Il Faro di Capo d’Orso e la cucina nella bellezza
- Grissini e lingue di gatto
- I pani in accompagnamento
- La piccola pasticceria
Il Faro di Capo d’Orso
Strada Statale Amalfitana, 44
84010 Maiori (Sa)
Tel. 089.877022
www.ilfarodicapodorso.it
Chiusura settimanale: martedì
di Luciano Pignataro
Abbiamo già avuto modo di parlare del Faro di Capo d’Orso, una cucina precisa, dotata di grande tecnica appresa in Francia e abbinata ad una sterminata carta dei vini.
Queste imprese familiari per raggiungere il successo hanno bisogno sempre di compatezza interna, intesa, accordo e ricambio generazionale. E per chi come me scrive ormai da tanti anni, non c’è soddisfazone più grande vedere questa nuova generazione di ventenni che si affaccia al mondo del lavoro con passione, competenza, entusiasmo e sacrificio.
- Benvenuto
- La spigola
- Rossini di tonno al sesamo tostato, foie-gras, tartufi di mare, ciliegia ed albicocca
Già, perché Bonny Ferrara, 23 anni, ha dato una bella marcia in più nel locale gourmet nato nel 1999, il padre Pio e gli zii Luigi e Pierfranco (lo chef) hanno avuto l’intelligenza di dargli carta bianca e responsabilizzarlo in un momento cruciale per l’azienda
![](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/IMG_4700.jpg)
Gamberi, tonic, lime, caviale
Dunque il nostro suggerimento è di andare adesso, in questo altro scorcio di apertura quando la Costiera diventa più bella, il caos diminuisce e i colori dell’autunno carezzano il verde, le rocce e il mare. Nella sala del gourmet è come stare sulla tolda di una nave.
- Raviolini di mozzarella di bufala, salsa di granciporro e capperi
- Spaghetti dei pastai Gragnanesi, saltati con zucchine cotte e crude, vongole, seppioline grigliate e pane tostato
- Risotto mantecato con burrata, colatura di alici ed asparagi, sashimi di gamberi rossi. menta e limone
La cucina di Pierfranco, dicevamo, ha solida ispirazione francese. Coglie suggestioni orientali ma ha i piedi ben piantati nel mare di Amalfi e in Campania. I spaori sono decisi, precisi, la costruzione dei piatti è elaborata, non essenziale ma classica.
![](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/IMG_4703.jpg)
Linguine alle ostriche, fiore di finocchietto selvatico e caviale
Un esempio di fusion è il piatto delle linguine alle ostriche, perfetto, intenso, di grande intensità gustativa.
- Ricciola cotta lentamente in infuso di origano fresco e capperi, limone sfusato amalfitano e friggitelli
- Sella d’agnello in crosta alle olive, peperoni fondenti, acciughe, pommes douphine
- Ringo di foie gras
Piatti di mare strepitosi ma, lo confessiamo, in questi casi non rinunciamo mai ai piatti di carne, foie gras fatto in proprio compreso, perché la carne è peccato e allora non c’è meglio della cultura gastronomica francese per affrontare questo cibo.
![](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/IMG_4712.jpg)
Piccione in due cotture, scaloppa di foie-gras e jus di rapa rossa
CONCLUSIONI
L’esperienza al Faro di Capo d’Orso è completa e di altissimo livello: vista, sala, cantina e cucina sono qualcosa di straordinariamente perfetto. Si sente l’energia tipica dei momenti di svolta, cambio generazionale e apertura delle camere immerse nel verde selvaggio di questa fetta di Costa d’Amalfi. Non resta altro che lasciarsi andare e godere di questa realtà. Magari chiedendosi anche di una seconda stella che a Parigi sarebbe data in automatico.
![Bonny Ferrara con il padre Pio e lo zio](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/13537540_10208728265357936_6616129460257361534_n.jpg)
Bonny Ferrara con il padre Pio e lo zio
Il Faro di Capo d’Orso
Strada Statale Amalfitana, 44
84010 Maiori (Sa)
Tel. 089.877022
Chiusura settimanale: martedì