Taste of Roma 2013
di Ilaria Pipola
Finalmente dopo un periodo di assenza (per motivi più che piacevoli) torno a scrivere di eventi e torno alla grande con il Taste of Rome 2013, tra le kermesse più ambite e frequentate della capitale, appuntamento immancabile.
Si alternano stand di aziende, produttori, materie prime di eccellenza di qualunque tipo, ma tutti vanno per loro….chi? gli chef stellati. Eccoli negli stand bianchi con i loro sorrisi e sempre gentili con il pubblico, discutono, illustrano e mostrano le proprie creazioni, come opere d’arte. Il tempo è tiranno, quindi non sono riuscita ad assaggiare i piatti di tutti, ma quelli che ho avuto il piacere di provare mi sono bastati!
Inizio il mio giro con Andrea Fusco chef e patron del GIUDA BALLERINO. I suoi Fusilli oro Verrigni con trippette di baccalà in salsa amatriciana mi fanno iniziare bene; l’abbinamento del pecorino con il baccalà mi ha sorpreso positivamente, anche perché l’amatriciana è il mio piatto preferito, arricchito di questo nuovo sapore è davvero interessante.
Passo allo stand di un giovane promettente chef beneventano, Giuseppe Iannotti, del ristorante KRESIOS, che propone piatti della sua terra. Una Spuma di mozzarella di bufala con taralli di san Lorenzo e pomodoro San Marzano, riecheggiano l’idea di caprese saporita e nuova, con la sapidità e la croccantezza dei taralli, che contrastano perfettamente con il dolce dei pomodori e la freschezza della mozzarella.
Un salto dall’amico Arcangelo Dandini del ristorante L’ARCANGELO, che non mi delude mai, facendomi assaggiare un piatto dai sapori forti, sua caratteristica, ma che, paradossalmente, rimane in bocca più delicato di quanto possa sembrare: lo Storione bianco, marinato, ratafia, fiori di curcuma e pane d’Alessandria, un mix di sapori che raggiungono un perfetto equilibrio al palato.
Arrivo da Roy Caceres del ristorante METAMORFOSI. Trionfo di sapori equilibrati perfettamente nei suoi piatti originali e sempre al passo con i tempi. Provo il Fico di foie gras, mosto cotto e brioche al grano arso, beh
che dire, un piatto interessantissimo, azzardato a primo impatto l’abbinamento, ma da provare sicuramente.
Adesso un attimo di attenzione in più nel descrivere gli ultimi miei due assaggi, che mi hanno fatto andare via dal taste felice e contenta!
Il primo è di Francesco Apreda del ristorante IMAGO dell’hotel Hassler. Il suo Ricordo di uovo allo zabaione, granita di orzata e crema di caffè lo ricorderò sempre. Uno dei piatti più buoni che abbia mai assaggiato, ricco di sapori (orzata, caffè, mandorla, meringa, zabaione etc), ricco di tradizione, ricco di innovazione. La freschezza dell’orzata, inserita dallo chef nel piatto dopo un viaggio in Puglia, dove, come racconta, il caffè non si prende con lo zucchero, ma con la granita d’orzata, rende tutto più piacevole in una giornata calda. Vale la pena di andare a cena al “Imago” solo per rimangiarlo, in più nel suo ristorante sarà ancora più buono.
Finisco il mio giro con il RE DEI RE per me: Heinz Beck del ristorante LA PERGOLA dell’hotel Hilton. Già ho avuto la fortuna e il piacere di assaggiare diversi suoi piatti, tra cui i famosi Spaghetti cacio e pepe con gamberi bianchi marinati al lime, quindi ho assaggiato un altro “diamante della sua collezione privata”, il Cremoso al pralinato con mousse alla fava di tonka e composta di mele verdi e zenzero.
Che dire? E che vuoi dire, un dessert perfetto nell’equilibrio, nei sapori, nella morbidezza e soprattutto nel piacere che ogni piatto del Maestro mi dà ogni volta che lo assaggio. Un trionfo, una mousse di cioccolato delizioso, ma anche un cioccolato soffiato che si scioglie in bocca, accompagnato dalla delicatezza della frutta (lampone e mela verde) che rende tutto più gustoso.
Aspetto con ansia l’anno prossimo….
Un commento
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Il cremoso è da 10 e lode! assaggiato anche io, una goduria…