Roma, Pasticceria Cinque Lune, presidio di dolcezza da tre generazioni
di Virginia Di Falco
Pasticceria Cinque Lune. Un piccolo ingresso su corso Rinascimento, a due passi da una delle chiese più belle di Roma, sant’Ivo alla Sapienza, capolavoro del Borromini.
Praticamente un buchetto di pasticceria. Che sta li’ da più di un secolo. Esattamente dal 1902, tre generazioni.
La giovane proprietaria, occhi chiari bellissimi, si muove con una calma anche questa fuori dal tempo. E’ lei la discendente del fondatore Salvatore Anzuini, immortalato in una suggestiva foto d’epoca, insieme alla sua signora.
Nel banco che distribuisce miniature golose lungo tutta la lunghezza del piccolo locale, castagnole, frappe semplici e al cioccolato sono in bella vista in queste settimane prima del Carnevale.
E poi tutte le paste mignon classiche. E i tarallini al vino, le crostate, le torte ricotta e cioccolato. E le mini crostatine con la gelatina e la frutta secca. E i biscotti con la farina integrale, grossi, tagliati a mano, irregolari. Buonissimi. E i bignè con dentro tanta panna, che ti va per forza anche sul naso quando la mangi, dolce ricco ma anche leggero, un po’ antico, la panna vera, che sa di latte. Un pezzetto di felicità a 1 euro.
E i fagottini con la ricotta e spezie: chiamati “imperatori“, la loro specialità.
E ti chiedi come fanno a sopravvivere. Ai franchising, ai distributori semiautomatici di cornetti congelati, alle catene delle multinazionali, agli scimmiottamenti zuccherosi che fanno il verso alle bakery americane, alla stupida moda imperante dei macaron.
In un posto così si pesano ancora le farine, si rompono ancora le uova. E, udite udite, non c’è un angolino che è uno di design da archistar. Evviva.
Pasticceria Cinque Lune
Corso Rinascimento, 89
Tel. 06.68801005
Chiuso: lunedì
www.5lune.net
5 Commenti
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Posto annoso e rassicurante. Da segnalare gli “antichi romani” di pasta fillo ripiena.
Posto rinomato, ma ciò che apprezzo di più della recensione è “la stupida moda imperante dei macaron”. Brava Virginia, il re è nudo, ma ancora non per tutti, purtroppo. 10 e lode e una frappa brisée.
Che il più delle volte sono tutto tranne che Macaron… :-(
Ma quanti anni hai Virginia? Mi sembra che i tuoi ricordi vadano indietro di cento anni e più…. Ti immagino come una dolce vecchietta seduta davanti al camino a sferruzzare lo scialle per la nipote!
Comunque brava davvero…. la nostalgia per quei dolci è venuta anche a me!
Rita secondo me hai ragione secondo me avrà circa una sessantina di anni e oltre a sferruzzare ricama pure e racconta ai nipoti la sua trascorsa gioventù