Show cooking, degustazioni e dibattiti per il Fico Dottato: “Ficus in Tabula” a Ottati per valorizzare i frutti degli Alburni
di Annacarla Tredici
Salvaguardare l’agricoltura di varietà autoctone, valorizzare i prodotti tipici dei Monti Alburni stringendo sinergie e creando una rete “umana”, in modo da difendere la biodiversità e dando uno sprone all’imprenditoria locale. Parte da questa riflessione l’evento “Ficus in Tabula“, primo evento gastronomico dedicato in particolar modo alla valorizzazione del Fico Dottato e della castagna di Antece, andato in scena domenica 1 ottobre, nel borgo di Ottati, in provincia di Salerno. Situato ai piedi dei Monti Alburni, all’interno di uno dei tre territori che costituiscono il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, lo storico borgo si contraddistingue per la bellezza delle “bianche” montagne e della caratteristica area carsica.
La manifestazione, fortemente voluta dal sindaco Elio Guadagno e la sua amministrazione, è iniziata dalla mattina con un momento dedicato al “Turismo Esperenziale nel Ficheto“: cn guanti e cesto alla mano, ogni partecipante ha potuto provare sulla propria pelle l’emozione della raccolta del fico, apprendendo la modalità corretta con cui si deve staccare il fico dalla pianta senza danneggiarlo. Dalla raccolta alla trasformazione e produzione del fico, seguendo anche la tradizione del luogo: dopo la raccolta, al via i laboratori di essiccazione e preparazione del Fico Dottato presso il Convento dei Domenicani in piazza Umberto I, che si è trasformato in una sorta di “ristorante itinerante” con diversi banchi d’assaggio, disposti nelle sale del convento, al fine di poter degustare le varie ricette salate e dolci che esaltano la versatilità del Fico Dottato in cucina.
Tra le proposte in degustazione, una serie di ricette e abbinamenti: per esempio, “Fusilloni con pancetta, Fico Dottato e scaglie di Cacioricotta di capra semistagionato“, una gustosa fetta di “pane con robiola spalmabile di capra, Fico Dottato e un tocco di miele“, il tipico “Viccio cilentano con capocollo, caciocavallo e Fico Dottato“, la “Frittella con Miele e Fichi”, il “gelato artigianale al Fico Dottato” e anche un “Gin Fico Tonic”, a base appunto di Fico Dottato.
Nel pomeriggio, dopo i tour nel centro storico, sempre all’interno del Convento dei Domenicani, il convegno “Colture Mediterranee:il potenziale del fico bianco e del castagno”, un meeting volto al confronto, alle proposte e alla divulgazione delle proprietà benefiche-socio-economiche del Fico Dottato e della castagna. Subito i saluti dei sindaci Elio Guadagno, Gaspare Salomone, Filippo Ferraro, Geppino Parente che, con il supporto dell’agronoma Roberta Cataldo, hanno formato un progetto sinergico per la valorizzazione territoriale di queste varietà. Sono intervenuti: Manlio De Feo (socio Consorzio di Tutela del Fico Bianco del Cilento) per spiegare l’importanza di raggrupparsi in un consorzio e offrire al consumatore finale un prodotto “perfetto”; Francesco Costantino (Esperto in Comunicazione Food&Wine) che ha sottolineato l’importanza della comunicazione, del marketing territoriale abbinato alla alta qualità del prodotto; Cristian Santomauro (Ambasciatore della Dieta Mediterranea e dell’Ammaccata Cilentana), Geppino Croce (Agrichef e patron di Tenuta Nonno Luigi), Carmela Muto (chef e patron di Taverna degli Antichi Sapori di Controne) per la preziosa capacità di questi prodotti di offrire unicità di sapori e di identità in cucina; Carmen Passannante (produttrice Fico Dottato) e Mario Miano (castanicoltore) come esempi di dedizione e opportunità lavorativa nel settore agricolo.
Dopo il convegno, hanno preso vita nuovamente i banchi d’assaggio mentre, nei giardini esterni, hanno trovato spazio gli Show Cooking con: “I fagioli di Controne sposano le castagne di Antece e dintorni” a cura di Carmela Muto, chef e patron
di Taverna Antichi Sapori, che ha presentato un piatto delicato ed equilibrato, dove esaltava la particolare cremosità e digeribilità del Fagiolo di Controne abbinato a una castagna quasi tendente al dolce, ossia quella degli Alburni, detta di “Antece e dintorni” ; “Ammaccata Cilentana” a cura di Cristian Santomauro, Ambasciatore della Dieta Mediterranea e pizzaiolo-custode dell’Ammaccata Cilentana PAT, che ha portato in degustazione non la classica Ammaccata (con sugo, origano selvatico e cacioricotta di capra) ma un Ammaccata al Fico Dottato, capocollo e fiordilatte, soffermandosi sulle peculiarità di questo fico da fresco o essiccato, che si presenta meno dolce rispetto al frutto generico ma comunque molto goloso anche da fresco.