifica.