Scoperta rivoluzionaria: dal recupero degli pneumatici il maggior benessere del bufalo che ne aumenta la produttivita’
di Marco Milano
Pneumatici fuori uso trasformati in tappetini di gomma per migliorare il benessere dei bufali da latte. Parte da Capri la rivoluzione per la produzione di mozzarella ed altri prodotti caseari e “preservare un tipo di allevamento non solo molto redditizio in Italia ma anche di grande interesse culturale per le sue implicazioni nel contesto della dieta mediterranea”.
La straordinaria scoperta arriva da MELT (Managing End of Life Tires), un progetto nato in Campania e sviluppato da Geos insieme alla società casertana Energreenup S.r.l. con la collaborazione del DiSTABiF, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Farmaceutiche Ambientali dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” di Caserta e della T-Cycle Industries S.r.l. di Napoli verrà presentato in questi giorni sull’isola azzurra durante il “SUM 2022”.
Un progetto di trasformazione della gomma scartata, dunque, potrà fare da volano per i benefici anche nello sviluppo della Dieta Mediterranea iscritta dal 2010 nella lista del “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”, come “insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola”. Il sesto Simposio Internazionale sull’Economia Circolare e l’Urban Mining in programma a Capri dal 18 al 20 maggio, dunque, svelerà la mission del MELT ovvero di “aumentare il valore di un prodotto di scarto con alto impatto ambientale come gli pneumatici fuori uso (ELT) al fine di migliorare i mezzi di sussistenza degli animali attraverso la trasformazione della gomma scartata in stuoie da utilizzare nei contesti agricoli con l’effetto di migliorare la produttività degli animali”.
La realizzazione dei tappetini in gomma secondo quanto illustrato consentirà di sostituire la solita pavimentazione in calcestruzzo nelle aree di alimentazione e locomozione di bufali. “Fino ad ora, nessuna ricerca simile era stata effettuata sulla particolare categoria di bovini per questi scopi – questa la comunicazione ufficiale – MELT è già giunto alla fase di definizione di tutte le procedure sperimentali e di valutazione dei criteri per l’individuazione del prodotto più idoneo ai fini della ricerca. Il prossimo passo sarà la valutazione della risposta dei bufali a condizioni di vita più confortevoli”. Dal riciclo di pneumatici alla crociata per salvare e migliorare il latte e la mozzarella di bufala, dunque, il passo è più breve e realistico di quello che può sembrare.
“La letteratura scientifica è abbondante di prove attestanti gli effetti benefici connessi all’impiego dell’ELT nell’allevamento di mucche – hanno spiegato dal press office della Geos Environment – ma finora nulla era mai stato testato specificamente per il benessere dei bufali. L’allevamento dei bufali rappresenta nel contesto italiano un’importante realtà economica, con maggiore diffusione in Campania, dove viene allevato circa il 75% dell’intero stock nazionale (oltre 400.000 bovini). Il latte di bufala è fondamentale per la produzione di Mozzarella di Bufala Campana DOP, uno dei più famosi formaggi italiani al mondo e quindi la protezione di questo tipo di pratiche di allevamento gioca un ruolo socioeconomico essenziale”.