#stwEATterature / A.A. Schiava Alte Reben Gschleier 2016, Cantina Girlan
di Fabrizio Scarpato
A Gschleier c’era una guarnigione romana: un avamposto, una presenza che testimoniasse il dominio di Roma, alle prese coi popoli retici. Echi di battaglie, rumori di catene, bivacchi e schiavitù. Sulla collina al tempo non c’erano vigne da legare, ma la schiava che ho nel bicchiere si fa bella di tutti i colori del rosso, in un valzer di antociani: il rubino limpido alla vista, le ciliegie, i piccoli frutti di bosco, le viole all’olfatto, la marasca e certi toni terrosi, argillosi, rugginosi che danno corpo al gusto. E viaggia la fantasia tra clangori di spade e odori di cuoio, il rosso dei mantelli che raccattano da terra rami verdi, le spezie e chissà quali frutti conservati sotto spirito. Poi torni sulla terra, irretito dai tannini finissimi, dalla sapidità del sorso, dalla pienezza e dall’armonia del gusto, ma senza eccessi, senza muscoli, semplicemente perché la schiava Gschleier non ne ha bisogno, perché è fatta così. E richiudi gli occhi, con un bicchiere fantastico, è il caso di dire, tra le mani