Sorbara in purezza Paltrinieri, “l’umile Champagne dell’Emilia Romagna”


Alberto Paltrinieri e Daniele Caccia

Alberto Paltrinieri e Daniele Caccia

di Galetti Marco

I vini di Alberto Paltrinieri degustati alla Trattoria Visconti di Ambivere in occasione della serata dedicata al Gran carrello del bollito misto

I vini di Alberto Paltrinieri

I vini di Alberto Paltrinieri

Nella storica zona del Cristo a Sorbara, casa, lavoro, sudore e passione della famiglia Paltrinieri dal 1926, Alberto, terza generazione, coadiuvato dalla moglie Barbara, gestisce l’Azienda Agricola e la cantina, vinificando quindici ettari di vigneti dei quali si erano presi cura prima di lui suo padre Gianfranco e il nonno Achille, lungimirante fondatore che per primo aveva creduto nelle potenzialità di questo fertile territorio modenese collocato in una sottile lingua di terra tra il corso del Secchia e del Panaro, esattamente quegli stessi luoghi amati e descritti da Mario Soldati nel suo Viaggio nella valle del Po, Soldati, probabilmente il primo critico enogastronomico, che aveva caro il vino, per lui “la poesia della terra” e definiva il Lambrusco “l’umile Champagne dell’Emilia Romagna”.

L’Azienda, con l’aiuto dell’agronomo Stefano Dini nonché degli enologi Attilio Pagli e Leonardo Conti, vinifica quasi esclusivamente Lambrusco, Alberto Paltrinieri è stato il primo a produrre Lambrusco di Sorbara in purezza che spesso è stato servito alla pluristellata Osteria Francescana di Modena

Grosso Paltrinieri, Spumante Brut Metodo Classico, Sorbara in purezza

Grosso Paltrinieri, Spumante Brut Metodo Classico, Sorbara in purezza

Radice Paltrinieri, Lambrusco di Sorbara DOC, Sorbara in purezza rifermentato in bottiglia

Radice Paltrinieri, Lambrusco di Sorbara DOC, Sorbara in purezza rifermentato in bottiglia

Leclisse Paltrinieri, Lambrusco di Sorbara DOC Sorbara in purezza CRU

Leclisse Paltrinieri, Lambrusco di Sorbara DOC Sorbara in purezza CRU

Solco Paltrinieri, Lambrusco dell’Emilia IGT, Salamino in purezza

Solco Paltrinieri, Lambrusco dell’Emilia IGT, Salamino in purezza

Dopo la degustazione di ieri sera, nelle immagini qui sopra, mi sento di poter affermare che tutti i Lambrusco sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri.

C’è del vero in questo concetto Orwelliano politicamente scorretto, vero soprattutto per quei milanesi come me, alquanto sprovveduti in fatto di Lambrusco, tanto da averlo sempre considerato vinello spumoso e semisecco al limite dell’amabile per accompagnare salumi e cotechino, un vino ruspante, ”sgrassante” e beverino (bellissime parole, per carità) valore aggiunto e allo stesso tempo limite di serate conviviali e senza pretese.

Ma oltre le gambe c’è di più, la finezza, l’acidità e l’eleganza di questi Sorbara in purezza targati Paltrinieri che mi hanno fatto ricredere, godere e riempire più volte il bicchiere, così la mente vaga e torno col pensiero alle mie “missioni” modenesi a Villa Freto e ad un carrello dei bolliti senza uguali, con la consapevolezza di oggi per l’abbinamento avrei certamente puntato il dito su un Paltrinieri e se per una inspiegabile ed altamente improbabile coincidenza astrale potessi tornare indietro nel tempo con le ragazze di Modena conosciute nelle notti romagnole avrei condiviso un tagliere di salumi e Leclisse Paltrinieri, l’umile Champagne dell’Emilia Romagna

Alberto Paltrinieri al servizio del balsamico quarantacinquenne

Alberto Paltrinieri al servizio del balsamico quarantacinquenne

Tutti i produttori di Lambrusco sono uguali ma alcuni, come Alberto, sono più uguali di altri, forse sarà perché, ieri, pronti via, si è presentato alla serata in Trattoria con un assaggio di Parmigiano Reggiano 24 mesi impreziosito da gocce quarantacinquenni di aceto balsamico prima di deliziarci con i suoi splendidi vini.

Cristo si è fermato a Eboli, ma voglio pensare che abbia fatto una sosta sulla terra di Alberto, per denominarla, benedirla e renderla fertile.

Alberto Paltrinieri con l’autore

Alberto Paltrinieri con l’autore

Cantina Paltrinieri 

Via Cristo 49

Sorbara MO

Tel 059 902047

4 Commenti

  1. Il lambrusco è uno dei miei vini preferiti e, dall’amore che Paltrinieri mette nel suo lavoro, capisco che questo deve essere speciale. Grazie

  2. Bevo volentieri Champagne ma mai disdegnato quello povero che spendo volentieri anche sulla pizza classica al posto del più gettonato prosecco.Inoltre,anche se non ci ha detto esattamente cosa bolliva in pentola né tantomeno ci ha regalato almeno uno squarcio di visione, mi ha intrigato la condivisione del Reggiano 24 mesi condito con il datato balsamico che anche se in anni l’età del Parmigiano ha raddoppiato.PS Un solo pensiero e certezza attraversa la mia mente in questo preciso istante e cioè che tornando a leggere chi per forza maggiore si è dovuto astenere mi viene spontaneo dire:andrà tutto bene …….da oggi in poi è per parecchi anni a venire.FM

  3. Dunque caro Francesco, dal carrello dei bolliti (disponibile da Visconti lunedì a pranzo e a cena, meditate gente…) : lingua e salsa verde, cotechino (bis) con purè, biancostato e mostarda, guanciale di manzo e Kren, strepitosa gallina col suo ripieno e maionese (si immagini un Galetti…) cappello del prete con la senape (chiamatemi Don) testina di vitello col sale di Cervia, oltre al summenzionato parmigiano&balsamico, passatelli nel brodo ‘buono”, bonet con crumble salato

  4. Il “Solco” eccezionale con il bollito , per accompagnare alcuni fritti e soprattutto in abbinamento con la margherita con l’nduia…

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