Taburno Falanghina del Sannio Vendemmia Tardiva 2017 Il Poggio


Carmine e Marco Fusco

Carmine e Marco Fusco

di Antonella Amodio

Taburno Falanghina del Sannio Vendemmia Tardiva 2017
€ 15,00 da 500 ml

Il Poggio Famiglia Fusco Viticultori
Via Defenze n.4 – 82030
Torrecuso (BN)
Tel 0824 874068
[email protected]

La nascita de Il Poggio a Torrecuso è parte di una avventurosa storia di famiglia.

Il bisnonno degli attuali proprietari, i fratelli Carmine e Marco Fusco, si imbarcò agli inizi del ‘900 su una nave diretta in Brasile per cercare fortuna.

Falanghina del Sannio Tardiva

Falanghina del Sannio Tardiva

Oltre alle notizie, le lettere che inviava a casa (recapitate illegittimamente al Podestà di Torrecuso) contenevano soldi, che sarebbero dovuti servire per aiutare la famiglia.

Dopo molti anni, il bisnonno decise di far ritorno a Torrecuso annunciando il suo arrivo a mezzo lettera. Il Podestà, leggendo la notizia, decise che fosse opportuno rimediare alla sottrazione del denaro perpetrata fraudolentemente ai danni della famiglia Fusco, donando alla stessa un fondo di tre ettari di collina selvaggia ed esposta magnificamente al sole, vocati alla coltivazione della vite, dove attualmente sorge la cantina.

Ebbe inizio così la storia de “Il Poggio”, con l’impianto dei vigneti di uve aglianico e a seguire – negli anni ‘80 – con uva falanghina.

Oggi l’azienda è una dinamica realtà che guarda lontano, svolgendo un lavoro encomiabile da sempre sui vitigni territoriali, producendo vini particolarmente interessanti e facendo da apripista, negli anni addietro, ai diversi metodi di lavorazione, come l’utilizzo di vasche di cemento per la fermentazione del vino.

Invito all’assaggio dei cru di aglianico dai quali emerge la longevità del vino, dimostrando l’attitudine all’eleganza espressa nel tempo.

Ma è sulla Falanghina del Sannio Vendemmia Tardiva annata 2017  che desidero soffermarmi.

Si tratta di un vino ottenuto con vendemmia protratta fino alla prima decade di novembre e che ha visto – per la maturazione – un passaggio in barrique.

Offre uno spaccato di bellezza del territorio sannita nel colore giallo paglia luminoso con riflessi dorati e nei profumi di cedro, mandarino, fiori di arancio e nuance fumè.

Il sorso incalzante nella sostenuta freschezza è ampio e sapido, mentre la lunga persistenza fa emergere fini note di miele ed orzo.

Un vino pieno, aggraziato e appagante, da abbinare al panettone di Natale e alla pasticceria tipica delle festività, nonché ai formaggi freschi e semi stagionati.

 

Un commento

  1. Bellissima storia e soprattutto vini di altissima qualità, premiati dalla Camera di commercio di Asti con l’Oscar Douja d’or! Complimenti.

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