Spaghetti Daunia e Bio con pomodorini del piennolo del Vesuvio, aglio e basilico | Le ricette di Pasta & Bio Chef


Spaghetti Daunia e Bio con pomodorini del piennolo del Vesuvio, aglio e basilico

Spaghetti Daunia e Bio con pomodorini del piennolo del Vesuvio, aglio e basilico

di Alfonso Crisci

La ricetta che vi presento vuole esaltare i valori del gusto e del semplice: il connubio degli ingredienti utilizzati spaghetti Daunia e Bio con alcuni prodotti del territorio campano quali pomodorini del piennolo, basilico e olio evo.

Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana.

Le caratteristiche che lo distinguono sono il colore della buccia rosso scuro, polpa di buona consistenza di colore rosso, sapore intenso e lievemente acidulo.

L’aspetto peculiare di tipicità che accomuna i pomodorini vesuviani è l’antica pratica di conservazione “al piennolo” , cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso, che soprattutto i napoletani apprezzano particolarmente per preparare i sughi prelibati ed invitanti. E’ appunto il sistema di conservazione al” piennolo” che, favorendo una lenta maturazione, consente altresì una lunga conservazione, con la conseguente possibilità di consumare il prodotto “al naturale” fino alla primavera seguente.

Spaghetti Daunia e Bio con pomodorini del piennolo del Vesuvio, aglio e basilico

Spaghetti Daunia e Bio con pomodorini del piennolo del Vesuvio, aglio e basilico

Le peculiarità del “pomodorino del Piennolo del Vesuvio” sono l’elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al peduncolo, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni.

Per le sue qualità è un ingrediente fondamentale della cucina napoletane e campana in generale, ed ha una grande versatilità in cucina.

Questo è il primo piatto presentato da Alfonso Crisci del ristorante “ Taverna Vesuviana” di San Gennaro Vesuviano all’evento Pasta & Bio Chef per i cento anni del grano Senatore Cappelli.

La ricetta è stata raccolta da Giustino Catalano.

 

Ricetta di Alfonso Crisci

  • Tempo di preparazione 15 minuti
  • Tempo di cottura 30 minuti
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Ingredienti per 4 persone

  • 200 gr di spaghetti Daunia&Bio
  • 100 gr di pomodori del Piennolo
  • 8 foglie di basilico
  • 30 gr di ricotta fresca
  • 20 gr di parmigiano reggiano
  • Sale e pepe quanto basta e germogli vari

Preparazione

Tagliare i pomodorini a quattro parti e metterli in una teglia aggiungere, sale, zucchero ed olio e metterli in forno 140° per 40 minuti. Nel frattempo mettere una casseruola con abbondante acqua e sale quanto basta, portarla ad ebollizione, scaldare gli spaghetti a cottura ultimata, disporli sul tavolo da lavoro su pellicola distenderli ad uno ad uno formando una cialdina rettangolare e spuntarla dei bordi. Una volta ricavata una cialdina, tostarla al forno a 180°.
ASSEMBLAGGIO:
Adagiare al centro di un piatto di un piatto rettangolare, la cialdina ben calda, appena tostata ed aggiungere i pomodorini, basilico precedentemente già preparati, fiocchi di ricotta, finendo il piatto con un filo d’olio extra vergine rifinendolo con germogli di finocchio.