Sangiovese Purosangue a Siena, ecco gli assaggi
![Rosso di Montalcino](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2018/01/Rosso-di-Montalcino-1.jpg)
Rosso di Montalcino
di Antonio Di Spirito
Tra i tanti eventi del vino, Sangiovese Purosangue è fra i più amati dagli appassionati.
Fino a qualche anno fà si celebrava in due tempi, ma ambedue a Roma: uno a novembre ed uno a gennaio. L’ evento di novembre il buon Davide Bonucci, patron e ideatore dell’evento, lo ha riportato a casa, in quel di Siena, dove l’evento è nato.
Nel primo Weekend di novembre scorso ho partecipato all’evento che si è svolto a Siena.
E’ stato un evento ricco, sia per i vini presentati, sia per le attività culturali connesse: l’Università di Siena si è spesa molto nel numero di seminari offerti nei quattro giorni e tutti di altissimo livello.
Notevole in prima giornata la “Conferenza tecnica e degustazione sul Chianti Classico: Corrispondenza Suoli-Vini”. Sarà stata anche la suggestione, ma sembrava di sentire, attraverso i vini, le differenze dei vari suoli presi in considerazioni.
![Territori](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2018/01/Territori-e1516257757930.jpg)
Territori
Altri argomenti molto seguiti sono stati quelli legati alla “Sostenibilità in Viticoltura”, alla “Conduzione Biologica” dei vigneti ed al “Progetto Vino senza Chimica Aggiunta”.
Molto affollato e con grandi aspettative da parte degli appassionati, è stato il seminario “I difetti e le virtù. La percezione positiva del brett e della volatile, la sua valutazione estetica”.
E’ stata una chiacchierata nella quale molti hanno portato il contributo delle proprie esperienze, le proprie valutazioni e le proprie convinzioni. Molto azzeccata la scelta dei vini: DIDATTICI!
Ed ora una selezione dei vini assaggiati nella splendida cornice della Enoteca Italiana presso il Bastione San Filippo della Fortezza Medicea: innanzitutto una degustazione tecnica con oltre 240 vini a disposizione; e, poi, un’offerta smisurata di degustazioni guidate e verticali vertiginose con vini fino al 1958!
![Degustazione Tecnica](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2018/01/Degustazione-Tecnica-e1516257827869.jpg)
Degustazione Tecnica
Molto interessante la presenza di vecchie annate.
Pietroso – Brunello di Montalcino 2007: un vino ancora in fase crescente, ma già godibile; è fruttato e nocciolato al naso; al palato è gustoso, nervoso e scalpitante; il tannino è vellutato e la chiusura è speziata.
Castello di Monsanto – Chianti Classico Riserva 2014: profumi di giaggiolo e note affumicate; il sorso è fresco, vellutato, succoso e saporito; a tratti è nervoso e speziato, lungo ed elegante.
Fontodi – Flaccianello 2014: floreale di viola, giaggiolo; il sorso è gustoso, armonico, fresco, elegante e speziato.
Montevertine – Montevertine 2007: tre vini in degustazione; scelgo un’annata vecchia proprio perché non sembra tale; ciliegia, viola, alloro ed una leggera nota di caffè lo contraddistinguono al naso; il sorso è freschissimo, succoso, saporito, lungo e con note di liquirizia in chiusura.
Felsina – Chianti Classico Riserva Rancia 2007: è sempre un piacere incontrarlo; al naso offre frutta rossa e profumi di resine preziose; godibile in ogni sua parte; il tannino, nonostante l’età, è ancora molto deciso.
Le Fonti – Chianti Classico Le Fonti 2014: viola, tizzone ardente, giaggiolo e frutta rossa compongono il quadro olfattivo; il sorso è fruttato, fresco, asciutto, speziato saporito, tannico e sapido.
Ormanni – Chianti Classico Gran Selezione Etichetta Storica 2012: tizzone,viola, frutta rossa e lauro sono i suoi profumi; il sorso è fruttato, ha tannini gentili e levigati, è fresco, lungo, speziato ed elegante.
Villa Calcinaia – Chianti Classico Riserva 2007: profuma di giaggiolo, tizzone ardente, nocciola e pietra focaia; al sorso è fruttato, ha un buon tannino, è succoso e speziato.
Il Marroneto – Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2013: questo è l’anno del cru di quest’azienda; si presenta inizialmente chiuso, ma poi si distende ed emana tutta la sua florealità ed i frutti rossi; l’impatto tannico è imponente, ma è succoso e saporito, il sorso è aggraziato, lungo e speziato.
Monterotondo
Impressionante la crescita qualitativa e gustativa del Chianti Classico Vaggiolata 2014; ancora molto giovane ma il grosso della differenza con la Riserva è stato colmato; il sorso è consistente e piacevole, ha un ottimo tannino, è succoso, fresco e speziato.
Chianti Classico Riserva Seretina 2013: è il vino più importante dell’azienda; floreale e fruttato al naso, con qualche richiamo di alloro; il sorso è piacevole, succoso, materico ed equilibrato; il tannino è giovane e deciso, ma vellutato e chiude con una dolce speziatura!
Declinazione del Sangiovese in Romagna e in Toscana. Il territorio di Brisighella, un parallelismo con Montalcino
Troppo sbilanciato questo confronto fra Sangiovese di Romagna (Brisighella) e ed il Sangiovese Toscano di Montalcino (seppure il Rosso; ma quali rossi!).
Gallegati – Corallo Nero 2015 Riserva: il più simile ai toscani della batteria; il bouquet olfattivo è composto frutti rossi e nocciole, accompagnati da foglie di lauro; freschezza, succosità e tannino giovane sono in buon equilibrio; la chiusura è speziata.
Monti Roberto – Millo Superiore DOC 2011: viola, frutta rossa e qualche nota evolutiva contraddistinguono l’olfattiva; il sorso è tannico e fresco, sapido e succoso.
![Sangiovese di Romagna](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2018/01/Sangiovese-di-Romagna-e1516258233227.jpg)
Sangiovese di Romagna
Castello Tricerchi – Rosso di Montalcino 2015: naso accattivante con frutta rossa e foglie di lauro; il sorso è succoso e fresco; il tannino è levigato e chiude con una buona speziatura.
Il Marroneto – Rosso di Montalcino Ignaccio 2015: inizialmente pigro all’olfattiva, diventa poi esuberante; ciclamino, melograno e ciliegie sollecitano il naso; il sorso è succoso e tannico, sapido e progressivo, disteso e fresco con tanta speziatura in chiusura.
Sanlorenzo – Rosso di Montalcino 2009: con quest’annata vecchia, Luciano Ciolfi ha dimostrato che anche il Rosso tiene molto bene il tempo; giovanissimo al naso con viola, frutta rossa e qualche nota terziaria; il sorso mostra tanta armonia tra frutta croccante e succosa, tannino levigato, freschezza e sapidità; un ritorno di speziatura impreziosisce la chiusura del sorso.
![Rosso di Montalcino](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2018/01/Rosso-di-Montalcino-e1516258181600.jpg)
Rosso di Montalcino
Corte dei Venti – Rosso di Montalcino 2015: uno dei migliori Rossi 2015; olfatto floreale e complesso; il sorso è perfetto, vellutato, sapido e fresco; la speziatura fine chiude in eleganza.
Pietroso – Rosso di Montalcino 2015: olfattiva tipica con frutta rossa, viola, nocciola e sbuffi di cipria; il sorso è tannico, molto fresco, sapido e speziato.
Belle e suggestive le verticali proposte nel weekend; non solo produttori di rango e rappresentativi della tradizione territoriale, ma con bottiglie di annate di notevole profondità.
Abbiamo avuto così una Verticale Castello di Monsanto, dove Fabrizio e Laura Bianchi, con la preziosa conduzione di Carlo Macchi, hanno presentato ben 9 annate: 1974-1975-1988-1995-1999-2006-2009-2010-2012: alcune veramente commoventi per l’incredibile stato di conservazione!
Roberto Stucchi Prinetti ha presentato una Verticale Chianti Classico Riserva Badia a Coltibuono, declinata in 8 annate: 2000-2006-2007-2008-2009-2010-2011-2012. Nelle prime due annata si avvertiva una leggera e piacevole nota iodata, ma tutte le altre sono di una freschezza e di una gioventù incredibile.
![Badia a Coltibuono](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2018/01/Badia-a-Coltibuono-e1516258122595.jpg)
Badia a Coltibuono
Ed infine una Verticale Chianti Rufina Riserva Selvapiana (Bucerchiale) di ben 10 annate:
1958 – 1965 – 1973 – 1979 – 1980 – 1983 – 1993 – 2000 – 2009 – 2013. La domanda sorge spontanea: “Ma nel 1958 già si facevano vini per una così lunga conservazione?”. Dopo sessanta anni abbiamo ancora vini ancora così schietti!
Nel prossimo weekend si replica Roma; si svolgerà in due giorni anziché in quattro e non sarà così ricco, ma i tratti più importanti, i produttori, i vini, le verticali, i seminari: date uno sguardo al programma!
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Ci vedremo lì.