Sciascinoso di Marianna sulla colatura di alici
12 dicembre 2002
Le Sirene attendono ancora sul versante sorrentino, ma su quello amalfitano hanno come consolarsi: la qualità dei produttori di vino insegue quella dei ristoratori e sulla colatura di alici non c’è bisogno di ricorrere al greco di Tufo e al fiano di Avellino per berci sopra. Prendiamo ad esempio il Vigna Grotta Piana di Ettore Sammarco di Ravello (Via Civita, 9. Telefono e fax 089.872774. Sito: www.ettoresammarco.it).Biancatenera per metà, il resto ginestrella e falanghina fermentate in acciaio e felicemente passate in legno da Bartolo regalano un buon abbinamento agli appassionati. Il prezzo varia nella fascia tra i 10 e i 15 euro, perciò valutate i ricarichi al ristorante.
Ancora di più dovrete spendere (tra 20 e 25 euro) per bere il Fior d’uva di Marisa Cuomo a Furore (Via G.B. Lama, 14. Telefono 089 830348. Sito www.granfuror.it). Due delicati vitigni autoctoni fermentati in legno all’inizio strizzano l’occhio al gusto internazionale, poi sfoderano la tipicità sin da piazzarsi nelle prime posizioni in quasi tutte le degustazioni della pur straordinaria annata 2001.
Sulla colatura, però, ci sono due scuole di pensiero e c’è chi ricorda che i pescatori di Cetara ci bevevano il rosso quando altro vino non esisteva in questo borgo di pirati saraceni, briganti del gusto.
Rosso, già. Ma quale dei tanti? Giriamo e rigiriamo i fogli dei nostri taccuini di viaggio e scopriamo guarda un po’, caso unico più che raro, uno sciascinoso vinificato in purezza. Lo produce ad Avellino un’azienda dal nome dolce, Dedicato a Marianna (via Filande, 6. Telefono 0825.627252. Sito www.vinimarianna.it) diretta da Ciriaco Coscia (nella foto) il cui enologo Raffaele Panariello ha voluto fare questo esperimento di un vitigno altrimenti sempre usato per tagliare aglianico e piedirosso. Sambuco, aromi balsamici per un vino allegro, beverino, il rosso più costiero prodotto nelle zone interne della Campania viene semplicemente fermentato in acciaio e spenderete tra i 5 e i 10 euro per stappare la bottiglia.