Salumi Cellito di Sicilì di Morigerati, eccellenza del Parco del Cilento
di Enrico Malgi
“Pronto, sono un importatore della provincia di Brescia. Ho sentito parlare molto bene della vostra azienda. Potrei ricevere dei depliant con i prezzi di tutta la produzione di salumi, perché vorrei importarli qui vicino al lago d’Iseo?”. Più o meno questo è stato il succo di una telefonata che senza volere ho ascoltato mentre facevo visita all’azienda zootecnica Cellito di Sicilì, minuscola frazione cilentana dell’altrettanto piccolo comune di Morigerati. Località situata a pochi Km dal mare di Sapri e lambita dal fiume Bussento, che proprio qui riemerge dopo essere transitato sotto terra per circa cinque chilometri nella vicina Caselle in Pittari. E se in piena Pianura Padana, dove si allevano i migliori maiali nazionali da cui si ottengono pregiati salumi, sono interessati ai prodotti di Giovanni Cammarano allora questo vuol dire che qui le cose le sanno fare davvero molto bene. D’altronde se n’è accorto da qualche tempo anche il Gambero Rosso, che ha elargito addirittura “Tre Fette” ai prodotti di Cammarano, giudicando il salumificio Cellito “tra i migliori produttori di salumi in Italia”!
Giovanni Cammarano, un uomo deciso e determinato, è tornato a casa nel 1997, dopo aver vissuto quasi quindici anni a Milano. Nel 2004 fonda l’azienda Cellito nella sua vasta proprietà di cinquantadue ettari e due anni dopo mette in commercio i primi salumi ottenuti da suini di sua possidenza allevati allo stato semibrado in quel di Montesano ed alimentati solo con prodotti naturali. Ne possiede all’incirca seicento, che poi variano di numero quando a circa un anno di vita vengono macellati, per ottenere i prelibati salumi.
Se ne producono circa quindici quintali al mese attraverso un processo artigianale del tutto naturale che rispetta i sapori e gli aromi dell’antica tradizione della norcineria cilentana. Non si usano assolutamente additivi, conservanti, coloranti, nitriti, nitrati, polifosfati e OGM che sono nocivi per la salute e che invece, come sappiamo, a livello industriale se ne fa largo impiego con gravi rischi di contrarre malattie. Ma per la conservazione e l’aromaticità si utilizzano soltanto finocchietto, peperoncino dolce e piccante e sale marino a seconda del prodotto finale che risulta così sano e genuino: salsiccia dolce, piccante e nostrana, soppressata, capicollo, prosciuttella (culatello), salame dolce e pancetta tesa, realizzati soltanto con le parti nobili del maiale accuratamente mondate da nervetti e grasso in eccesso. Il microclima collinare, poi, contribuisce all’ottima conservazione del prodotto.
Il processo di lavorazione è molto rigoroso ed è affidato alla manualità di due dipendenti che usano le macchine unicamente per l’impasto e la tritatura della carne e la riempitura automatica del budello. Il periodo di essiccazione varia da un mese e mezzo a due mesi, mentre la successiva fase di stagionatura avviene in un ambiente asettico e perfettamente igienico (io stesso ho dovuto indossare camice bianco, mascherina e copriscarpe per poter accedere al reparto), ben areato e dotato di giusta umidità, per un periodo che va da un minimo di cinque-sei mesi fino ad un anno.
I prezzi al dettaglio in azienda variano dai 14,00 euro per la salsiccia fino ad arrivare ai 24,00 euro per il culatello e la soppressata. Ma, come detto, si tratta di un prodotto artigianale sicuro e garantito. Giovanni ha anche un punto vendita molto accorsato in pieno centro a Milano, a Via S. Gregorio nei pressi di Corso Buenos Aires.
Alla fine della visita ho proceduto personalmente alla degustazione di qualche salume già stagionato che ho trovato di ottima qualità, connotato da un colore vivo rosso bruno e profumi intensi ed aromatici. In bocca la carne è gustosa, fine, morbida e scioglievole. Da abbinare ad un buon calice di Aglianico cilentano.
Foto di Enrico Malgi
Azienda Zootecnica Cellito
Località Cellito – (Sa)
Tel. 0974 982059 – Cell. 339 5335733
[email protected] – [email protected] – www.salumicellito.it
10 Commenti
I commenti sono chiusi.
Enrico hai preso un bel capicollo che poi ce lo pappiamo insieme?:-)
Mi dispiace Marco, non ho il capocollo, ma soltanto una salsiccia ed una soppressata. Se per te va bene te le conservo per quando vieni qui. Un abbraccio
Quando ce lo fate un vademecum di produttori di prelibatezze cilentane? Escludendo il vino solo perchè già frequentemente raccontato su questo blog, metto nella lista dei desideri queste categorie: olio, formaggi, salumi, conserve, rosoli e frutta secca. La “sfida” che vi lancio è di non fermarvi ai soliti nomi, ma di farcene conoscere anche di nuovi. Con una piccola richiesta personale: c’è ancora chi fa piccole caciottine di capra sottolio? Non le trovo più da anni.
Caciottine?i moresani a casalvelinesi,nel loro extravergine
Grazie! Allora questa estate mi ci arrampico carico di aspettative. Godendomi anche uno dei più bei panorami del Cilento.
Grazie per questa nuova missione di raccontare il rinascimento Cilentano .L’idea di Sansone mi sembra di assoluto interesse e da prendere al più presto in considerazione.Nel mio piccolo suggerirei i fichi mondi di Santomile che a mio modesto parere ritengo il prodotto top del cilento assieme alle olive ammaccate della cooperative Nuovo Cilento.E allora allora buon lavoro Enrico e……subito al lavoro.Con simpatia e amicizia Francesco Mondelli.
Carissimi se andate a rileggere articoli vecchi di Enrico e miei trovate tutto.Comunque mi piace l idea,Enrico ci vogliamo vedere un giorno e facciamo a 4 mano questa cosa?tra una fetta di soppressata e un bicchiere di vino..
Caro Marco, con la benedizione di Luciano, sono sempre a disposizione, dimmi quando vuoi venire a trovarmi. In questi giorni sto andando in giro per il Cilento proprio per scoprire nuove eccellenze e ti assicuro (prendete nota sig. Sansone e Francesco) che ce ne sono anche oltre le nostre aspettative.
Resto in trepidante attesa Enrico! (azzardo un rispettoso “tu” sull’onda della comune passione per il Cilento). Grazie a te e a Marco per la disponibilità e l’entusiasmo che mettete nel raccontare una terra meravigliosa. Per Francesco: non possiamo che esser contenti, meglio di così non ci poteva andare.
Gianni è stato uno dei primi produttori di salumi che ho conosciuto nel Cilento, i suoi prodotti sono molto buoni, e poi è simpatico e compagnone.