Saturnino Rosato 2010 Salento igt | Voto 80/100
TENUTE RUBINO
Uva: negroamaro
Fascia di prezzo: da 8 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
VISTA 5/5 – NASO 23/30 – PALATO 24/30 – NON OMOLOGAZIONE 28/35
Gli antichi dicevano” “In medio stat virtus”, mettendo al bando gli estremismi quindi. Massima questa che si può applicare benissimo al vino rosato: né rosso, né bianco, semplicemente rosato e basta, cioè una via di mezzo che rappresenta una valida alternativa e che pone questo vino sempre più al centro dei consumi, grazie alla sua invitante bevibilità. Anche se fino a pochi anni fa questa tipologia era connotata come un qualcosa di indefinito: né carne, né pesce.
Eppure la sua scoperta risale ad epoca molto remota e, come al solito, si deve all’intraprendenza dei “cugini” francesi. Ed è proprio in Francia, infatti, che il vino rosé riscuote molto successo. Nel Bordolese, con i famosi clairet e, soprattutto, in Provenza, in cui si coltivano vitigni a bacca rossa che sono molto indicati a produrre questo genere di vino: Grenache, Carignan, Syrah, Mourvèdre, Tibouren e Cinsault.
E in Italia? Si dice che il rosato sia nato sulle sponde del Garda bresciano a fine Ottocento con la produzione del Chiaretto ad opera del senatore veneziano Pompeo Molmenti, che aveva
appreso la tecnica della vinificazione in rosa proprio studiando in Francia. Ed è proprio intorno al lago Benaco che la produzione dei vini rosati è ampia e qualitativa. Sia sulla riva veronese, sotto la Doc Bardolino e con l’utilizzo di uve Corvina e Rondinella in massima parte, e sia sulla sponda bresciana, ove si produce il Chiaretto del Garda che è composto da un blend che prevede il Groppello in modo maggioritario ed in misura minore Barbera, Sangiovese e Marzemino. Altre zone vocate sono l’Abruzzo con il Cerasuolo da uve Montepulciano, l’Alto Adige con il Lagrein Kretzer e la Puglia con il Negroamaro.
Ed allora, soffermiamoci proprio su questo vitigno, puntando i riflettori sull’etichetta Saturnino rosato 2010 dell’azienda Tenute Rubino di Brindisi. Vino che prende le mosse dal politico dell’Antica Roma Lucio Apuleio Saturnino, che proprio in questo territorio già nel II secolo a.C. controllava la produzione vinicola per conto dell’impero Romano. L’azienda Rubino è relativamente giovane, poiché ha visto la luce a metà degli anni ’80, per merito di Tommaso Rubino ed è attualmente condotta, con piglio energico e manageriale, dal figlio Luigi. Essa è dotata di avanzate strutture tecnologiche e può vantare una produzione altamente qualitativa, oltre che quantitativa, che si compone di una gamma di vini di ben undici tipologie diverse esportate fino al 70% all’estero.
Proprio qui in Puglia dove, dopo gli anni bui del passato, molti esperti sostengono si stia preparando il futuro dell’enologia italiana e la nuova frontiera dell’eccellenza, insieme alla Sicilia ed alle altre regioni meridionali.
Dicevamo allora del Saturnino rosato confezionato con uve Negroamaro al 100%. Il vitigno è allevato su un terreno sabbioso, con il sistema a cordone speronato. La vendemmia viene effettuata nella terza decade di settembre. La fermentazione e l’affinamento avvengono in serbatoi di acciaio e poi il vino passa appena due mesi in bottiglia, prima di essere messo in commercio. La gradazione alcolica si attesta intorno ai 13 gradi C. Per l’esiguità del tempo trascorso dal mosto a contatto con le bucce, la materia colorante di circa 80 milligrammi per litro dona un cromatismo rosa cerasuolo, tendente al chiaretto e con riflessi purpurei. Al naso si svelano i tipici aromi floreali di violetta, rosa appassita, fiore di pesco, peonia e ginestra, e poi quelli fruttati di ciliegia, fragola, lampone, mirtillo, prugna, albicocca e litchi e leggeri sentori vegetali. Sulla lingua si sente la freschezza, dovuta ad una buona ma non invadente acidità, che viene bilanciata dalla moderata tannicità che sa esprimere il vitigno. I profumi floreali e fruttati percepiti al naso, poi, ritornano in bocca, insieme ad una gradevole nota vinosa. Vino versatile da servire intorno ai 10 gradi di temperatura e da bere molto giovane anche come aperitivo o da abbinare ad antipasti di mare, pasta, riso, pizza, pesce, verdure, salumi e formaggi freschi.
Enrico Malgi
Sede a Brindisi – Via Enrico Fermi, 50 – Tel. 0831571955 – [email protected] – www.tenuterubino.it – Ettari di proprietà: 500, di cui 200 vitati – Bottiglie prodotte: 600.000 – Enologo: Luca Petrelli – Vitigni: Primitivo, Negroamaro, Susamaniello, Malvasia Nera, Montepulciano, Aleatico, Malvasia Bianca, Vermentino e Chardonnay.
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
farei una visita in zona Taranto – comune di Torricella e dintorni, fanno un rosso alias rosatello di ottima qualità
Sig. Carmine, la ringrazio per la segnalazione. Se volesse essere più preciso, svelandomi l nome dell’azienda così da poterla contattare per un’eventuale visita.
Grazie.