Ristoratori, ora comprate l’etilometro: è obbligatorio
Fantastiche le lobby italiane. Se non ci fossero saremmo fermi all’età della pietra. Grazie a Verdini&C si piazzano pale eoliche, grazie alle società Finmeccanica si mettono tutor anche là dove non servono e se qualcuno lancia un sasso dal cavalcavia ecco pronta la ditta per numerarli inutilmente tutti, ma proprio tutti.
E non parliamo dei terremoti, a cui qualcuno brinda
Bene, per i nostri cari ristoratori le rotture di coglioni non sono finite. Al netto di controlli, ipercontrolli, stracontrolli, ufficiali Asl e Nas, eccetera eccetrea, ora hanno un obbligo in più grazie al nuovo codice della strada appena varato: comprare l’etilometro. E’ un ordine del vostro amato governo.
Non sarà obbligatorio usarlo, ovviamente, altrimenti non saremmo in Italia, ma comprarlo sì.
Poi, volete scommeterci?, tra un paio d’anni ci sarà un altro modello da sostituire perché adeguato ad un nuovo comma di una normativa aggiornata dalla gang del Parlamento.
Ora, siccome in Italia è ancora vietato girare armati senza autorizzazione, per favore, fate una legge che obblighi i ristoratori a comprare le fondine
Un 740 a disposizione di chi ha dimenticano la denuncia dei redditi non sarebbe male…
Ma che bel mestiere fare il pasticciere.
E che mai portato a fare a Capri se non mi vuoi più bene?
11 Commenti
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Avevo letto questa notizia stamattina sul sito del Corriere. Effettivamente parlava di obbligatorietà per noi ristoratori, io sono un Oste, forse la scampo :-( , di tenere a disposizione della Clientela un etilometro….ma:
Quanton costa e chi lo paga questo etilometro ?
Ci sono dei fondi statali per l’acquisto ?
Lo possiamo scaricare ?
Chi lo manutende e quanto costa manutenderlo ?
Come va conservato dal punto di vista igenico ?
Ci sono delle multe per chi non lo acquista ?
Chi sono quei colleghi che hanno votato Berlusconi ??????????
Ragazzi, colleghi, il problema è serio, non è una barzelletta. Dobbiamo assolutamente far sentire la nostra voce, organizziamoci !!
Ciao
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Ma che grande cagata! Tra un pò dovremo chiedere ai clienti il certificato di sana e robusta costituzione, prima di servirli da bere.
Ma qui il problema, è il divieto assoluto in alcuni casi!
quasi quasi mando un pò di casse di vino ai furbetti… con questa crisi dei consumi di vino ancora un’altra batosta! Mi sa che ci tocca eliminare l’talia tra i primi produttori … che figura…
Uniamoci e chiediamo i danni di questo assurdo proibizionismo… ora basta bisogna andare avanti.
Prosit!
A disposizione Luciano dove devo firmare per venire a ritirare il mio manganello obbligatorio e schiantarlo in testa ai nostri governanti?
Mi associo!!! Manganello e maschera anti gas x quando ci toglieranno anche il diritto a respirare!!
Paola
Dicevo ad un dirigente pochi giorni fa, che noi invece di lavorare dobbiamo trasformarci in commercialista, ragioniere, avvocato ci manca solo il medico. E’ assurdo, come si può lavorare in queste condizioni se poi dietro c’è anche un’azienda agricola se poi è biologica è un suicidio! Adesso ci dobbiamo preoccupare anche se uno vuole bere? mah è tutto assurdo.
“Non C’è Gusto In Italia Ad Essere Intelligenti”
Giusto chef! I produttori di vino dovrebbero far fronte comune contro la generica criminalizzazione dell’uso di bevande alcoliche sic et simpliciter, sembra essere ritornati al clima del proibizionismo americano stile anni’20!!! Bella l’idea della navetta. Ci aggiungerei anche ragazzo/a immagine per eventuali…dopocena, ma poi non voglio lamentele al momento del conto!!!
organizziamoci mi sembra che tu abbia anche delle stanze……
mmmmmmm…….
E’ SEMPRE PIU’ DIFFICILE MANTENERE APERTA UN ATTIVITA’ è INCREDIBILE COME NON SI RENDANO CONTO QUANTO SONO RIDOTTI I MARGINI E QUANTOI SIANO CRESCIUTE LE SPESE E LE MINCHIATE