Spaghettini al pomodoro di Peppe Guida: impariamo cosa significa Devozione!


Spaghetti al pomodoro

Spaghettini al pomodoro

di Dora Sorrentino

Le  ricette di Peppe Guida riscuotono sempre un grande successo.

Il  motivo è semplice: ricette semplici, efficaci, ingredienti giusti ed è fatta. Questa volta Peppe ci spiega come si realizzano gli spaghettini del Pastificio dei Campi al pomodoro, meglio se si tratta di PomoDama di Marianna D’Auria.

Ricetta di Peppe Guida

  • Tempo di preparazione 5 minuti
  • Tempo di cottura 10 minuti
  • 5.0/5Vota questa ricetta

Ingredienti per 2 persone

  • 80 g spaghettini del Pastificio dei Campi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 300-350 g di pomodoro Lampadina di PomoDama
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • basilico

Preparazione

Mettere 2 cucchiai di olio evo nel fondo di una padella. Far profumare delicatamente l’olio con l’aglio, quindi calare la metà dei pomodorini schiacciati a mano (non tagliati).
L’altra metà dei pomodorini si frulla con il minipimer e si passa al setaccio per ottenere una purea di pomodoro fresco.
Unire la purea ai pomodorini schiacciati e far cuocere per 3­-4 minuti.
Appena inizia la salsa inizia a bollire, immergere gli spaghettini direttamente nella salsa di pomodoro, cuocendoli lentamente come se fosse un risotto.
Regolare di sale.
Mantecare fuori dal fuoco con un filo di olio a crudo e basilico spezzettato.
Quali sono i segreti dello chef per una perfetta realizzazione di questo piatto?
Innanzitutto non eccedere nella cottura del pomodoro. La salsa deve mantenere un gusto fresco, per questo la cottura deve essere rapida.
Volendo, potete arricchire il piatto con una grattugiata di pecorino, da unire durante la mantecatura a freddo.

2 Commenti

  1. Su questo grande classico, forse il piatto più rappresentativo della cucina italiana, e nel mondo, qualche considerazione che,
    in più commenti, già ho espresso in questo blog.
    __
    1
    Mi fa piacere condividere con un grande cuoco, Peppe Guida, la preferenza per gli Spaghettini. Addirittura, in alcune ricette, uso i vermicellini e i capellini(!).
    È soltanto una questione di Gusto Personale:
    ma è incredibile come, variando soltanto lo spessore di uno stesso formato di pasta, il risultato finale cambi.
    2
    È interessante la cottura “risottata” degli spaghettini che conosco(mi piace) ma che non faccio spesso.
    Ebbene anche in questo caso una “semplice” “variante tecnica” permette di ottenere un risultato diverso dalla classica procedura di cottura.
    3
    Preferisco non frullare come Friariello ma, forse, in questo caso, dovendo fare una cottura risottata, ci può stare, anche perché è stata frullata soltanto una parte.
    Penso che il tipo di pomodoro, e come viene lavorato e cotto, sia il punto centrale di questo grande piatto… che si chiama “Spaghettini al Pomodoro”.
    Quindi potremmo avere alla fine diverse consistenze e variazioni di sapore e aroma.
    4
    Dora Sorrentino accenna alla difficoltà, forse più importante, ma superabile con un po’ di esperienza. Il pomodoro deve conservare il gusto di fresco(ma deve essere cotto e non crudo) . Se ci troviamo con pomodori acquosi e per asciugare e addensare si continua a lungo la cottura si rischia di perdere il gusto d
    fresco.
    È in questo equilibrio tra gusto fresco, giusta densità e cottura al dente degli spaghettini che si svolge la difficoltà di questa, semplice e grande, ricetta che… non stanca mai.

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