Slow White, beviamoli maggiorenni/2. Confronto coperto fra 10 Greco di Tufo nel gruppo Slow Food: la classifica
Continua il lavoro di mappatura dei grandi bianchi campani da parte del gruppo di lavoro di Slow Food impegnato nella nuova guida Slow Wine.
Ci si ritrova per una seconda batteria di Greco di Tufo 2008. Appena dieci vini da provare con tutto il tempo a disposizione richiesto dalle papille e dalla testa, con chiacchiere pre e post-degustative. Le bottiglie sono state provate coperte.
Qui il precedente lavoro in cui sono stati esaminati tredici Greco di Tufo
Ecco invece la classifica di gradimento di questa seconda seduta
1)DI PRISCO
Greco di Tufo docg 2008
2)D’AIONE
Greco di Tufo docg 2008
3)CANTINE ASTRONI
Greco di Tufo docg 2008
4)DONNA CHIARA
Greco di Tufo docg 2008
5)FEUDI DI SAN GREGORIO
Greco di Tufo docg 2008 Cutizzi
6)CANTINA DEL TABURNO
Greco Beneventano igt 2008
Il Pirata
7)DE PALMA
Greco di Tufo docg 2008
8)DE FALCO
Greco di Tufo docg 2008 Selve Viturine
9)DI MARZO
Greco di Tufo docg 2008
10)DI MEO
Greco di Tufo docg 2008
La degustazione si è svolta a Fabbrica dei Sapori, Battipaglia. Le foto sono di Novella Talamo che ha curato l’organizzazione.
15 Commenti
I commenti sono chiusi.
Devo dire che la cosa davvero speciale è la concordanza di pareri che prova la riconoscibilità e l’eccellenza di alcune bottiglie, sia tra i degustatori della regione che tra quelli provenienti da altre zone. Mentre ci ci sia affiata, si studia il vitigno e l’annata alla grande. Bella iniziativa!
cantina del taburno???
In effetti, direbbe un politico meridionale e “ruspante”, il Greco Beneventano di Cantina del Taburno che c’azzecca???
Il pirata
stupisce che il pirata si sia “classificato” 5°: il genere il greco beneventano si mostra più pieno, maggiormente seduto, con meno verve acida. insomma davvero sorpreso che abbia “superato” alcuni cugini irpini. bevendo s’impara (o no?)…
Diciamo che il Greco beneventano era un cugino
Quelli dopo solo omonimi
Di Prisco, non poteva essere che il primo. Un grande Greco. Un Greco che sa di Greco. Complimenti a Pasqualino.
Concordo a pieno: quello di Pasqualino Di Prisco è una delle espressioni più caratterizzate e luminose dell’eterogeneo panorama grechista. E uno dei più costanti, dal 2003 ad oggi mi sembra che non abbia sbagliato un’uscita, sia sul “base” che sul Pietrarosa.
Tra l’altro è un greco prodotto con uve acquistate: per la serie ci sono négociant e négociant, non sono tutti da bocciare a priori a mio avviso.. .
ultimamente siamo sempre più d’accordo. è la cosa mi preoccupa…
fossi in te, contatterei immediatamente un esorcista.. :-))
:-))) talmente preoccupante che confondo verbi e congiunzioni…
una curiosità, ma con le bottiglie così stagnolate che cieca è?
mi spiego meglio, tra amici quando si beve alla cieca (spesso e volentieri) si insacchettano le bottiglie quando ce ne sono di molto riconoscibili, a volte addirittura si travasano in bottiglie “neutre”… a maggior ragione quando si conosce il tema della bevuta e le etichette presenti, il condizionamento del giudizio è naturale nonchè dietro l’angolo…
in più, trattandosi di una degustazione finalizzata ad una classificazione qualitativa per una guida, la prudenza credo non sia mai troppa…
grazie in anticipo a chi mi risponderà. :)
non è finalizzata…
stiamo assaggiano i “vecchi” per fare archivio e “cementare il gruppo”.
Nella guida ci saranno i nuovi.
Si studia insieme insomma.
e poi, senza esagerare, si può riconoscere la bottiglia di cantina del taburno, non una bordolese o una borgognotta comune a tanti, e poi bisognerebbe applicarsi a volerle riconoscere.
Ma mica è una gara. Saluti :-)
grazie Mauro per la risposta, anche se forse è stato frainteso il senso del mio post.. il punto è che ritengo la degustazione coperta è un esercizio per i miei sensi, non una gara con gli altri, e mi sono reso conto con il tempo che l’autocondizionamento è un limite serio per questo esercizio, di conseguenza per l’ampliamento dell’esperienza e della conoscenza.
credo quindi che per cementare un gruppo di degustatori niente di meglio sia un approccio il più neutro possibile, per poter discutere di quel “piccolo” quid di differenza tra ognuno chiamato soggettività, o gusto personale, a maggior ragione in una fase iniziale come la vostra, dove l’esercizio di cui sopra e le conseguenti tarature sul gruppo credo siano fondamentali…
scrivo questo perchè sono molto incuriosito da questa nuova esperienza che state portando avanti, ma da appassionato bevitore quale sono ritengo che l’approccio critico del lettore con le guide sia un punto fondamentale di partenza, fatto di richieste di trasparenza e neutralità.
non ho il piacere di conoscere i partecipanti al panel e con te ci si conosce solo di sfuggita, ma la passione per questo dono della terra e del sole ci accomuna tutti.. :D quindi per me sarà un piacere alla prima occasione organizzare una bella bevuta per poter approfondire l’argomento!
perdonatemi se son stato prolisso… :-)
un caro saluto, michele.
Ma come, il Greco di Cantine Astroni al terzo posto? Qualcuno deve aver sbagliato in qualcosa… :-)