Slow Food in difesa del tonno rosso


Slow Food: «Apprezziamo la decisione di Buonfiglio a difesa del tonno rosso»
Dopo consumatori e ristorazione, anche la politica dà segnali di attenzione su una situazione ormai decisamente critica

Il fatto che anche il nostro Paese abbia sostenuto l’inserimento del tonno rosso (Thunnus thynnus) nell’Appendice 1 della Convenzione internazionale sul commercio di specie animali e vegetali in pericolo (CITES) che prevede il divieto di commercio internazionale per le specie a rischio, è una «eccellente notizia», per Slow Food Italia.

Il presidente Roberto Burdese commenta la decisione del Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali Antonio Buonfiglio evidenziando come «rispetto al tonno rosso e al suo reale rischio di estinzione inizi finalmente a maturare una sensibilità diversa».

Il consumatore oggi è più informato, grazie a diverse organizzazioni che, come Slow Food, si sono impegnate in prima linea a denunciare le condizioni critiche dei nostri mari e di alcune specie ittiche in particolare. Proprio con la campagna Mangiamoli Giusti, presentata lo scorso aprile a Genova in occasione di Slow Fish, Slow Food ha fornito ai cittadini uno strumento pratico per affiancare la consapevolezza al piacere del cibo, fornendo sia informazioni sullo stato dei mari e dei suo abitanti, sia alternative per scelte di consumi ittici altrettanto buoni e più sostenibili.

«Su questa scia, anche la ristorazione sta dando segnali di interesse, come ha dimostrato di recente la catena di alberghi e ristoranti di lusso Relais & Châteaux, che ha deciso di non servire più tonno rosso ai clienti – prosegue Burdese. – È importante che anche la politica si allei con l’ambiente e i cittadini. Speriamo ora che l’attenzione resti alta, perché la situazione è realmente grave: è fondamentale riuscire a bloccare la pesca e il consumo del tonno rosso per alcuni anni, affinché questo animale, fondamentale per gli equilibri ecologici, ritorni a popolare i nostri mari ed esca dalla triste classifica delle specie in pericolo di estinzione».

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