Taverna ‘e Mast’ Aniello ad Angri, sapori veri a 35 euro
di Marco Contursi
Sapete perché spesso preferisco la trattoria al ristorante di fascia alta? Per l’atmosfera piacevolmente informale, per il cibo facilmente intellegibile e per il prezzo alla portata di quasi tutte le tasche.
Ma soprattutto perché puoi chiedere un bavaglino per non sporcarti la maglia e non vergognartene.
Tutte cose che potrete trovare alla Taverna ‘e Mast’ Aniello ad Angri. Siamo in un vicoletto del centro storico, nei pressi delle Poste centrali. Mast Aniello è esistito davvero ed era un falegname che aveva qui, dove sorge oggi l’osteria, la sua bottega. Amava il buon cibo e un bicchiere di vino non mancava mai di offrirlo a chi andava a trovarlo. Scelta naturale per i suoi eredi, Antonio Orlando e suo figlio Alfonso di aprire nello stesso posto, quasi dieci anni fa, la loro trattoria.
Alfonso, 24enne, scuola alberghiera e prestigiose esperienze sia di corsi che di gavetta in cucine importanti, è lo chef del locale , mentre papà Antonio gestisce la sala con innata simpatia. L’ambiente è rustico, con pancette e salame appesi, corone di aglio e un bel cesto di sorbe, frutto prezioso e dimenticato, che vi accoglie all’ingresso.
L’ antipasto comprende portate di terra e di mare, ma io vi consiglio di saltare queste ultime, che pur buone , poco “c’azzeccano” con l’ambiente a vocazione terragna del posto. Il tempo di sedersi ed ecco delle fumanti polpette e delle fragranti palle di riso, più un assaggio di torta rustica. In rapida successione, arriva una squisita provola cotta coi pomodorini, accompagnata da pane tostato e salame di una macelleria del posto, buono ma un po’ fresco.
E buoni sono pure i carciofi arrostiti, uno dei simboli della cucina dell’agro nocerino, il soffritto di maiale, il finocchio al forno.
La standing ovation scatta per un eccellente salsiccione con i broccoli scuppettiati, mentre un pecorino di Caggiano e un provolone del monaco restano a posto loro, visto che io non mangio formaggio, ma avevano una bella faccia. Piacevole il vino della casa, prodotto da una cantina che imbottiglia anche un ottimo gragnano doc, ma troverete pure una nutrita selezione di bottiglia campane, Marisa Cuomo in primis.
Già quasi satollo mi concedo un primo goloso: tagliatelle larghe con porcini e cinghiale. Il cinghiale è ottimo, saporito e cotto benissimo, i porcini a pezzi grossi e callosi. Una macinata di pepe ed è perfetto.
Troppo pieno per un secondo (marchigiana alla brace..), non rinuncio ai dolci. Torta sbriciolona alle nocciole appena sfornata (ancora tiepida ma io la preferisco fredda poiché c’è la ricotta) e brioscine con crema al cocco e cioccolato, da accompagnare agli infusi di papà Antonio ( nocino e melograno) o di una azienda locale.
Pasto di assoluto piacere e prezzi umani, 25-30 per capirci. Coi primi freddi faranno il loro ingresso in cucina anche braciole di cotiche e legumi. Un motivo in più per ritornare in questa autentica trattoria di paese.
Taverna ‘e Mast’ Aniello
Via Tenente Roberto Fontanella, 26,
Angri SA
tel 081940063