Salta il Pizza Village a Napoli: strozzato dalle nuove tasse del Comune
Salta il Pizza Village a Napoli. Incredibile ma vero, con un aumento di oltre il 300 per cento deciso nella seduta del Consiglio Comunale di giovedi notte, la tassa di occupazione di suolo pubblico rende impossibile l’allestimento della manifestazione.
Come riporta oggi il Mattino, di fatto, rispetto ai circa 18mila euro della scorsa, se ne andrebbero a pagare 60.000. Tutto questo a venti giorni dalla iniziativa.
Si tratta di un emendamento presentato da un consigliere del Pd, che sta all’opposizione, accolto tra la distrazione di tutti gli altri che avevano già la testa al mare di Capri e a Sorrento.
Gli organizzatori hanno annunciato che con un aumento del 328% è impossibile reggere i costi preventivati perché sarebbe troppo tardi per rifare tutti i contratti con le 50 pizzerie e gli sponsor.
Ora bisogna vedere se il Comune farà una deroga in questo caso, viste le 300mila presenze annuali e il grande incoming di appassionati che riempono gli alberghi a settembre.
Intanto, per farvi capire in che che mondo burocratico viviamo vi riporto intero la questione dal punto di vista tecnico, sicuro che voi, come me, non ci capirete nulla se non una cosa: per reggere un apparato di circa un milione di parassiti che vivono di politica invece di zappare l’economia sta morendo.
Ps: potete saltare tutto e arrivare all’ultimo rigo!
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Come da regolamento (C. O. S. A. P.) approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 54 del 26/9/2014 la tariffa base è € 12,07 a mq. All’art. 25 comma 1 si specifica che alla tariffa base si applica il coefficiente moltiplicatore per occupazioni per fiere e sagre pari a 0,3 per le occupazioni di carattere temporaneo – FINO A 15 GG.
Quindi la tariffa piena a mq è pari a 12,07×0,3 = 3,621€.
All’art. 27 Comma 6 si specifica che per le occupazioni temporanee relative alla realizzazione di manifestazioni, spettacoli, eventi, rappresentazioni in genere, superiore ai mille metri quadrati, la parte eccedente i 1000 metri quadrati è calcolata in ragione del 10%.
Quindi, per un’occupazione di suolo di uno spazio di 5.000mq la tariffa piena andava calcolata così:
1000×3,621 + (4000×3,621)/10 = 3621 + 1448,4 = 5069,4€ al giorno
Per un evento che dura 15gg la tariffa piena sarebbe di 5069,4×15 = 76.041,00€
All’ art. 30 Comma 2.bis si specifica che in caso di particolare rilevanza dell’evento per l’interesse pubblico, la Giunta può disporre la riduzione del canone fino al 100% a fronte di una percentuale da riconoscere sui biglietti di ingresso, che, in ogni caso non può essere inferiore al 15% del canone COSAP.
Per un’occupazione di suolo di uno spazio di 5.000mq il 15% della tariffa piena è pari a 76.041,00×15% = 11.406€
Se la percentuale da riconoscere sui biglietti di ingresso è fissata al 3,64% (come l’anno scorso per Pizza Village), per un incasso di 500.000,00€ il canone da pagare dovrebbe essere 500.000×3,64% = 18.200€.
18.200€ è l’importo da pagare perché superiore a quel 15% pari a 11.406€
Col nuovo regolamento approvato in data 07/08/2015 la tariffa piena diventa 5000×3,621 = 18.105€ al giorno.
Per un evento che dura 15gg la tariffa piena sarebbe di 18.105×15 = 271.575,00€
La Giunta può sempre disporre la riduzione del canone fino al 100% a fronte di una percentuale da riconoscere sui biglietti di ingresso, che, in ogni caso non può essere inferiore al 22% del canone COSAP.
Quindi, per un’occupazione di suolo di uno spazio di 5.000mq il 22% della tariffa piena è pari a 271.575,00×22% = 59.746.5€
Se la percentuale è fissata al 3,64% (come l’anno scorso per Pizza Village), per un incasso di 500.000,00€ il canone da pagare dovrebbe essere 500.000×3,64% = 18.200€.
59.746.5€ è l’importo da pagare perché superiore alla percentuale del 3,64% sui ricavi.
Di fatto, invece di pagare 18.200,00€ si dovrebbe pagare 59.746.5€.
Un aumento pari al 328%
5 Commenti
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Ma come si fa a sopportarli ancora?
Vedrai che risolvono….come con accordi e disaccordi al parco del poggio
Minchia!!!!!!!!
Pigliare una mazza e buttare mazzate da cecati no???
Peccato che non si vada incontro per la valorizzazione un prodotto come La pizza Napoletana che è indiscutibilmente uno dei prodotti gastronomici più conosciuti al mondo ed uno dei più importanti simboli del nostro Paese. Povera Italia!!!!