Roma, Bufala & Wine Wedding al Ristorante 25
Bufala & Wine Wedding a Roma Ristorante 25
IL RESOCONTO
di Paolo Mazzola
Si è svolta al 25, ristorante della zona Flaminio a Roma, con chef Dino De Bellis, la selezione per il migliore vino laziale da abbinare alla mozzarella di bufala campana del Consorzio Mozzarella di Bufala DOP.
Ben 13 i vini scelti, da un panel di 12 assaggiatori , suddivisi per categoria e /o vitigno. Sono stati selezionati esclusivamente vini bianchi.
Spumanti
Mottura Brut da uve chardonnay
Carpineti Brut da uve bellone
Malvasia Puntinata in purezza
Rumon 2010 Conte Zandotti
Orchidea 2010 Tenuta Le Quinte
Frascati
Luna Mater 2009 Fontana Candida
Vulcanum 2010 Cusmano
IGT Lazio
Alborea 2010 Casale Certosa
Poggio la Costa 2010 Mottura
Colle dei Marmi 2010 Azienda agricola Le Rose
Moscato di Terracina Oppidum 2010 Cantina Sant’Andrea
Sauvignon 27.07 2010 Piana dei Castelli
Follia di Sauvignon 2010 Piana dei Castelli
Tognazza amata 2010 (dai vigneti di Ugo Tognazzi)
Risultati abbinamento migliore con mozzarella di bufala ( ogni partecipante ha scelto una terna di vini assegnando 3, 2 e 1 punto)
Alborea 2010 28 punti
Luna Mater 2009 12 punti
Rumon 2010 11 punti
Follia di Sauvignon 2010 9 punti
Poggio La Costa 2010 8 punti
Un grazie a tutti i partecipanti, amici, blogger e in particolare ad Alessio Pietrobattista che ha ideato questo schema di degustazione
L’Alborea è un blend di Grechetto e Malvasia Puntinata di un’azienda dei castelli Romani, Casale Certosa . Auguriamo a questo vino un bel futuro a Napoli alla Città del gusto per la finale di Bufala &Wine Wedding.
Nel corso della serata Dino De Bellis ha preparato 4 ricette a base di mozzarella.
Prima di descriverle, qualche nota personale sullo chef , una persona sempre disponibile e ospitale , un vero combattente : Dino, la tenacia e l’estro!
Nasce a Roma nel 1966 e da subito scopre una predilezione per la cucina, probabilmente mutuata dal papà che in famiglia era quello che cucinava e dal nonno che aveva un podere di 30 ettari. Presto mette in pratica questa sua capacità, già all’età di 11 anni, cucinando quotidianamente per la mamma sempre fuori casa per lavoro. All’età di 20 anni acquista un bar che terrà per 20 anni e che svilupperà , trasformandolo in wine bar “dal tramezzino al pasto completo”.
A 41 anni, dopo aver trascorso 2 anni a fare esperienza in città e fuori, inizia l’avventura dell’Incannucciata , in zona Prima Porta a Roma. Luogo di periferia che gli valse il soprannome : l’oste di periferia…..tante belle soddisfazioni fino ai 77 punti ( con forchetta annessa) della guida GR ristoranti 2012, insieme a numerose collaborazioni con Alice, Magnolia e Gambero Rosso.
Alla fine del 2011 inizia questa nuova avventura al ristorante “25” di via Flaminia….e la storia continua.
Chiudiamo con il suo piatto preferito: la Gricia con guanciale e pecorino e le sue variazioni con fave, carciofi o asparagi……la cucina con le verdure è un’altra sua passione.
Ecco i piatti proposti con la mozzarella di bufala del “Consorzio Mozzarella di Bufala DOP”
Pizza fritta con mozzarella
Mozzarella in carrozza
Supplì aperto
La parmigiana a modo mio
La ricetta della parmigiana a modo mio:
4 persone
2 melanzane
2 mozzarella di bufala dop
250 gr passata di pomodoro
100 gr parmigiano
Basilico
Farina
1 uovo
200 gr pangrattato
Aglio olio sale qb
Sbucciare e tagliare a cubetti le melanzane , nel frattempo cuocere il pomodoro con un filo di olio e uno spicchio di aglio .
Una volta cotto mettere una parte in uno stampo per ghiaccio e posizionarlo in congelatore .
Cuocere le melanzane con aglio e basilico, senza sale.
Una volta raffreddate aggiungerle al parmigiano, formare delle polpette e adagiarci all’interno il cubo di pomodoro ghiacciato,passare la polpetta nella farina poi nell’uovo e infine nel pangrattato . Friggerle in abbondante olio e tenerle in caldo. Nel frattempo con l’aiuto di un mixer frullare la bufala e setacciarla per togliere eventuali grumi.
Adagiare la crema su un piatto, sopra la polpetta e eventualmente delle bucce di melanzana fritta.
Si ringrazia il fotografo Andrea Federici
11 Commenti
I commenti sono chiusi.
ottima considerazione del Luna Mater ,, fontana candida e’ riuscito a mettere nel mercato un bianco del 1997 ,,, cosa molto difficile ,, nei giorni odierni
secondo me i degustatori di vino ne capivano poco.
ne rende testimonianza il fatto che il vino che avevo scelto io come vincitore è arrivato ultimo.
uno scandalo!
un fine conoscitore come me!
tsk!
Ciao Marco…l’ironia ed il gioco sono sempre importanti. Ci siamo presi molto sul serio nella degustazione…probabilmente ci piace!
Avrei voluto esserci, i piatti di Dino sono molto belli e ghiotti, in particolare il supplì aperto da mangiare con la pala.
Grazie della bella serata e grazie a Paolo per essersi impegnato a fondo per farci stare bene, malgrado, mi duole dirlo, mi aspettassi un po’ di più dalla materia prima.
Pazienza, ci siamo comunque divertiti e mi è piaciuto aver realizzato la scaletta dei vini e la scelta delle sfide con alcuni confronti davvero avvincenti insieme a molti amici.
Ovviamente nota di merito a Dino per averci accolto nel suo ristorante!
ammetto candidamente che sarei venuta solo per QUELLA mozzarella in carrozza di Dino De Bellis!!!! complimenti per l’iniziativa.
grave mancanza la mia assenza! i piatti di Dino gridano vendetta :)
Ma la degustazione era aperta solo agli amici degli amici?
Io volevo prenotarmi ma per i comuni mortali i posti erano esauriti…
complimenti.
Ciao, la degustazione era riservata solo a 10 degustatori individuati dall’organizzazione ai quali si sono unito poi alcuni giornalisti accreditati dal Consorzio.
Per i comuni mortali come dici te il ristorante aveva organizzato solo la cena con i piatti che vedi illustrati qua sopra.
Tanto per chiarire, a parte la mozzarella gentilmente offerta e comunque contingentata, i vini ce li siamo comprati di tasca nostra per cui non potevamo far venire 100 persone che pensavano di bere e mangiare gratis..capisci? Poi era tutto ben spiegato nel post di presentazione
Questo il mio report:
http://percorsidivino.blogspot.com/2012/02/il-vino-bianco-del-lazio-e-la.html
Capisco l’intervento di Giorgia, ed infatti nell’evento sarà da migliorare la linearità organizzativa, anche perchè l’idea è piaciuta molto ho avuto un sacco di richieste alle quali ho dovuto dire di no , ma noi eravamo pronti per una degustazione e scegliere il miglior vino. Sicuramente andranno coinvolte le cantine, e andrà creato un evento con piatti cucinati, ed invitati gli avventori alla degustazione.