Sarno, ristorante Il Cavaliere
di Marina Alaimo
Il ristorante il Cavaliere è situato proprio all’uscita del casello autostradale di Sarno, abbraccia per tanto un’ampia fascia di clientela, che va da quella di passaggio a quella costituita dagli estimatori della cucina dello chef Antonio Irollo. All’ingresso sarete accolti da due olivi e due carrubi centenari spettacolari, che ricordano la forte identità rurale del territorio agro sarnese. Il ristorante ha aderito con convinzione al progetto dell’associazione culturale enogastronomica “Ager Sarni”, avente lo scopo di tutelare e promuovere i prodotti tipici di quest’area.
Lo chef Irollo con grande impegno fa cultura del territorio, proponendo e valorizzando i prodotti ed i piatti legati alla storia locale, caratterizzata da antiche tradizioni ed usanze contadine. Ciò nonostante, avendo comunque un ricco curriculum formatosi lavorando in giro per il mondo, lo chef non intende limitare la propria cucina entro i confini territoriali dell’ Ager Sarni, ma ama spaziare oltre e proporre anche piatti innovativi con prodotti del mare. E’ un ricercatore di prodotti tipici e predilige quelli la cui filiera produttiva sia ben espressa in etichetta, per garantire il più possibile l’alta qualità delle materie prime, la tracciabilità e quindi una certa fiducia verso il proprio lavoro. Il ristorante nasce nel 1999 con la famiglia D’Ambrosio, di lunga tradizione di bottai.
Oggi è condotto da Antonio, che si occupa della parte commerciale e da sua sorella Susy impegnata in sala. E’ possibile ordinare alla carta, ma anche disporre di un menù degustazione a 35 euro, quello proposto attualmente è ” Il territorio si racconta”: gamberetti di fiume con farina di granturco e peperoncino; carpaccio di baccalà con patate dell’Agro all’erba cipollina; pasta e fagioli tabacchini fritta e la cotenna del maiale; spaghetti Garibaldi con crema di pomodoro San Marzano dop e pecorino stagionato in grotta; il maiale su crema di peperoni e patate dell’agro oppure sausicchio con crema di ceci e pomodori secchi; tortino di cacao con nocciole salsa di caffè ed amarena.
Abbiamo cominciato con uno stuzzichino di oli extravergini di oliva, della varietà tondella, provenienti dal proprio uliveto, aromatizzati all’arancia ed al limone, mousse di pomodoro corbarino e crema di pomodoro San Marzano, bruschetta con pomodoro San Marzano secco, il tutto abbinato ad una falanghina del Beneventano frizzante di Santa Costa.
Come antipasto: patata in crosta di nocciole di Giffoni con chiodini del Monte Saro e scarola, piatto di identità contadina realizzato con i prodotti del proprio orto adiacente il ristorante.
Poi abbiamo scelto il tortino di melanzane con ricotta di bufala e pomodorini corbarini con fonduta di caciocavallo podolico e crema di San Marzano, una rivisitazione della parmigiana di melanzane, resa particolarmente interessante per la scelta dei prodotti di eccellenza campani.
Abbiamo abbinato ai due antipasti il Costa d’Amalfi bianco Per Eva 2008 di Tenuta San Francesco.
Volendo scegliere uno dei piatti di mare, sono in carta: seppioline cocco e anans al profumo di arancia sorrentina; gambero in tre modi, al carpaccio con sale nero alle alghe di Guerande, in salsa menta e basilico, in raviolo di seppia al profumo di lime, nido di branzino in salsa agli agrumi con pomodori secchi.
Per il primo ci siamo lasciati consigliare dallo chef: una frugale pasta e fagioli fritta, il piatto serale maggiormente consumato nelle famiglie contadine locali, estremamente povero, concepito per recuperare la pasta e fagioli preparata a pranzo per chi lavora nei campi. Lo chef ha scelto i fagioli tabacchini provenienti da Corbara, ed ha sottolineato il carattere rustico aggiungendo del guanciale di maiale nero casertano.
Poi le candele con ricotta di pecora, maiale nero casertano e vellutata di corbarino, ben centrato l’ equilibrio tra i sapori dolciasti della ricotta e del maiale con la spinta acidula del pomodoro corbarino. Ai due primi abbiamo abbinato Costa d’Amalfi rosso riserva 4 Spine 2006 di Tenuta San Francesco.
Tra i primi di mare in carta: teneri malfatti di ricotta e verdura in salsa alla rana pescatrice e pomodorini del piennolo sarnese; spaghetti neri in salsa con scarpette del golfo patate novelle e pomodorini essiccati; linguine con alici cetaresi olive nere di Gaeta pinoli noci e pane saporito con boccone di peperoni in agrodolce.
Poi per secondo abbiamo ordinato il filetto di maiale di Parete su vellutata di patate e la loro paglia con peperoni croccanti, piatto della memoria per Tony Irollo, legato al periodo universitario, è infatti laureato in scienze della comunicazioni, rientrando a casa dall’università, spesso trovava in tavola la cotoletta di maiale con peperoni saltati in padella. Molto piacevole l’accostamento della carne di maiale ai peperoni e divertente la paglia di patate fritte. In abbinamento Tramonti rosso 2006 di Monte di Grazia.
Tra i secondi di mare è possibile ordinare: filetti di triglia su crema di broccoletti dolci, il loro flan e julienne di porro bianco; cilindro di dentice all’arancia su sashimi di tonno verdurine croccanti e cuore di carciofo arrosto.
Infine il tortino di cacao con amarene accompagnato da un rosolio preparato dallo chef con le carrube dell’albero secolare del proprio giardino.
Via Sarno Striano 84087 Sarno. tel. 081 966879
www.ristorante-ilcavaliere.com
Il ristorante è aperto sempre tranne il lunedì
13 Commenti
I commenti sono chiusi.
Interessante. Da provare.
Amo la cultura del territorio, qualunque esso sia!!! Complimenti allo chef Tony Irollo, ad Antonio D’ambrosio e alla bravissima collega sommelier Susy che si danno tanto da fare per questa mission, bellissimi ed oroginali i piatti, descritti con la solita bravura da Marina….
E’ uno chef all’antica Tony Irollo,di quelli che non si spaventano a sporcarsi le mani nel mercato del pesce o dal fruttivendolo.Uno che quando fa le cose,cerca di farle al meglio come quando con Susy decisero di prendere le qualifica di sommelier e andarono direttamente all’università del vino di Ricci a Roma.Tony è uno chef creativo che però una volta giunto nell’agro nocerino ha intuito le grandi potenzialità dei prodotti locali cercando di valorizzarli nei suoi piatti.Per capirci, la pasta e fagioli sfritta è un piatto che dalle nonne prende solo l’idea ma che qui viene magistralmente interpretata arricchendola di una crema di fagioli tabacchini e di una rotella di cotica cotta a bassa temperatura:dunque PRODOTTO-TRADIZIONE-TECNICA-PRESENTAZIONE.Nei suoi piatti esaltazione del san marzano e del corbarino e di tante altre eccellenze locali quali pasta,birra,cipollotto.Il locale non deve trarre in inganno poichè fa parte di una struttura più grande che è anche pizzeria e bar con un grande parcheggio.Ma basta sedersi a tavola e lasciarsi guidare da Tony e da Susy per vivere una esperienza gastronomica sicuramente non banale.Io consiglio il menù descritto da Marina,quello degustazione dell’agro nocerino che ha un rapporto qualità prezzo davvero molto buono 35 euro per un excursus davvero completo delle tipicità locali interpretate con un pizzico di estro che non guasta.Un’ultima nota,Tony è il presidente di Ager Sarni,un’associazione di ristoratori e produttori che va avanti tra mille difficoltà e senza aiuti da parte di chi dovrebbe sostenere coloro che puntano a valorizzare e a far conoscere un territorio ricco ma anche martoriato come l’agro nocerino sarnese.Auspico una attenzione sempre crescente da parte della politica,della stampa di settore e soprattutto dei clienti verso questa zona che è ricca di locali validi che non sempre hanno i riconoscimenti giusti per la loro professionalità.
p.s.tra i prodotti buoni della nostra zona e che usa Tony ho dimenticato i formaggi,quanti sanno che c’è a Sant’egidio un ragazzo che fa degli ottimi formaggi,che ha studiato anche in Francia e che ha avuto riconoscimenti importanti?sicuramente poche persone.Gente,l’agro nocerino non è più solo bettole dove mangiare un gran pezzo di stocco.Quello c’è sempre ma ci sono tanti produttori e ristoratori di qualità.
sono per caso passwato per Sarno e mi sono fermato per curiosità in questo ristorante. devo dire che mi sono trovato molto bene, accoglienza ottima e cibi e bevande sublimi come pure il servizio. tra i piatti assaggiati merita una menzione particolare il maialino da latte, dal sapore delicato e tenero come il burro. un grande complimento allo chef Tony
Vorrei consigliare di farvi una capatina al Ristorante il Cavaliere,lo chef Tony Irollo è riuscito a trovare un connubbio tra la ricercatezza dei piatti e l’uso di prodotti locali, i che una volta venivano chiamati prodotti poveri,bravo complimenti.Per non parlare del sommelier Susy D’ambrosio molto attenta nel abbinare i vini alle creazioni dello chef Tony Irollo,un ultimo plauso va a colui che caparbiamente con la sua esperienza manageriale gestisce il Cavaliere Antonio D’Ambrosio,Continuate cosi
“Quisque faber vitae suae”
Chiedo se può a Marco Contursi,visto che andrò a breve a Sarno dal Cavaliere,se fosse possibile sapere il nome ,l’indirizzo del produttore di formaggi a Sant’Egidio.La mozzarella di bufala in zona quando passo la prendo dal Caseificio Roberta.
Grazie.
Le rispondo appena sono rientrato.Il caseificio si chiama Aurora e si trova sulla nazionale che collega Angri a Pagani di fronte al centro commerciale Pegasus.Se va lì chieda espressamente di Paolo che è colui che si occupa di queste piccole produzioni,chiedendogli di fargli assaggiare le sue specialità.Mi raccomando,chieda di Paolo.e se vuole sarò lieto di conoscere la sua opinione in merito.la mia mail [email protected]
una tappa che non puo’ mancare per chi si ritiene un buongustaio…ottima location ottima cucina
sono riusciti ad abbinare una cucina di territorio con una cucina gourmet il tutto rivisitati in pietanze oltre che prelibate anche piacevole alla vista….CONSIGLIATO!!!!!!
Vi consiglio di gustare appetitosi piatti del grande Chef Antonio Irollo,dal rinomato ristorante “IL CAVALIERE” e da non far mancare il delizioso tortino al cacao con ripieno di amarena,rimarrete sicuramente soddisfatti. Appuntamento assolutamente da non mancare…!!!
E’ stato un piacere conoscere lo chef Tony e spero quanto prima di ricambiare la sua visita.Il mio maiale nero e la sua arte sono sicuro delizieranno molti palati di appassionati.
Caro Dino, sarai sicuramente benvenuto, devo dire che ho provato grande interesse nella visita alla tua piccola azienda ed ho mangiato la migliore minestra di campo della mia vita veramente interessante, come pure il magnifico prosciutto di nero casertano che ci hai fatto degustare ottimo ………..continua sempre così.
finalmente ci sono stata in questo locale. una bellissima serata con degustazioni davvero emozionanti. mi è piaciuto tantissimo il tortino di melanzane. vorrei ringraziare Marina per avermi fatto scoprire un locale dove posso degustare delle chicche del nostro territorio .