L’Arcangelo Dandini a Roma, l’equilibrio tra classico e ricerca
Ristorante L’Arcangelo
Via Giuseppe Gioacchino Belli, 59-61
Tel. 06.3210992
Non ho mai molti dubbi quando devo indirizzare qualcuno a Roma: vai da Arcangelo, ti troverai bene. Per me Dandini è il perfetto esempio di equilibrio fra un tradizionale ben eseguito e un ricerca che scava nel passato della memoria del territorio e della persona.
Una memoria che risale a una fase in cui il rurale era in via di estinzione e tutto era giocato sul concetto di libertà da conquistare in città con l’industria e il cemento. Tanta industria e tanto cemento, adesso il ritorno alla semplicità, soprattutto dopo la crisi degli ultimi anni.
I piatti di Arcangelo Dandini sono sempre all’insegna della precisione millimetrica: dietro i modi affabili e alla mano c’è una mente pignola che non ama l’approssimazione. E la cottura della pasta, assolutamente maniacale, ne è un esempio concreto.
L’esempio della cipollata ne è un esempio. Da mangiare a badilate.
A Roma si potrebbe giocare facile su due o tre piatti e campare tranquilli.Ma Arcangelo non si limita a questo, studia i prodotti della campagna e cerca un continuo alleggerimento, e dunque ammodernamento, della cucina. Quando si viene qui, a meno che non iniziate a scolarvi la sua ampia e profonda cantina, si esce sempre leggeri leggeri.
Ghiotto, goloso, arrapante il piatto delle animelle con la verdura a fare da contraltare con l’amaro.
E poi finalmente un piccione che esce dalla banalità e che ha sapore.
Ovviamente per me che sono goloso di agnello è il piatto del giorno, che in ricorda molto come mia madre ci serviva i pezzi di capretto troppo piccoli per andare al forno.
Alleggerimento con dolci non zuccherini.
CONCLUSIONI
Arcangelo Dandini ha raggiunto il pieno della sua maturità espressiva. E’ nella fase in cui il divertimento e il gusto di fare cose buone supera l’ansia di dimostrare qualcosa a qualcuno. Siamo in un locale dove si mangia bene, a buon prezzo, nel quale i piatti sono veri, pensati e mai soprattutto seduti sulla routine stanca della maggioranza dei ristoranti di Roma. Venite qui, e mi ringrazierete.