Sabbie di Sopra il Bosco 2008 Terre del Volturno igt
C’è sempre attesa quando si fa il salto della quaglia, in questo caso quando il vino viene prodotto da un critico conosciuto e apprezzato in tutta Italia, vera enciclopedia vivente di tutti i cru che i francesi sono stati capaci di identificare.
Ma per Giovanni Ascione il vino non è solo esercizio di potere, dire cosa è buono e cosa invece no, ma autentica e viscerale passione.
Così non esita a mettersi in gioco, ribaltare la posizione e finire lui, adesso, dalla parte di coloro che vengono valutati. La vigna, bellissima su sabbia nera vulcanica in quel di Castel Campagnano, si insinua fra altre due coltivate da Manuela Piancastelli e Peppe Mancini.
Un sodalizio antico e solido, a lui i due titolari di Terre del Principe indicano questa possibilità di acquisto su cui avevano opzione. Giovanni esce a breve con il suo rosso, il primo aprile lo presenta all’Hilton da Franco Ricci e io spero sia il vino rosso della Pasqua di tutti voi. Non starò a dirvi che è buono, perché è straordinario: vi sottolineo invece la filosofia controcorrente, di puro stile francese, di cui è portatore. Niente vitigno in etichetta, avrebbe potuto mettere Pallagrello Nero, e niente enologo in cantina, attore protagonista sono il terreno e la cura maniacale delle piante, numerate e colorate a seconda della gestione che gli viene riservata, niente diserbanti o insetticidi.
Il Pallagrello viaggia con l’Aglianico e un pizzico di Casavecchia, ma non è un blend di cantina, bensì espressione di vigna. Su questa filosofia, francese appunto, nacque il Montevetrano e, adesso, per quel senso circolare vichiano della storia, c’è un nuovo strappo orientato proprio in questa direzione, assolutamente controcorrente in Italia e soprattutto in Campania dove il vitigno, secondo lo stile americano, recita invece la parte principale.
Il rosso è gentile di naso, ma ben fresco in bocca, pieno e ampio, da frequentare senza risparmio nel corso degli anni. Proprio come il nostro amico Giovanni. È nata una stella, forse la prima dopo la crisi della Twin Towers.
NANNI COPE’, sede a Vitulazio www.nannicope.it Tel.0827.74085 Prezzo: 14 euro franco cantina
5 Commenti
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Buffo, Luciano, nemmeno ci fossimo messi d’accordo ne ho parlato “à la volée” qui giusto oggi: http://www.gamberorosso.it/grforum/viewtopic.php?f=13&t=83322&start=250
Ti segnalo anche questo pezzo di Monica
https://www.lucianopignataro.it/a/da-gianni-cioppa-a-nanni-cope-e-nata-una-star/9794/
Ci vediamo il primo, a meno che non sia un pesce d’aprile di Franco e Paola
Trovo strepitosa la semplicità e la modestia di questo grande degustatore. E’ leggendaria la sua capacità di scrivere la carta di identità di un vino degustandolo alla cieca. Diventa incredibilmente difficile, ci ha raccontato, poi, trovare le parole per descrivere il suo, di vino. Il mondo del vino campano, che dico l’agricoltura, ci regala questi esempi di amore e umanità incredibile. Questo Pallagrello è da bere e bere …perchè non stanca, non è un esercizio celebrale, ma di pancia. In bocca al lupo.
Pezzo molto bello, grazie della segnalazione, e complimenti a Monica.
Grazie Armando mi fa piacere ti sia piaciuto. E’ piacevole e facile scrivere quando quel che accade davanti a te ti convince davvero. Un saluto e a presto.