Taurasi 1999 Riserva docg Colle di San Domenico


Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 15 a 20 euro
Fermentazione e maturazione: legno

Alcune aziende sono ormai saldamente ancorate nel territorio irpino ma hanno poca visibilità e aspettano di essere scoperte. Il motivo è sempre lo stesso: da un lato un po’ di pigrizia di chi si occupa di vino come di altri settori per cui spesso il lavoro di giornalista diventa routine perché così è meno faticoso, dall’altro la cronica incapacità di questi produttori, un po’ come la maggior parte dei politici, di comprendere che la comunicazione costituisce un bene immateriale ma non per questo meno prezioso del lavoro in vigna o in cantina, dunque da affidare a specialisti. Se io tenessi un’azienda mi prenderei un laureato in Scienze della Comunicazione o al Suor Orsola e lo specializzarei facendolo crescere, non penserei mai di comunicare in prima persona pur essendo giornalista professionista: questi sono veri investimenti su cui alla fine si risparmia. A quindici anni dal boom campano, le aziende che hanno affidato la loro immagine a giornalisti specializzati si contano sulla punta delle dita di una mano. Una prova è durante le feste di Natale, quando le redazioni sono sommerse da vino inviatod alla Toscana, dal Piemonte, dal Veneto e dal Trentino mentre sono poche le aziende meridionali che si pongono il problema di avere un contatto: c’è poco da fare, il Sud è il luogo della produzione, il Nord quello del commercio. Del resto anche il successo di un sito come questo, si viaggia sui 4000 contatti al giorno nei feriali, è proprio nella carenza di comunicazione presente sotto il Garigliano dove pure ci sono le cose migliori del mondo. Questo paraustiello, pistolotto, per dire che è un peccato  che aziende come Colle di San Domenico siano conosciute solo dagli specialisti quando i prodotti appassionano perché corretti e ad ottimo rapporto tra qualità e prezzo: il capannoneè proprio sull’Ofantina a ridosso di Montemarano, lungo la strada che collega Avellino al lago Laceno. Qui nel 1998 si è iniziato a vinificare, prima seguiti da Maurizio Caffarelli, poi da Ottavio Santucci. La media dei prodotti, di riffa o di raffa, finisce sempre per emergere nel concorsi coperti, come nel caso di questo rosso medaglia d’oro al Banco di Assaggio di Torgiano e si capisce bene il perché di questo riconoscimento delle commissioni coordinate dal presidente dell’Associazione Enotecnici Giuseppe Martelli: rosso rubino vivo, carico ma non impenetrabile, al naso ha sentori di tabacco,cioccolata e frutta rossa matura abbastanza intensi e abbastanza persistenti, una piacevolezza dolce sostanzialmente confermata in bocca con un ingresso morbido e appagante in tutto il palato, la struttura avvolge la lingua mentre la freschezza sostiene baldanzosamente la beva sino al finale netto e pulito. L’uso del legno è di tipo classico, poco invasivo, si lascia spazio alla vocazione della frutta che nel territorio di Montemarano ha parametri di tutto rispetto nell’ambito dell’areale del Taurasi. Un vino sicuramente non molto profondo, ma interessante e abbinabile ai piatti di territorio.Un vino pasquale o domenicale, da tenere a tavola con la famiglia e gli amici.

Sede a Chiusano di SanDomenico, strada statale Ofantina km 7,5. Tel.0825.985423.www.cantinecolledisandomenico.it. Enologo: Ottavio Santucci.Ettari: 20 in conduzione. Bottiglie prodotte: 200.000. Vitigni:aglianico, coda di volpe, falanghina, fiano, greco.