Sartarelli ed i 50 Anni della doc Verdicchio
di Antonio Di Spirito
Pochi giorni fa è caduto il cinquantesimo anniversario della DOC del Verdicchio dei Castelli di Jesi e l’Azienda Sartarelli ha voluto festeggiarlo con un Convegno dal titolo “Verdicchio dei Castelli di Jesi, storia e futuro” che si è tenuto nel Museo “In Verdicchio Veritas”, interno all’Azienda.
Sono intervenute autorità locali e regionali, del mondo politico ed economico del settore, giornalisti ed esperti di fama internazionale, nonché produttori ed appassionati.
E’ stato ricordato che il verdicchio è una delle migliori uve bianche autoctone italiane; in ampelografia, nella classificazione delle uve secondo il colore, è classificata come uva “verde” insieme al verduzzo, verdello, verdesca, ecc.; ed è stata evidenziata una parentela stretta tra il Verdicchio ed il Trebbiano di Soave (Verona).
Probabilmente è stato importato dai Lombardi nella valle dell’Esino nel 1470, allorquando si stabilirono in queste zone in seguito al “Invito del Comune di Jesi”, al fine di ripopolarne il territorio.
Nel corso dei secoli quel vitigno si è adattato al territorio diventando una varietà autoctona e solo nel cuore delle Marche, tra Jesi e Matelica (ed in nessun’altra zona) trova le condizioni ideali per esprimersi a così alto livello.
I varietali tipici del verdicchio sono: agrumi, frutta tropicale, fiori, mandorla, erbe aromatiche.
Il verdicchio, inoltre, deve la sua unicità, rispetto a tutti gli altri vini bianchi, essendo molto ricco di etilcaffeato (scientificamente provato) uno dei principali antiossidanti fenolici naturali, con effetti benefici sulle malattie cardiovascolari e, soprattutto, capace di abbassare la quantità di radicali liberi nel fegato contribuendo alla prevenzione del fibroma epatico.
Sartarelli
L’azienda è nata negli anni ’70 e dal 1980 ha iniziato ad imbottigliare e commercializzare il proprio vino.
Donatella, figlia di quel Ferruccio Sartarelli che diede inizio alla produzione di verdicchio di qualità, affiancata dal marito Patrizio Chiacchiarini, vigneron capace ed instancabile, hanno fatto crescere l’azienda in modo esponenziale, sia in termini qualitativi, che in termini di volumi: se inizialmente l’azienda contava su circa 15 ettari in totale; oggi, oltre a sei ettari di oliveto, quelli vitati superano i 55 ettari per una coltivazione monovarietale: il verdicchio.
Oggi Donatella e Patrizio sono affiancati dai figli: Caterina, sales manager estero, e Tommaso, enologo ormai esperto.
Eccezionale l’intesa e lo spirito di collaborazione che regna in famiglia.
I Vini
Abbiamo degustato tutte le etichette aziendali durante una cena magistralmente preparata da Mauro Uliassi con piatti scelti per un abbinamento ottimale.
Sartarelli Brut
Un perlage intenso porta al naso profumi di biancospino, frutta esotica, note minerali e menta; in bocca è affilato e freschissimo; le note di frutta carnosa gli conferiscono un discreto corpo prima di un finale lungo e piacevole.
Classico 2017 – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
Classici profumi di pietra focaia, frutta esotica ed agrumi; in bocca è piacevolmente fruttato, fresco, conserva una nota dolce, ammandorlato, alcolico, asciutto, abbastanza lungo.
Tralivio 2016 – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore
Variegato al naso con profumi di fiori bianchi, note minerali (pietra tufacea), frutta gialla, buccia di limoni amalfitani: In bocca è un vino raffinato ed equilibrato; i sapori di frutta sono accompagnati da una marcata freschezza; ampio al palato, ma asciutto; la chiusura del sorso è lunga, piacevole ed elegante.
Balciana 2015 – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore
Il Balciana, da un unico vigneto con particolare esposizione, surmatura in pianta fino a novembre inoltrato, sfruttando magistralmente le peculiarità del vitigno: non perde acidità, non cede facilmente a marciume (la buccia è abbastanza spessa), acquista fragranza fruttata, la colorazione diventa ambra carico.
Pietra focaia, glicine, salvia, fiori e frutta gialla compongono il ventaglio olfattivo; al palato è fragrante di sapori, ha una spiccata acidità (quasi mordente), si apprezzano spezie e limoni canditi; il sorso è scorrevole e molto equilibrato.
Passito 2015 – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
Le uve provengono sempre dal vigneto Balciana alla fine di ottobre; dopo un mese di appassimento su graticci, le uve vengono vinificate e la fermentazione lenta dura circa 40 giorni. L’affinamento avviene in botti d’acciaio.
Pietra focaia, salvia e frutti canditi inondano il naso; al palato il sorso è fresco, equilibrato, pulito, scorrevole, progressivo, “alleggerito”, elegante.