Tanta bevibilità e freschezza nelle nuove annate del Pecorino e del Cerasuolo della linea Chronicon dell’azienda Zaccagnini
di Andrea De Palma
I vini sono stati degustati da un gruppo di amici cultori del vino con esperienze maturate in commissioni di degustazioni varie (Onav – Vinibuoni del Touring)
Il riassunto della degustazione è a cura di Luisa Livrieri.
Cantina Zaccagnini
Pozzo 4 – 65020 Bolognano (PE)
Tel. 085 8880195
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Per un’azienda agricola di piccole dimensioni diventa facile fare qualità perché riesci a controllare tutta la filiera produttiva, ma Concezio Marulli a Bolognano controlla la produzione di oltre un milione di bottiglie, esporta con successo all’estero ed è presente ovunque in Italia.
Premessa doverosa per sottolineare la puntigliosa ricerca verso la qualità della Cantina Zaccagnini in Abruzzo.
Già nel titolo riassumo quello che è emerso dal bicchiere indirizzarvi a due vini di una terra a me molto cara che si divide tra mare e montagne, il Pecorino e il Cersuolo della linea Chronicon della Cantina Zaccagnini, nota per il suo simbolo del tralcetto sulle bottiglie di Montepulciano.
Pecorino Dop Abruzzo 2020
Nel bicchiere si presenta con una tonalità giallo paglierino, brillante alla vista: una gazza ladra ne sarebbe stata attratta senza pensarci due volte.
lo porto al naso, il primo approccio è molto intenso e a tratti pungente, ma dopo qualche minuto, ci sorprende, palesandosi subito le tipiche note di agrumi, con sfumature di idrocarburo tendente al sulfureo, che si dissolve man mano evolvendo in note di erbe aromatiche tipiche dell’aquilano, con un sottofondo di fiori bianchi come sambuco e biancospino.
Con l’aumentare della temperatura i profumi iniziali tendono ad evolvere, lasciando spazio a note di ananas, pera willams, frutto della passione.
Nell’assaggiarlo, viene spontaneo avere una reazione di stupore nel sentire profumi di limone molto insistenti, associato al mandarino fresco.
Stupisce la notevole sapidità e aggiungo la copiosa acidità che con il giusto abbinamento ne cambierà l’equilibrio: ad esempio lo vediamo bene con piatti di pesce crudi e cotti, anche sushi, formaggi freschi di media stagionatura.
Al sorso successivo emergono nuovamente l’ananas e il frutto della passione ritrovati anche a naso, donandogli morbidezza…nel complesso molto piacevole ed equilibrato: ottimo da aperitivo possibilmente su una terrazza vista mare con un buon finger food base pesce e la bottiglia terminerà senza nemmeno accorgersi, tra una chiacchiera e l’altra .
Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2020
nel bicchiere, colore tipico del Cerasuolo , una bella vista viva e brillante, ricorda un bel tramonto di fine estate.
Immediatamente avvicinandolo a naso si avvertono sentori di frutta rossa, amarena e ciliegia che persistono unendosi elegantemente a note floreali molto fini che ricordano l’Alchermes e l’acqua di rose.
La sosta nel bicchiere ci regala anche note sottili di spezie come cardamomo e chiodi garofano, riuscendo a far emergere reminiscenze di ricordi che ci riporta all’infanzia, si non ci crederete l’odore inconfondibile della caramella Rossana .
Nel berlo si ritrova tutto il frutto dei profumi, con la ciliegia in evidenza, ma anche il melograno, e la nota minerale tendente al salato e un’acidità meno aggressiva rispetto al Pecorino. Un altro sorso e Ritorna l’alchermes e lo speziato, facendo emergere anche un tannino delicato con finale aggrumato: mandarino e arancia amara.
Lo potremmo definire un cerasuolo “in cravatta”, fine ed elegante, che senza aver perso il suo bel carattere territoriale, si lega alla trazione in una veste moto più fresca e dinamica .
Impeccabile con zuppe di pesce, pesce al forno, salumi e formaggi di media stagionatura, quindi per un “apericena” ci sta tutto possibilmente vista tramonto e possibilmente dress code ”black tie”.