Selvarossa Salice Salentino Rosso Riserva Dop 2015 | Vino vincitore a Radici del Sud 2019 – Cantine Due Palme


Selvarossa Riserva Due Palme Dop 2015

Selvarossa Riserva Due Palme Dop 2015

di Enrico Malgi

Di sicuro l’azienda salentina Cantine Due Palme del presidente ed enologo Angelo Maci rappresenta un chiaro punto di riferimento di tutta la produzione vitivinicola pugliese e meridionale. Si tratta di una Cooperativa nata nel 1989 e che adesso raccoglie più di 1.000 conferitori, che insieme controllano oltre 2.500 ettari vitati sparsi nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce.

Controetichetta Selvarossa Riserva Due Palme Dop 2015

Controetichetta Selvarossa Riserva Due Palme Dop 2015

L’ennesima conferma ci viene data dall’edizione 2019 di Radici del Sud, laddove l’etichetta Selvarossa Salice Salentino Dop Rosso Riserva 2015 ha meritatamente conquistato la prima piazza assoluta nella categoria “Negroamaro”, così come disposto dalla giuria dei Wine Writers.

L’uvaggio è composto per il 90% di Negroamaro e saldo di Malvasia Nera. Maturazione del vino in acciaio e poi in barriques per nove mesi. Elevazione in vetro per tre mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca segnalato di 18,50 euro.

Bel colore rosso rubino raggiante e profondo nel bicchiere. Spettro aromatico ricco, in cui spiccano soprattutto ricamate rimembranze fruttate di amarena, di susina e di sottobosco. Al naso si sprigionano poi  profumi floreali e serrate spezialità esotiche. Caratteri terrosi e sapidi. Segni terziari di tabacco, liquirizia, caffè, cioccolato, goudron, china e ginepro. In bocca esordisce un sorso sontuoso, esaltante, generoso, gentile, polposo, elegante e legittimamente fresco. Palato pieno, equilibrato, reattivo ed evoluto, sublimato da sensuali percezioni dinamiche, strutturate e vibranti. In souplesse i tannini dolci e affusolati che accarezzano tutto il cavo orale. Toni caldi e protettivi. Frutto e rovere calibrati e ben integrati. Potenziale di serbevolezza altissimo. Il finale è strepitoso, voluminoso, appagante e persistente. Va benissimo su tutta la terragna cucina pugliese, ma per la sua poetica morbidezza e la remissività tannica si può abbinare anche ad una bella zuppa di pesce alla gallipolina. In conclusione, si tratta di un vino territoriale davvero monumentale, quintessenza del Negroamaro, che se la gioca alla pari con le migliori etichette di rosso e segnato anche da un prezzo molto conveniente. Provate e poi mi direte.

Sede a Cellino San Marco (Br) – Via San Marco, 130
Tel. 0831 617865 – Fax 0831 617866
[email protected]www.cantineduepalme.it
Enologi: Angelo Maci, Riccardo Cotarella, Cristiano D’Amico e Vincenzo Campanella
Ettari vitati: 2.500

2 Commenti

  1. Il salice salentino questo sconosciuto.Gli amici produttori pugliesi sanno della mia inclinazione per il negramaro in questa tipologia ingentilito dalla Malvasia nera tanto è vero che l’ho bevuto con soddisfazione a Milano su un panino con tartar di tonno e burrata dai ragazzi di Pescaria partiti da Polignano a Mare per portare mezz’ora di felicità nella capitale meneghina a giovani e perché no anche ai diversamente giovani come me.FM

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