San Giovanni, Il Fiano del mare
La Campania è la regione italiana che più di ogni altra può vantare decine di vigne spettacolari, ricche di paesaggio, storia e biodiversità: niente di strano, visto che stiamo parlando di oltre 2500 anni vitivinicoli all’avanguardia. Il vigneto di Punta Tresino, quaranta metri di altezza sulla costa di Ulisse, a strabiombo sul mare azzurro immenso del Cilento, è uno dei più belli del mondo. Nido del loro amore, Mario e Ida ci si dedicano da almeno dieci anni immersi nel lavoro e nella salsedine per un Fiano che non è mai disturbato dallo squillo di un cellulare e tanto meno da quello di un telefono fisso perchè non c’è collegamento possibile nella terra del Mito. Il sole abbronza Mario e Ida e zucchera la frutta senza però cuocere niente e nessuno perché il maestrale ogni giorno rinfresca gli uomini e le piante allontanando le malattie per far posto all’eleganza dei modi. Agricoltura estrema, verrebbe allora da dire, se la bellezza del bicchiere non fosse capace di far sparire immediatamente la fatica. Cilento è civiltà, dei rapporti umani come dell’Abbazia di San Giovanni costruita nel IX secolo da San Costabile fondatore di Castellabate che regala il nome all’azienda, dalla torre campanaria si abbraccia il ritmo lento del Parco naturale, ma a pensarci bene qui siamo soprattutto nel cuore del primo parco marino italiano, fondato nel 1972 quando i sindaci con le pance piene di licenze edilizie pensavano che il cemento fosse l’unico rimedio alla miseria. Il Tresinus, questo il nome del Fiano, rivela un 2004 eccezionale con la ginestra e la nocepesca al naso intenso e infinito, poi in bocca la sapidità e la grassezza di un bicchiere elegante e ben equilibrato, lavorato con molto equilibrio da Massimo Di Rienzo. Lo preferiamo per la sua intransigenza ontologica al bianco base un po’ più morbido e strutturato per la presenza di greco e trebbiano che pure si trovano in questa vigna da sempre, da quando cioé fu realizzato il classico impianto cilentano nell’ormai lontano 1980. Ma a noi i toni morbidi, anticamera dell’ipocrisia commerciale, non ci hanno mai appassionato molto. Il Tresinus, meno di dieci euro costa questo bianco mediterraneo, lo berremo allora sul pesce cucinato al Ceppo di Agropoli o sulle diavolerie dell’orto rielaborate da Rocco Iannone nel suo nuovo locale Pappacarbone a Cava de’ Tirreni. Un pellegrinaggio della condotta cilentana di Slow Food diretta dal grande Giancarlo Capacchione è stato organizzato domenica 26 giugno di buon mattino: chi è interessato agli effetti speciali della natura cilentana può telefonare al 329.6330371 e prenotarsi per un evento davvero chic. Per andare al mare c’è poi sempre tempo: basta tuffarsi dalle vigne.
17-6-2005