Silvano Brescianini da Wip, la Franciacorta punta sulle pizzerie


Brescianini Wip

Brescianini Wip

Più che una nuova sfida, un’esigenza. Che non è dettata dalle tendenze modaiole ma dalla necessità di offrire agli avventori percorsi gustativi ed olfattivi sempre nuovi nella piena libertà che la pizza esprime nella sua ancestrale concretezza. Parte da questa idea l’investimento della pizzeria Wip di Nocera Inferiore di dedicare uno spazio del locale per allestire una cantina che fa concorrenza a quelle di blasonati ristoranti. Un angolo bello anche da vedere per scegliere, magari seguendo il proprio istinto, un vino da abbinare alla pizza oppure alle altre proposte di Wip. Al proprio fianco, se richiesto, un sommelier che può guidare nell’esaltare quello che c’è nel piatto e nel calice. In lista vino rossi, rosati e bianchi, strutturati e profondi, di facile beva oppure più complessi. Ma anche tante bollicine italiane e qualche piacevole fuga in terra francese con scelti champagne.

“È un’ulteriore passo in avanti, quasi obbligato, nel nostro percorso segnato da qualità e ricerca” hanno spiegato Domenico Fortino e Lorenzo Oliva.

Pizza emozione romana

Pizza emozione romana

Rientra in questa visione la visita di Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta e manager della cantina Barone Pizzini. “Ritengo di grande importanza avere in pizzeria una buona cantina – ha detto Brescianini – anche perché la pizza ha ormai un ruolo importantissimo nelle nostre scelte pur restando un cibo leggero e gioioso che si completa anche con un bicchiere di vino”.

Il manager vignaiolo ha apprezzato una pizza non ancora in menù, si chiama “emozione romana” fatta con tripla cottura (vapore frittura forno), guarnita con stracciata di bufala campana, puntarelle romane, porchetta, alici e colatura di alici. Immersione, poi, nel territorio con un classico spaghettone Vicidomini allo scarpariello.

Scarpariello

Scarpariello

Un commento

  1. Da prodotto fresco a “processato”.Non capisco la necessità delle triple cotture.Qualsiasi prodotto più viene manipolato è più perde per strada nutrienti importanti.PS Ben venga la Franciacorta il Trento doc nonchè il Valdobbiadene ma cominciamo a far trovare in carta Asprino di Aversa Gragnano Lettere Falanghina e Piedirosso dei Campi Flegrei e tanti altri vini regionali adatti allo scopo.Quanto meno sarebbe un valore aggiunto alla causa di tanti bravi viticultori vicini di casa se non dirimpettai che nell’attuale congiuntura non navigano certo in acque favorevoli.

I commenti sono chiusi.