Salerno, la pizzeria Re Denari spegne la sua quinta candelina


Pizzeria Re Denari, al centro Vincenzo Falchetta con la squadra

RE DENARI – Pizza & Fritti
Via Pietro del Pezzo, 60
Tel. 345 721 6743
Aperto tutti i giorni, solo la sera
www.redenari.com

Siamo nel quartiere Torrione di Salerno, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria. Qui cinque anni fa ha aperto Re Denari, una pizzeria che abbiamo seguito sin dall’inizio. Un bel progetto, con un locale al centro di una minuscola oasi di verde in un mare di cemento. Piastrelle bianche e blu a disegnare forno e pareti, una bella sala con in mattoni di tufo a vista e rifiniture in legno chiaro; con tavoli sia all’aperto che in una grande e bella veranda.

Pizzeria Re Denari, la Filetto 2.0

Pizzeria Re Denari, la Filetto 2.0

Il menu offre una ricca varietà di fritti, di ispirazione napoletana e una lista di pizze che vanno dalle classiche alle più originali, come la gricia con guanciale e pecorino e l’amatriciana che richiamano le due celebri ricette romane; e ancora: la Settebello con sopra il crocche’ di patate e la sopressata di Gioi Cilento, la Cunzata con peperone crusco e una golosa patata schiacciata e condita con olio extravergine e un pizzico di peperoncino; la Mortazza con mortadella e pistacchio, profumata al limone.

Pizzeria Re Denari, la Mortazza

Pizzeria Re Denari, la Mortazza

Pizzeria Re Denari, la margherita

Pizzeria Re Denari, la margherita

Pizzeria Re Denari, la Cunzata

La pizza guarda sempre al modello della Verace Napoletana, ma al forno batte un cuore salernitano. Dunque è sottile al centro, con cornicione poco pronunciato e ben cotto. Il pizzaiolo Vincenzo Falchetta ha una mano sicura e lavora col giusto spirito di squadra. Per i prodotti si continua a guardare con particolare attenzione alle specialità regionali e del nostro Mezzogiorno, come il cacioricotta di capra Presidio Slow Food usato per la pizza Cilentana, oppure le “pacchetelle” del Vesuvio, o, ancora il peperone crusco IGP.

Pizzeria Re Denari, La Cilentana

Pizzeria Re Denari, La Cilentana

Pizzeria Re Denari, la Settebello

Pizzeria Re Denari, la Settebello

Da bere, qualche birra artigianale e una piccola lista di vini del territorio. Il servizio è giovane, sveglio e motivato. C’è un buon coordinamento tra sala e forno, dunque non ci sono tempi lunghi di attesa, ma nessuno vi porta fretta se vi trattenete per una chiacchiera, un liquore di fine pasto o uno dei dessert monoporzione della pasticceria di riferimento: un laboratorio del Vallo di Diano.

Al quinto anno dalla nascita, senza dubbio una delle pizzerie di riferimento in città.

Pizzeria Re Denari, il ‘rocher’ al pistacchio

Pizzeria Re Denari, la tortina ricotta e pere

Pizzeria Re Denari, mousse al cioccolato e amarena

Pizzeria Re Denari, semifreddo al pistacchio

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Report del 12 Aprile 2019
Ciccio Filippelli si è nuovamente trasferito a Milano, come annunciato qui.
La pizzeria Re Denari continua a proporre una buona pizza con fritti, in stile napoletano.

Qui di seguito le nostre precedenti recensioni:

RE DENARI la reginella

Pizzeria RE DENARI, la reginella


Ottobre 2018:

Re Denari è una pizzeria che ha aperto a Salerno poco più di due anni fa, della quale vi abbiamo parlato qui quando abbiamo assaggiato le prime pizze a circa due mesi dall’inaugurazione.

Ciccio Filippelli a Re Denari

Ciccio Filippelli a Re Denari

Un bel locale moderno, molto ben organizzato tra salette interne, un grande spazio verandato e un ingresso con alberi e aiuole curate a dare un benvenuto insolito in un quartiere, Torrione, con pochi polmoni verdi.
All’interno pietra e profili in ferro si alternano alle mattonelline vietresi in ceramica bianche e blu, a partire dai due forni che, nel corso di questi due anni, sono diventati l’angolo iconico della pizzeria.

Re Denari, i due forni

Re Denari, i due forni

In agosto, su questi … schermi Barbara Guerra aveva anticipato l’arrivo del nuovo pizzaiolo: il calabrese Ciccio Filippelli, direttamente dai successi della pizzeria Marghe a Milano, tra le cinquanta migliori pizzerie sia nel 2017 che nel 2018 per 50 TOP Pizza.
Un ritorno al Sud molto gradito questo di Filippelli, venticinquenne dai tratti normanni, a capo di una squadra di ragazzi vivaci, veloci, entusiasti del proprio lavoro.

La pizza di Re Denari continua, come aveva cominciato, nel filone della tradizione della pizza verace napoletana: base sottile, cornicione gonfio e arioso ma senza tentazioni canottistiche. Elastica senza essere gommosa, dunque scioglievole al gusto. E poi di grande leggerezza.

Re Denari, particolare della sala

Re Denari, particolare della sala

Un plauso dunque alla pizza ma anche al nuovo menu autunnale. La carta dedicata all’autunno è molto ben organizzata dal punto di vista grafico e comunicativo, di lettura immediata, dettagliata senza essere noiosa, con breve presentazione dei prodotti (molti sono presidi Slow Food, tutti selezionati tra le eccellenze regionali, dal provolone del Monaco alla soppressata di Gioi Cilento). Inoltre, ben tre pagine sono dedicate a chi ha problemi con il glutine, che dunque qui non si vede relegato ad una pizza di serie B.

Re Denari, la Monacella

Re Denari, la Monacella

Infine la carta offre una ampia scelta di birre artigianali di territorio oltre che di vino, con qualche bollicina.

E arriviamo alla pizza. Una numerosa tavolata ci ha consentito di assaggiarne diverse.

Re Denari, la margherita

Re Denari, la margherita

Impeccabili le classiche, marinara (origano fresco ed intenso) e margherita, con fiordilatte e pomodoro in equilibrio; sfiziose la diavola con salame piccante profumato di peperoncino e quella con la nduja; tra le migliori quella con le alici, la “Dieci Denari”, allegra e colorata nella presentazione.

Re Denari, la marinara

Re Denari, la marinara

Re Denari, la diavola

Re Denari, la diavola

Re Denari, la 10 denari con alici e pomodorini del piennolo

Re Denari, la 10 denari con alici e pomodorini del piennolo

E poi, ancora, salsiccia e friarielli, la Rustica patate e arrosto con salsiccia oppure la Settebello, con morbide crocchette di patate, per i palati più decisi. Buona la “parmigiana del Re” con le melanzane a funghetto anche se il sapore di queste ultime si perdeva un po’, sopraffatto dalla provola affumicata di bufala. Ben eseguito anche il calzone al forno.

Re Denari, la Rustica

Re Denari, la Rustica

Re Denari, salsiccia e friarielli

Re Denari, salsiccia e friarielli

Re Denari, la Parmigiana del Re

Re Denari, la Parmigiana del Re

Re Denari, la Settebello

Re Denari, la Settebello

Gli abbinamenti dei prodotti, sia quelli classici che i più originali accompagnano una pasta sempre ben lievitata, di grande piacevolezza. Può capitare anche un cornicione meno perfetto, ma davvero ci sentiamo di poter dire che è la virgola storta – che ci sta sempre, in un prodotto artigianale – in un discorso che fila davvero bene.

Re Denari, Cuor di Calabria

Re Denari, Cuor di Calabria

Re Denari, la Porcina

Re Denari, la Porcina

I ragazzi che servono si muovono con mestiere e attenzione tra le diverse sale e i tempi di servizio veloci – ma non frettolosi! – denotano un buon coordinamento con i due forni.
Alla pizzeria Re Denari Si chiude in dolcezza con la tradizione della pasticceria Pantaleone, indirizzo storico di Salerno e il babà della pasticceria Tedesco, tra i più buoni della città.

Re Denari, i dolci

Re Denari, i dolci

Se aggiungiamo a tutto questo un buon rapporto qualità prezzo, non possiamo che concludere con un invito a tornare, aggiunto al piacere di un bravo pizzaiolo del Sud che ha investito qui da noi, con umiltà e voglia di fare, il successo del Nord.