Roma, Concorso nazionale Miglior Novello d’Italia: vince Volpetti


Miglior Novello d’Italia 2024, la premiazione

Si è concluso con l’affermazione delle Cantine Volpetti di Ariccia (Roma), la  XVIII edizione del Concorso nazionale “Miglior novello d’Italia” organizzato dal Nuovo Istituto nazionale del vino e dell’olio novello diretto da Tommaso Caporale nell’ambito della manifestazione Excellence Food Innovation svoltasi presso la tribuna Autorità dello stadio Olimpico di Roma.
Il novello “Note d’Autunno” ha avuto la meglio sui 25 campioni di novello provenienti da tutte le regioni italiane e giudicati dalla giuria tecnica composta da Daniele Lombardi, enologo, Ilenia Canino, sommelier Ais e Gianluca Marchesani giornalista sommelier ambasciatore
Città del vino che si è così espressa:
1° classificato Cantine Volpetti – Ariccia (RM)
2° classificato Velenosi – Ascoli Piceno
3° classificato Casa Vinicola Criserà – Reggio Calabria
Menzione speciale sensazioni olfattive Colli Cimini – Vignanello (VT)
Menzione speciale sensazioni gustative Upal – Cisternino (BR)
Menzione speciale vinificazione Ornella Bellia – Pramaggiore (VE).

Miglior Novello d’Italia 2024, il podio

L’Istituto ha assegnato anche degli ulteriori riconoscimenti:
Premio “Novello Amore mio” dedicato alle cantine che stanno continuando a comunicare la propria identità e i propri valori anche attraverso il novello a Carpineto – Greve in Chianti (FI) e Telaro – Galluccio (CE).
Infine un attestato di merito è stato assegnato alla cantina produttore del novello più richiesto durante il Salone ovvero quello delle Cantine Spadafora1915 di Mangone (CS).
Gran menzione speciale per i novelli prodotti dall’Istituto tecnico agrario Lotti Umberto I di Andria e dalla Scuola enologica di Alba che sono stati valutati allo stesso livello di qualità dei vini novelli
premiati.

Alla cerimonia di premiazione nella sala Goals della tribuna Autorità dello stadio Olimpico hanno preso parte Cataldo Tandoi – agronomo e docente presso l’Istituto Tecnico Agrario di Andria, Piero Cassini – sommelier Fisar Roma, Giovanni Lattanzi – responsabile relazioni istituzionali AIC Associazione Italiana Coltivatori, Gianfranco Grosso – artista e responsabile Studio Archivio Courtesy Fratelli Emme, Fabio Bonanno – assessorato Agricoltura Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Roma
Capitale.

L’occasione è stata anche quella di presentare il progetto d’Arte messo in campo dell’Istituto legato alle etichette d’autore. In particolare già dall’edizione precedente del concorso era stata data la
possibilità al vincitore di utilizzare una grafica realizzata appositamente da un artista di arte contemporanea per multiplo di 12 bottiglie.
È stata infatti esposta una nuova bottiglia di novello della cantina sarda Dorgali, vincitrice dello scorso anno, con un’etichetta realizzata dall’artista Tommaso Cascella.
Lo Studio Archivio Courtesy Fratelli Emme ha infine annunciato il nome del nuovo artista scelto per l’etichetta 2025 del vincitore di questa edizione che sarà Giuseppe Gallo.

Soddisfatto il titolare delle cantine Volpetti, Mauro Volpetti che ha ribadito come sia fondamentale il marketing sul novello per una ripresa dei consumi soprattutto nel mondo Horeca.

Le conclusioni sono state affidate a Fabio Bonanno che ha portato i saluti dell’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi e ha posto l’attenzione su tre particolari parole chiave per la rivalorizzazione di un prodotto come il novello: formazione, identità e cultura, ribadendo come Roma possa amplificare il più possibile ai
mercati ciò che ruota attorno all’enogastronomia di qualità.

Sono giunte anche le congratulazioni direttamente dall’assessora Alfonsi:
“Il vino novello in questi anni, a causa di una legislazione che
andrebbe rivista per vincolare le cantine all’innalzamento della qualità della produzione, sta vivendo una profonda crisi. Ben venga quindi il Concorso nazionale che punta a valorizzare la qualità e
che Pietro Ciccotti ha avuto l’intuizione di ospitare a Roma all’interno della fiera Excellence. Per troppi anni si è pensato che il novello fosse un dio minore rispetto ai vini strutturati, mentre semplicemente è un altro modo di approcciarsi a questo prodotto. Il grande calo dei
consumi che ha colpito i vini novelli negli ultimi 10 anni è arrivato oggi anche sul settore dei vini tradizionali a testimoniare un cambiamento profondo dei consumi. Le persone, anche per motivi legati alla salute, bevono meno e vogliono più qualità. Avere il miglior vino novello d’Italia nella nostra città metropolitana mi riempie di orgoglio e speranza. La speranza che, a partire dalla capitale, ci possa essere un rinascimento per questo prodotto, che per le sue caratteristiche può rappresentare una leva per avvicinare giovani al mondo del vino, spesso visto come un mondo troppo ingessato. Per fare questo serve dare maggiore appeal e un più forte legame al territorio
di provenienza e alla sostenibilità”, ha concluso l’assessora Sabrina Alfonsi.

“I dati in anteprima sulla produzione del novello in Italia diffusi
dall’istituto – ha dichiarato Tommaso Caporale, direttore dell’Istituto
nazionale del vino e dell’olio novello – vedono un leggero segnale di
ripresa con un numero maggiore di bottiglie prodotte rispetto all’anno
scorso. Abbiamo ricordato al ministro all’Agricoltura in visita al
nostro spazio presso Excellence lo sforzo delle piccole cantine, che
ancora producono vino novello con il 100% di macerazione carbonica,
affinché possa accogliere la nostra mozione di revisione delle norme,
innalzando la percentuale minima ferma solo al 40% e inserendo un
ulteriore livello di certificazione per chi la utilizza nella totalità
della vinificazione. Avere il miglior novello d’Italia 2024 nella
provincia di Roma, grazie alle politiche di food policy messe in campo
dall’assessora Alfonsi e dal Sindaco Gualtieri, è un’occasione
straordinaria per riaccendere i riflettori sui consumi del novello di
qualità soprattutto nel mondo Horeca della Capitale e costituire
un valore aggiunto per la promozione del made in Italy”.

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